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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 6

Ho effettuato un intervento chirurgico per una tasca parodontale

Scritto da Dario / Pubblicato il
Buonasera... espongo in breve il mio quesito: ho effettuato un intervento chirurgico per una tasca parodontale, prendendo antibiotico cefixoral 400 per 5 giorni, precisamente fino al giorno dell'intervento, poi è stato interrotto ... al momento in cui è stata eseguita la procedura chirurgica c'era un grosso ascesso... chiedo se è corretta tale procedura, ossia eseguire l'intervento anche in presenza di infezione attiva... ci potrebbero essere rischi? Grazie
Forse l'antibiotico che le è stato prescritto non ha avuto il risultato desiderato; in effetti non è quello che di solito si prescrive per questo tipo di infezioni, cioè amoxicillina - metronidazolo. Sarebbe stato meglio intervenire dopo che l'infezione fosse guarita. Comunque l'intervento ( che tipo d'intervento? ) è ormai stato fatto e bisogna solo aspettare di vederne i risultati.

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Gentile Dario, come già detto dal collega GAETANI, forse l'antibiotico non era quello giusto anche se a mio avviso almeno qualcosa avrebbe dovuto fare. Comunque è anche possibile che la lesione parodontale sia stata piuttosto profonda e complicata tanto da essere in qualche modo resistente agli antibiotici. Purtroppo non conoscendo nulla del suo caso clinico non possiamo dare delle risposte esaurienti proprio perché non c'è una diagnosi certa. Col termine parodontite si comprendono tutta una serie di patologie anche molto diverse l'una dall'altra e suscettibili anche di terapie diverse. Alla fine comunque il discorso verte sulla possibilità o meno di eseguire l'intervento in presenza di un gonfiore o addirittura un ascesso. Per quanto mi riguarda avrei atteso che non ci fosse più infezione o comunque si fosse ridotta in maniera considerevole. Quando si esegue un intervento anche semplice le complicazioni sono sempre in agguato e maggiormente in una condizione di infezione locale senza dimenticare che le manovre chirurgiche possono smuovere i batteri che attraverso in sangue o il sistema linfatico potrebbero raggiungere altri organi anche distanti dal luogo di infezione. Probabilmente il suo dentista avrà avuto i suoi motivi per eseguire l'intervento per delle condizioni che ovviamente noi non conosciamo. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Egregio Sig. Dario, il dottore ha eseguito l'intervento secondo protocollo, cioè ha inciso l'ascesso e curettato la zona di lesione sotto copertura antibiotica. Tutto normale, stia tranquillo. Tante altre valutazioni, quali la scelta farmacologica, la diagnosi, l'origine dell'ascesso, la terapia etiopatogenetica e la procedura chirurgica, noi non le conosciamo e non possiamo giudicare, ma il suo dottore ha certamente agito secondo scienza e coscienza. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Fare l'intervento (ma che intervento?? non si vedono punti.. forse un semplice ma efficace curettage??) in fase acuta non è controindicato: ha certamente diminuito l'infezione.. La terapia antibiotica però, oltre ad essere stata fatta con un antibiotico poco efficace, è stata interrotta sul più bello! Proprio perchè c'era una fase acuta sarebbe stato meglio continuarla per diverso tempo. Ma lei però non ci dice la foto a quanti gg è stata fatta e l'intervento quando? Se è tutto molto recente (giorni), io ricomincerei a prendere farmaci di supporto. Ne parli col suo dentista.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Dario, se lei si è rivolto ad un odontoiatra iscritto all'ordine dei Medici, può stare tranquillo perché ha un responsabile delle cure praticate.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro Signor Dario, buongiorno. Dice molto bene il Dottor passaretti! Aggiungo che è ben strano ed inusuale che ci sia in tutta la bocca una sola tasca parodontale. E' stata fatta una Vidita Parodontale ossia due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc.
Insomma una Visita completa Odonto-Parodonto-Gnatologica completa che è quella che almeno io e mia figlia Claudia, facciamo sempre per qualsiasi motivo il paziente venga da noi, anche solo per una carie, altrimenti che visita sarebbe mai? Chiamiamola Visita Odontiatrica completa! Una normalissima visita Completa! Ma Completa! Completa e che porti ad una Diagnosi di tutte le patologie che sono presenti in bocca e che, sempre almeno io, presento e spiego al paziente e poi lui deciderà le sue esigenze sentiti i miei consigli e segnalazioni di priorità terapeutiche! Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" ! Ma tolga pure dalla mente "PARODONTALE" e ci metta Odontoiatrica completa", è la stessa cosa! Si faccia visitare da un Parodontologo che poi collaborerà col Suo Dentista per Rispetto e Deontologia verso di Lui! :)Questo è il mio consiglio, a questo punto! Cari saluti e stia tranquillo, si risolve tutto!!!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)