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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 4

Cosa può essere quella placca biancastra?

Scritto da Daniele / Pubblicato il
Dottori buonasera, volevo porvi il mio problema, la prima settimana del lockdown inizia il mio calvario.....inizio ad avere dolori all'ultimo molare dx della mandibola, contatto il mio dentista che è fuori per tutta la settimana e mi indirizza da un suo collega almeno per una visita (raggi e ortopanoramica) mi diagnostica una carie intera prescrivendomi un antibiotico in attesa che torni il mio dentista. Dopo una settimana vado dal mio dentista e mi dice che bisogna devitalizzare il dente, ma siamo in pieno lockdown e quindi mi fa un buco al dente e lascia una medicazione provvisoria (il dolore scompare) e mi dice di tornare dopo un paio di giorni per cambiare la medicazione visto che lo studio era chiuso e lui andava solo per me. Per farla breve arriviamo a maggio e inizia la cura canalare che non va a buon fine e si forma a suo dire un granuloma sotto una radice (forse è passato troppo tempo con il dente aperto con la sola medicazione), secondo ciclo di antibiotici (giugno). Alla fine di agosto il dente si spezza a causa della masticazione accidentale. Programmiamo l'estrazione per fine settembre, ma l'anestesia non prende e il chirurgo me la rinvia al lunedì dopo prescrivendomi un antibiotico (augumentin). Lunedì scorso riesce ad estrarre il dente con non poche difficoltà, tirando fuori la tutta la radice insieme e mi applica dei punti di sutura e prescrivendomi di continuare a prendere l'antibiotico. Dopo 2 giorni di apparente solo gonfiore il terzo giorno inizia a formarsi una specie di placca biancastra nell'interno gengiva e all'esterno è ancora un pò gonfio e dolente. Oggi chiamo il dentista che mi da appuntamento per lunedì mattina dicendomi di cambiare antibiotico (Zithromax) e usare un collutorio (tantum bocca) al posto del normale collutorio che stavo usando. Possibile che ci sia stata una resistenza antibiotica all'augumentin? E cosa può essere quella placca biancastra?
Cosa può essere quella placca biancastra? Cosa può essere quella placca biancastra?
Gentile Daniele, quello che vede non è altro che tessuto che si è formato ovviamente a seguito dell'inizio del processo di guarigione della zona interessata. Lei è stato sottoposto ad estrazione del molare che è un dente voluminoso ed anche i processi di guarigione sono piuttosto lunghi. Anche i disturbi avvertiti rientrano nella norma anche se sotto copertura antibiotica che naturalmente attenua e limita ma non elimina certo possibili conseguenze o complicazioni legate alla estrazione di un dente infetto e che per giunta sta lì da molte settimane. Le consiglio di tranquillizzarsi e seguire attentamente le direttive del suo dentista. Vedrà che pian piano rientreranno tutti i suoi problemi. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Signor Daniele, buongiorno. "placca biancastra nell'interno gengiva" è semplicemente disepitelizzazione ("distacco dell'epitelio superficiale per necrosi) che ha un colore biancastro-grigiastro chiaro ed è normalissimo e fa parte della normale guarigione delle ferite, in senso lato ed in genere! Accidenti! Era un secondo molare, importantissimo e da salvare e non da estrarre! E' andato in necrosi perchè è stato aperto e lasciato aperto con una medicazione inadeguata; Le spiego: Il dolore sarebbe scomparso con la Terapia che sinceramente non ho compreso perché non sia stata conclusa. Una volta che il Suo Dentista aveva deciso di riceverla per l'urgenza è decaduta la prudenza per il rischio biologico da contagio per il Sars-Cov-2 nella Prima fase della Pandemia (insomma o si apre o non apre ) e, avendola ricevuta, non capisco perchè non l'abbia curata! Personalmente faccio in una seduta o se non possibile in più sedute usando come chiusura nelle sedute intermedie una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. se si lascia il dente chiuso con medicazione non similosmotica o peggio chiuso definitivamente evidentemente in una situazione clinica che non avrebbe dovuto prevedere la chiusura in prima seduta, la pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Ed allora è stato lasciato per decomprimerlo, aperto creando i presupposti per una necrosi endodontica estrintecatasi con una osteolisi periapicale. Ecco che allora se si fosse aperto e chiuso provvisoriamente con materiale simil osmotico che fa uscire la pressione e quindi cessare il dolore ma nello stesso tempo non fa entrare batteri da fuori a dentro si sarebbe risolto tutto per proseguire poi a tempo debito la terapia endodontica.Evidentemente è mancata la Diagnosi oltre che la Terapia Corretta! Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo che va sondato parodontalmente in ogni caso, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti.

In ogni caso non si estrae un molare importante come quello solo perchè c'è una osteolisi periapicale (Granuloma o Cisti che fosse) ma lo si cura. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Bisogna poi fare un sondaggio parodontale per valutare la presenza o no di tasche parodontali. Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!!
Scommetto che ora si farà un impianto: è stato avulso un Dente per fare un impianto (ovviamente è una mia considerazione personale che non vuole "accusare nessuno" ma che nasce però dalla dimnamica terapeutica)!

Un accuratissimo e Colto Studio di Charles J. Goodacre e W. Patrick Naylor della Loma Linda University, in California ha concluso che, e riporto dall'articolo del Dr.Adelmo Calatroni, si hanno maggiori certezze nel promuovere, quando possibile, la conservazione del dente attraverso la terapia endo-parodontale: in questo caso il rapporto costo-efficacia è risultato cinque volte migliore rispetto all'estrazione seguita dal posizionamento di un impianto.Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68.
Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

E' la sua gengiva che sta guarendo, con la dovuta calma, dall'estrazione. Niente di anomalo, peccato soltanto non aver gestito per tempo la carie sul molare ed averlo recuperato, ma in effetti abbiamo attraversato un periodo piuttosto "particolare" diciamo.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Daniele, stia tranquillo lei è in buone mani, occorre solo aspettare la guarigione, alla rimozione suture le verrà effettuato il controllo............ ....

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)