Granuloma su un dente devitalizzato
Scritto da Romina / Pubblicato il
Buongiorno, Avevo un granuloma su un dente devitalizzato, dopo un tentativo di pulizia canali da settembre a dicembre 2020 e' partito un dolore pulsante dal 28 dicembre ho preso per 15 giorni augumentil e l 8 gennaio il dentista anche se avevo ancora dolore dopo l antibiotico ha estratto il dente.. dopo dolore intenso sono tornata dal dentista l 11 gennaio e mi ha confermato di avere un alveolite post estrattiva. Ha ricreato il coagulo e ho preso per 10 giorni l antibiotico flagil e antidolorifici vari. Sono andata da un altro dentista che mi ha pianificato una serie di trattamenti laser per richiudere il buco.. verso il 12 febbraio il buco si è chiuso ed ho immediatamente avuto sollievo. Infatti sono stata bene per 15 giorni senza nessun dolore miracolosamente, ho ricominciato ha mangiare pensando di stare tranquilla, ho preso anche del freddo.. Verso il 15 febbraio il dolore è ricominciato, la gengiva è chiusa solo che ha cambiato colore da rosa chiaro è diventata più scura e in un punto è sicurissima. Non ho pus, non è gonfia, dalla panoramica risulta tutto ok. come mai è tornato il dolore ? Non così tanto pulsante come quello iniziale ma intenso. Se sono stata bene 15 giorni senza problemi vuol dire che l alveolite è in fase di guarigione? Se no non avevo quei giorni di pace? Può essere che ho risolto e poi ho ferito la gengiva ed è tornato e devo avere un po' di pazienza si stabilizza Scusate l italiano sono agitata. Vi ringrazio per la risposta Romina
Pubblicato il 23-02-2021
Gentile Romina, purtroppo non è assolutamente possibile poterle rispondere e poterla aiutare non potendo visitarla. Senza una visita accurata ed analisi delle radiografie non è possibile effettuare alcuna diagnosi certa ma basandosi solo su di una foto da lei postata. I sintomi da lei descritti potrebbero essere dovuti ad una ripresa della infiammazione non curata completamente oppure a volte anche dal traumatismo subito dalla gengiva durante gli atti masticatori. Solo con una visita accurata è possibile saperlo. Se trattasi di traumatismo dovrà pensare a rimettere il dente estratto ma credo che questo già glielo abbia comunicato il suo dentista. Il consiglio che le posso dare è di affrettarsi a pianificare l'impianto per sostituire il dente mancante. Cordialmente
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Pubblicato il 23-02-2021
Faccio una piccola premessa: l'ultima rx fatta dopo la recidiva del dolore è stata una OPT. Questo in genere è il modo di agire dei centri low cost, verso i quali consiglio di diffidare parecchio. Una semplice rx endorale (o addirittura se ci sono seri dubbi, una 3D) è più.. "nitida" di una OPT, e dà maggiori informazioni. Senza pensare che siano rimasti residui del dente, delle sue radici, potrebbe esserci stata frattura dell'osso alveolare in qualche suo punto. In ogni caso si tratta di un processo di guarigione un po' troppo lungo, dopo una estrazione. Niente di grave, ma bisogna ricontrollare meglio. Bisogna anche vedere se per caso il dolore parte da uno dei denti accanto. Dalla foto, che però non è un capolavoro, si vede un gonfiore a livello del settimo, il molare dietro alla sede della estrazione. Forse mi sbaglio. Una visita e rx endorale da un buon dentista (perchè ha voluto cambiare il primo, quello che ha fatto l'estrazione?? Lui ne dovrebbe sapere più degli altri, avendola effettuata lui) chiariranno se è solo un ritardo della guarigione o se c'è altro..
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Pubblicato il 25-02-2021
Gentile Signora Romina, buongiorno. Non esiste che la gengiva si per e con trattamenti laser per richiudere il buco! Si chiude spontaneamente mano a mano che procede la guarigione. Nel caso si mettono punti di sutura a fine intervento e fibrina nell'alveolo che va revisionato e cruentato per farlo sanguinare pechè la guarigione parte dal coagulo ematico! Altroché laser! Detto questo, ha ragione il Dottor Passaretti a sospettare che si tratti di una "Clinica" Low Cost perchè un dente con un granuloma e con terapia canalare evidentemente incongrua, non si estrae, di solito ma lo si cura e le spiego: Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Quindi il dente sia che avesse una Parodontite o una Endoparodontite o una necrosi con Osteolisi periapicale ascessualizzata, si può e si deve curare, altroché estrazione! Cari Saluti : Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!! E' necessario anche fare una DDF (Diagnosi Differenziale con una endoparodontite e valutare anche se ci fossero tasche Parodontali. Altro non posso dirle via Web :)
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Pubblicato il 26-02-2021
Sig. Romina sono complicanze post avulsione, attenda e si faccia tenere sotto controllo, il tempo sistemerà tutto......
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