Apicectomia premolare superiore
Scritto da Cristina / Pubblicato il
Salve, due anni fa ho dovuto devitalizzare il secondo premolare dell'arcata superiore. Purtroppo, a causa di alcuni viaggi di lavoro, ho dovuto attendere 5 mesi per la chiusura definitiva del dente devitalizzato ma sembrava che tutto alla fine si fosse risolto. Dopo 5-6 mesi è comparsa al di sopra del dente una pallina, un granuloma piuttosto grosso. In seguito all'apicectomia consigliata dal mio dentista, il granuloma si è riformato ancora più grosso. Il mio dentista ha ripetuto la stessa operazione ma sempre senza successo. Ora a distanza di un anno dalla prima apicectomia ho una fistola sopra il premolare dalla quale esce periodicamente del pus. Le biopsie effettuate in seguito alle apicectomie hanno rivelato la presenza di materiale estraneo (di tipo una volta stomatologico e un'altra volta di tipo metallico). Il mio dentista prende tempo, affermando che molto probabilmente la fistola passerà da sola e dandomi solo una pomata (la clorexidina) da applicare diverse volte al giorno. Dopo aver consultato altri dentisti, ho scoperto, in seguito ad un'ortopanoramica, che in realtà non si è trattato di un'apicectomia poichè l'apice non è mai stato asportato ma di una semplice pulizia, senza successo, della zona. Entrambi i dentisti mi hanno proposto una nuova "vera" apicectomia (anche se con relative possibilità di successo): uno mi ha proposto un intervento di apicectomia con laser al costo di 400 euro, l'altro apicectomia con l'utilizzo di materiale per una sorta di "innesto osseo" (se ho capito bene) dal costo di 750 euro. Entrambi scartano la possibilità di ritrattare i canali del dente perché "sarebbe inutile". Vi chiedo gentilemente un consiglio perchè sinceramente non so cosa dovrei fare. E' possibile salvare il dente? Se occorre fare l'apicectomia, quale delle due opzioni sopra indicate potrebbe essere la migliore per il mio caso? Scusate la lunghezza di questa domanda ma ho preferito spiegare la situazione nel dettaglio. P.S. L'immagine risale al dente prima delle due "apicectomie".
Pubblicato il 13-07-2009
Cara Cristina, osservando l'Rx possono confermare l'opinione di altri colleghi, ovvero, in corrispondenza del 5° sup. è presente una lesione periradicolare. La causa è attribuibile, probabilmente, alla incompleta detersione e sagomatura, nonchè otturazione canalare della porzione apicale della radice.puoi notare come la porzione apicale non sia stata riempita dal materiale da otturazione. Posso affermare con certezza che non è stata eseguita nessuna apicectomia, in quanto l'apice presenta la sua morfologia di origine. In presenza di una lesione endodontica come questa le indicazioni sono: 1 ritrattamento ortogrado, cioè rimozione del materiale di otturazione canalare e detersione e sagomatura anche della porzione più apicale della radice. Qualora questo non fosse possibile per ragioni anatomiche o alterazione del canale provocate da un errata strumentazione precedente, allora e solo allora si ricorre all'apicectomia. Buona fortuna
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Pubblicato il 13-07-2009
Sig.ra Cristina, osservando l'rx le confermo che non le è stata effettuata nessuna apicectomia, inoltre le posso assicurare che con grande probabilita' non le hanno trattato il dente nel modo corretto, io sono uno specialista in endodonzia, la prima cosa che farei e' quella di ritrattare il dente endodonticamente per 2 ragioni, la causa della reinfezione potrebbe essere dipesa dal fatto che non le hanno sagomato e chiuso il dente fino all'apice radicolare, ma a vedere la lastra mi viene il sospetto che il suo dente ha 2 canali, a livello statistico e' una evenienza rara ma possibile, mi e' successo diverse volte. Si faccia ritrattare il dente da uno specialista, poi aspetti un paio di mesi e solo allora si decidera' per l'apicectomia. resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti... Cordiali saluti
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Pubblicato il 13-07-2009
Sig.ra Cristina, probabilmente il suo dente ha 2 radici e 2 canali ben distinti. Consigliato, è il ritrattamento canalare, poi in caso d’insuccesso apicectomia, deve essere controllata la vitalità dei denti attigui. Se osserviamo attentamente la RX, vediamo vicino all'apice radicolare, 2 zone radiopache, una potrebbe essere del materiale di otturazione dell'apice, l'altro sembrerebbe un frammento di uno strumento, oppure possono essere degli artefatti, che devono essere accertati. Speriamo che queste zone siano state trattate, altrimenti, nel caso che fosse eseguita una nuova apicectomia è consigliata la pulizia anche di queste zone. Il rilievo di materiale metallico e stomatologico risultano da un referto istopatologico ?.
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Pubblicato il 13-07-2009
Gent.ma Cristina, sicuramente la prima cosa da fare prima di procedere con un intervento chirurgico è il ritrattamento canalare, eseguito chiaramente da uno specialista in endodonzia (o da un dentista che abbia la fama di esserne capace). Per quanto riguarda la differente proposta che le è stata fatta posso farle due osservazioni: l'intervento può essere eseguito con metodi tradizionali o con il laser indifferentemente. L'applicazione di osso sintetico per ripristinare il deficit presente è un discorso a parte e può essere valido se questo deficit osseo è reale (cosa possibile e che probabilmente le è stato proposto da una persona che è stata in grado di apprezzare immediatamente il problema). Comunque sarebbe un discorso che affronterei dopo il ritrattamento canale del dente: se questo andasse a buon fine 1)non sarebbe necessario effettuare l'apicectomia (che comunque le riduce la lunghezza radicolare) e 2)l'eventualmente necessario intervento di apposizione di osso sintetico verrebbe fatto su un tessuto già completamente sterilizzato e, quindi, con una probabilità di dare buoni risultati sicuramente maggiore)
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Pubblicato il 13-07-2009
Sono concorde con i colleghi che le hanno risposto prima, il problema è legato ad una cattiva detersione, sagomatura e quindi otturazione del sistema canalare del dente in questione. Per cui è consigliabile effettuare prima un ritrattamento per via ortograda e solo dopo procedere eventualmente ad apicectomia reale.
Pubblicato il 14-07-2009
Le confermo che non vi è traccia di nessuna apicectomia. Il dente va senz'altro ritrattato, perchè si vede chiaramente che l'apice non è stato raggiunto. Un secondo canale è possibile...anzi probabile. Oltre a ciò nella zona fra i due premolari, di vede chiaramente del materiale fuoriuscito durante il trattamento (cemento canalare...e forse anche la punta di uno strumento). In ultima analisi, la radice potrebbe anche essere fratturata. Due o tre radiografie in diverse prospettive, chiariranno ogni dubbio
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Pubblicato il 14-07-2009
Cara paziente, confermo le opinioni dei colleghi sulle probabili cause di insuccesso della terapia endodontica. Per la soluzione, Le consiglio di estrarre il dente, dato che, a mio avviso, sia il ritrattamento che l'apicetmomia hanno una scarsa percentuale di successo in questi casi. E così permetterà anche la guarigione dell'osso, e quindi non si preclude la possibilità di una successiva riabilitazione implanto-protesica.
Pubblicato il 14-07-2009
Cara Signora Cristina...si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice ...senza fare una apicectomia..come molti purtroppo ancora fanno... con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: Ecco tutto ...i microbi sono nel dente...le tossine escono e si forma la zona di osteolisi periapicale=granuloma...tolti i microbi...il granuloma si riassorbe da solo...ma l'apice va preparato in un modo particolare e sigillato...se fa solo l'apicectomia, accorcia la radice, la indebolisce e non ottiene niente perchè non avendo sigillato l'apice, i microbi rimangono lì attivi!...Cordialmente
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Pubblicato il 14-07-2009
Sig.ra Cristina, le osservazioni del collega Ruffoni, così come quelle degli altri, sono esatte, ma mi chiedo: come è possibile che un frammento di strumento canalare stia così distante(nei pressi della radice del 2.5) dalla radice in questione? Io non farei l'apicectomia perchè la radice è corta, la curerei con una retrograda, così come ha prospettato il Dott. Petti, facendo un'accurata toilette chirurgica, con o senza innesto. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-07-2009
Gentile paziente, il ritrattamento "normale", ovvero per via ortograda, appare possibile, anche se non di facile esecuzione. E non espone a grandi rischi. L'apicectomia può eventualmente essere presa in considerazione come EVENTUALE completamento del trattamento per via "normale", non come prestazione a se stante, essendo in questo caso inevitabilmente destinato a fallire. Tenga conto che la cosa più importante è la conservazione dell'osso per poter, in caso di fallimento delle cure, inserire un impianto. L'apicectomia la espone inevitabilmente ad una perdita di osso, che rischia di pregiudicare una eventuale sostituzione implantare. In sintesi: RITRATTAMENTO (trattamento ortogrado) SI, APICECTOMIA (trattamento retrogrado) NO. Se necessario, ESTRAZIONE E IMPIANTO.
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