Dopo un intervento di apicectomia è normale sentire ancora fastidio?
Scritto da Alessia / Pubblicato il
Dopo un intervento di apicectomia è normale sentire ancora il fastidio, il leggero dolore alla pressione alla base del naso e il "grumo" o gonfiore all'interno della gengiva come prima con il granuloma? Cerco di spiegare la mia situazione. Per circa sei mesi mi è stata effettuata la terapia canalare che non ha avuto esito positivo; per questo il mio dentista ha ritenuto necessario eseguire un'apicectomia. Dall'intervento sono passati 13 giorni, la ferita alla gengiva è decisamente migliorata. Ma ieri ho iniziato a percepire tutti i sintomi che di tanto in tanto mi dava il granuloma, diversi dal dolore dei primi giorni dopo l'intervento, cioè quelli elencati sopra. Se chiedo qui è perchè ritengo sia utile avere più pareri e perchè purtroppo, nonostante la fiducia, non si sa mai in che mani si capita. Il dente in questione è stato otturato provvisoriamente, specifico inoltre che si era formata una cisti, che ho 29 anni e che il granuloma è stato purtroppo trascurato per anni poichè un precedente dentista mi aveva detto che si trattava solo di nevralgia.Il dente è stato devitalizzato durante i sei mesi di cura e non prima della formazione del granuloma. Posso ritenere siano ancora postumi dell'intervento, o dovevo già essere "guarita"? Grazie per le eventuali risposte.
Pubblicato il 10-05-2010
Sig. Alessia, il tutto potrebbe essere nella norma, purtroppo si deve attendere perché la guarigione in questi casi è molto lenta, segua i consigli del suo nuovo odontoiatra che sta procedendo correttamente.
Pubblicato il 10-05-2010
Gentile Sig.ra Alessia, le capacità rigenerative e di risposta ad una noxa patogena variano da individuo ad individuo e sono soggette a diversi fattori e non esiste in medicina una regola precisa che segua rigide regole matematiche. D'altra parte, tenga presente che sono trascorsi solamente 13 giorni dall'intervento per cui è probabile che ancora la zona, dove vi era addirittura una cisti, non sia del tutto guarita. Le consiglio di attenersi ai suggerimenti del collega che ha effettuato l'intervento di apicectomia e di seguire nel tempo con controlli Rx l'evoluzione dell'intervento. Cordialmente
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Pubblicato il 10-05-2010
Cara Signora Alessia ... l'apicectomia ( a meno che non la si sia chiamata così in senso generico erroneamente) non si fa più da ben 30 anni, si fa invece la Retrograda che è come l'apicectomia ma, l'apice non viene tagliato, la radice non viene accorciata e si fa solamente una piccola preparazione a sottosquadro a becco di flauto nell'apice, per via chirurgica e si sigilla l'apice con MTA o Amalgama d'argento chirurgica a seconda dell'umidità e del PX presente.... facendo l'apicectomia invece, non si risolvono i problemi perchè manca la sigillatura dell'apice, essenziale per avere la guarigione, indebolendo, con l'accorciamento della radice, tra l'altro, il dente, inutilmente!!! ....le spiego:.....:....:....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! Ciò detto, le possibilità di dovere estrarre il dente sono molto ma molto remote...quindi con una buona terapia endodontica o di chirurgia endodontica...lei mantiene il suo dente ... se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...(però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisce l'amalgama chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici o altre sostanze...ottimo è l'MTA... stia certo! basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!.............orbene si procede così:: 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intra muscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana osmotica per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore! E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana osmotica... 5-infine in terza seduta si chiude il dente. ... se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisce l'amalgama chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici...curato così...il dente si salva ne stia certo! ripeto...basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!! ................ ......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Implantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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