Cisti gengivale
Scritto da Luigi / Pubblicato il
Salve a tutti mi chiamo Luigi ed ho 27 anni. Cercherò di descrivere il mio problema in modo accurato anche se non utilizzerò in modo corretto alcuni termini medici. Circa 10 anni fà dopo aver effettuato una ortopantomografia per via di una sinusite mascellare, scopro di avere una ciste sopra le gengive. Dopo l'intervento di asportazione mi inseriscono all'interno del buco dove non c'era più l'osso una garza idrofila di circa 30 cm. Ogni settimana tornavo all'ospedale per estrarre 1 cm di garza. Per circa 10 anni sono stato benissimo. L'anno scorso durante una partita di calcio sono stato colpito da una gomitata. Da quel momento ogni tanto ho delle piccole fuoriuscite di liquido dallo stesso posto dove mi operarono. Ora vi chiedo: Siccome è lecito aver paura di un qualcosa, è possibile convivere con questa fuoriuscita di liquido? Premesso che non accuso dolore, almeno prendere degli antibiotici. Mi scuso per i termini usati e per la paura che ho.
Pubblicato il 17-05-2010
Sig. Luigi, risponderle senza visionare almeno una Rx, non è semplice. Comunque, è molto strano che una cisti, se è stata enucleata correttamente, non si sia guarita con la formazione di nuovo osso, probabilmente qualche cellula, durante la toillette, è rimasta e nel tempo è tornata a produrre il liquido cistico che le fuoriesce, per cui bisogna indagare con una TAC, altrimenti le mie sono solo supposizioni. Per saperne di più vada nel mio sito, e tra la conservativa troverà quanto le serve. Cordiali saluti
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Pubblicato il 17-05-2010
Sig. Luigi, per rispondere alla sua domanda è necessaria una valutazione obiettiva corredata di esami Rx ed eventualmente anche una TAC, prima di stabilire se c'è un rapporto con la cisti asportata 10 anni addietro o se si tratta di una patologia di diversa etiopatogenesi. Certamente non è possibile convivere con la fuoriuscita di liquido e Le consiglio di farsi visitare presto dal suo dentista di fiducia. Cordiali saluti.
Pubblicato il 17-05-2010
Gent sig. Luigi, non è facile rispondere tout court alla sua domanda.. la enucleazione della cisti dovrebbe garantire una rimozione totale, però potrebbe essere ancora presente una piccola recidiva derivata dalle pareti della sua vecchia cisti. o potrebbe esserci un problema legato alla gengiva, o ancora ai denti vicini alla zona della cisti.. senza avere paura si rivolga al suo dentista o ad un chirurgo maxillo facciale che la guideranno per la soluzione del suo problema.. cordialmente.. dott. Franco Tarello, dentista in Torino
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Pubblicato il 17-05-2010
Caro Signor Luigi...non so da dove salti fuori questo termine: la Cisti Gengivale non esiste (a meno che lei non intenda con termine errato una parulide parodontale o una fistola o un ascesso............:......... Esistono Cisti Odontogene e Cisti non Odontogene e le Pseudocisti. Le prime possono essere malformative, infiammatorie e neoplastiche. Le seconde possono essere Globulomascellari, della linea mediana, Naso-palatine e Naso-Labiali......Le più comuni sono quelle Odontogene infiammatorie da differenziare diagnosticamente con i Granulomi e con le Osteolisi Periapicali in senso lato. Si curano trattando endodonticamente il dente......:.....LE SPIEGO: si fa una diagnosi e se c'è una certa patologia (granuloma, cisti, osteolisi periapicale, si procede alla terapia che è endodontica...bisogna chiudere i canali e sigillare bene gli apici...tutto qui..se questo non fosse possibile...ma è veramente molto raro, si fa NON UNA APICECTOMIA CHE NON SI FA PIU' DA 30 ANNI...ma una retrograda con sigillatura dell'apice per via chirurgica con MTA (facendo attenzione al PH e all'umidità presente) o con Amalgama d'argento chirurgica .... che è una amalgama sterile e particolare per la chirurgia!...LE SPIEGO...:...le spiego come si cura un dente in necrosi con osteolisi periapicale:.....:....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente..................Cordialmente ..........Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari Dott. Gustavo Petti
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Pubblicato il 17-05-2010
Si faccia subito controllare possibilmente dagli stessi specialisti che la trattarono in precedenza. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-05-2010
Naturalmente, visita di controllo presso chi ha effettuato l'intervento. Se anche si trattasse di una recidiva ( ma nessuno lo può dire senza una radiografia), si dovrebbe poter operare senza problemi.
Pubblicato il 18-05-2010
Faccia intanto una semplice ortopantomografia. Oppure meglio, vada a fare un rx endorale da un dentista, così le effettua anche un esame della vitalità dei denti nei pressi della fistola. La TAC si fa (molte più radiazioni)eventualmente e se necessario in un secondo momento.
Pubblicato il 18-05-2010
Sono d'accordo con tutti i colleghi che mi hanno preceduto rispondendo magistralmente. Ma mi sento in particolare sintonia col collega Segattini: lui intuisce che potrebbe essere un DENTE che fa i capricci, e non necessariamente la vecchia cisti etc. Una coincidenza del punto della bocca, proprio lì, ma forse può essere un dente con fistola ed infezione..
Pubblicato il 19-05-2010
Sig. Luigi, dopo 10 anni è bene effettuare una visita di controllo, così le paure svaniranno.
Dentista Calabria, Vibo Valentia
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