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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 10

Un paio di anni fa mi si sono spezzati i due incisivi superiori

Scritto da Pierluigi / Pubblicato il
Buona sera, avrei bisogno di un consiglio. Ho 40 anni, un paio di anni fa mi si spezzarono i due incisivi superiori a livello della gengiva, che erano incapsulati da un'unica capsula. Una delle due radici è stata possibile recuperarla con un perno moncone, mentre l'altra era troppo rovinata e su consiglio del dentista decidemmo per l'esportazione e per un impianto. Nel frattempo era stato preparato un provvisorio facendo un ponte con gli altri denti. Così ci fu l'estrazione (marzo 2009), e a luglio 2009 era previsto l'inserimento dell'impianto. Ma, inserito, qualcosa non era andata bene, il dentista mi disse che l'osso era ancora morbido e dovette toglierlo (era un impianto monofasico). Mi disse che non c'era da preoccuparsi e che erano cose che potevano capitare, poi però optò per un impianto bifasico che mi comportò altri 2 interventi (gennaio 2010 e scorso aprile) e vedevo la gengiva sempre peggiorare Ora l'impianto è inserito da poco più di un mese ma c'è un pezzo di impianto esposto. Credevo che fosse possibile coprirlo con un innesto di gengiva ma proprio nella parte esposta c'è il foro di ingresso della vite di fissazione dell'abutment alla fixture. Questa è stata la relazione di un parodontologo che mi ha detto che sopra quel foro non aderirà mai la gengiva, neanche se coperto dalla corona. (ma doveva per forza essere messo così?) A questo punto sono consigliato di fare un allungamento di corona clinica di 1.2, 2.1 e 2.2 e successivamente accorciare sul margine occlusale di 1 - 1,5 mm (e probab. anche limatura dei canini) Oppure di coprire il perno esposto con un pezzetto di finta gengiva. Scusate per la lunghezza, ma a Vostro parere non ci sono altre vie? può essere utile una visita da un chirurgo maxillo-facciale se è possibile togliere l'impianto o sistemare in altro modo? Ringrazio chi vorrà rispondermi
Un paio di anni fa mi si sono spezzati i due incisivi superiori
Sig. Pierluigi, il semplice ponte provvisorio non presentava certamente questa complicanza estetica. Concordo con il parodontologo che la gengiva non forma legamenti con il metallo. Un allungamento di corona clinica potrebbe portare a una soluzione estetica accettabile ma non ottimale, perché il tessuto reattivo sopra l'impianto sarà sempre presente e in oltre la protesi definitiva andrebbe a chiudere sul bordo della vite, che non è sempre corretto. Un’altra via che si potrebbe intraprendere è quella di rimuovere l'impianto e ricostruire il parodonto con dell'osso autologo o di banca o di sintesi, poi un ponte tradizionale come il vecchio provvisorio, sicuramente si potrà recuperare una buona estetica, ma di contro non potrà avere gli elementi singolarmente divisi che consentono le manovre d'igiene in condizioni ottimali. Non avendo una conoscenza clinica e radiologica del suo caso consideri la mia risposta solo indicativa e non sostituisce assolutamente il parere del suo odontoiatra.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro Signor Pierluigi...EVVIVA GLI IMPIANTI A TUTTI I COSTI ... ANCHE QUANDO SONO CONTROINDICATI o NON SI SANNO VALUTARE BENE LE CONDIZIONI LOCALI CLINICHE CHE RENDONO POSSIBILE FARE O NON FARE UN IMPIANTO..... Se l'osso era di pessima qualità...il Dentista lo avrebbe dovuto diagnosticare prima di fare l'impianto... poi ... ha perseverato nell'errore e ha un impianto esposto..che NON VA BENE ... l'implantologo avrebbe dovuto fare un intervento di rigenerazione ossea per avere un osso di qualità e se (ma rarissimo) impossibile, allora avrebbe dovuto fare un classico ponte protesico...oggi ci sono dei materiali meravigliosi..come lo zirconio porcellana e la già nota lega aurea porcellana ... legga sul mio profilo cliccando sul nome le Protesi fisse (un articolo mio e di mia figlia Claudia Petti)... quello che mi lascia interdetto è che per "amore di un impianto" voi pazienti accettate tutto, sofferenze ed inestetismi inclusi"...e vorrei tanto capire perchè!!!.....le lascio una foto di implantologia ben fatta e ben studiata e diagnosticata...dal sottoscritto....Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari,Gnatologo, Implantologo, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi, Ortodonzia (con la figlia Claudia Petti)
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Pierluigi le cose sono semplicemente due: o si tiene questa situazione o, se vuole che ci sia un estetica migliore se scopre la gengiva nel sorriso per esempio, deve estrarre l'impianto con una metodica il più conservativa possibile,mediante sezione ossea se non viene via criccandolo in svitamento. In effetti potrebbe forse anche venir via semplicemente, ma non lo dia per scontato, possibile pure una certa difficoltà operativa, poi una volta tolto un nuovo impianto in posizione corretta stavolta. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Caro Pierluigi, leggo con sconforto della sua storia e ancora con più sconforto guardo la foto che ci ha mandato..... solitamente cerco di essere sempre molto benevolo con i colleghi... ma nel suo caso faccio davvero fatica..... per quello che ci racconta il caso non è proprio stato gestito correttamente... le consiglio di cambiare dentista e di rivolgersi ad uno di comprovata esperienza della sua zona. le riporto un esempio di caso clinico risolto in maniera "differente": http://www.dentisti-italia.it/casi_clinici/implantologia/179_sostituzione-del-dente-singolo-in-zona-estetica.html cordiali saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Ciatti
Varese (VA)

Gent.Pierluigi, nella sua domanda pone numerose questioni e problemi cui e' difficile rispondere non avendo a disposizione che una sommaria descrizione della situazione. Posso dirle innanzitutto che il tempo intercorso tra l'estrazione e l'impianto (circa quattro mesi) e' alquanto lungo. Infatti la trabecolatura ossea si ricostituisce già dopo sei settimane ed inoltre si sta diffondendo molto la pratica di impianto post-estrattivo immediato. Come detto il tempo intercorso e' sufficiente per una completa maturazione dei tessuti molli. Probabilmente era già presente un problema parodontale non sufficientemente valutato che ha portato, come descritto, ad un tessuto molle ed immaturo e quindi con conseguente parziale scopertura dell'impianto. Forse sarebbe stato giusto programmare un intervento di rigenerazione ossea preimplantare. Per quanto riguarda la relazione del parodontologo essa appare sicuramente saggia in quanto la gengiva non si lega al metallo. Credo che sia giusto rivolgersi ad un chirurgo esperto in rigenerazione per il ripristino di condizioni locali ottimali per l'introduzione di un impianto. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile Pierluigi, da quanto si può vedere dalla foto è evidente un abbassamento osseo laddove è presente l'elemento su impianto. La soluzione sta nel rimuovere l'impianto, provvedere a una rigenerazione ossea, riposizionare l'impianto per posi passare alla fase protesica. L'allungamento clinico degli altri elementi lo sconsiglio in quanto non agisce sulla causa, ma va a porre una "pezza" su un problema che comunque permarebbe. Aggiungo inoltre che qualsiasi innesto gengivale non può attecchire sull'impianto quindi non può essere una soluzione alternativa. Cordialmente dott. D. Cianci.
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Scritto da Dott. Dario Cianci
Milano (MI)

In accordo con i consigli dei colleghi, valuterei anche l'allungamento coronale per equilibrare l'architettura gengivale (zenit gengivale) che è il punto più alto della festonatura gengivale, senza compromettere i canini che risultano sani. Quest'ultima ipotesi di limare i canini è veramente contraddittoria.

Scritto da Dott. Angelo Raffaele Izzi
Lainate (MI)

Caro Pierluigi, concordo con il collega Gustavo Petti, inoltre non capisco il perché della monconizzazione degli incisivi laterali, visto che il collega ha messo l'impianto in sede 1.1. Sinceramente a questo punto invece di perseguire la strada del (mi lasci il termine) over treatment, faccia un classico ponte da1.2 al 2.1 e buonanotte, mi creda ne guadagna in salute e....tasca!!!!Cordialmente

Scritto da Dott. Ciriaco Francesco Tufarelli
Foggia (FG)

Gentile paziente, si potrebbe fare rigenerazione ossea e riposizionare un nuovo impianto oppure realizzare una protesi tradizionale (ponte).

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Gent.mo Pierluigi, se vuole, posso visitarla gratuitamente per trovare una soluzione. www.studiodentisticoserafini.it

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)