Ho eseguito un'apicectomia ad un incisivo dell'arcata superiore
Scritto da Sergio / Pubblicato il
A dicembre 2009 ho eseguito un'apicectomia ad un incisivo dell'arcata superiore. L'intervento di per se è andato bene, solo che a distanza di circa tre mesi ho dovuto rieffettuarlo per un distacco della otturazione e conseguente fistole gengivale. Dopo questo secondo intervento una parte della gengiva (quella a contatto con il labbro superiore) non si rimargina lasciando scoperta a zona della radice. Ad oggi dopo 5 tentativi, l'ultimo lunedì scorso 26/07/2010 non so più cosa fare per fare per poter avere la gengiva a posto e senza zone esposte.
Pubblicato il 30-07-2010
Sig. Giorgio, non specifica in che cosa sono consistiti i cinque interventi successivi all'apicectomia eseguita l'anno scorso a carico del suo incisivo anche se immagino che si è trattato di interventi non rigenerativi dell'osso vestibolare che si rendono indispensabili per poter permettere alla gengiva di poter aderire e coprire la radice del dente. Le consiglio, pertanto, se esiste ancora qualche possibilità di innesto osseo(certamente sarebbe stato meglio effettuarlo in prima battuta), di richiedere la consulenza di un parodontologo e/o di un odontoiatria con competenza di chirurgia rigenerativa. Cordialmente.
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Pubblicato il 30-07-2010
Caro sig. Sergio,quello che racconta a un pò dell'incredibile,soprattutto i 5 tentativi, probabilmente si è formata una deiscenza della ferita forse per un non corretto disegno ed estensione del lembo di accesso chirurgico, spero che il suo odontoiatra l'abbia rassicurata sulla risoluzione del problema, senza nessuna informazione dettagliata non è comunque facile poter scendere di più nei particolari. Cordiali saluti
Pubblicato il 30-07-2010
Caro signor Sergio... la fistola non può essere conseguenza della frattura dell'otturazione, ma dell'apicectomia.... infatti l'apicectomia non si fa più da decenni perchè non sigilla l'apice, anzi lo lascia beante...si sarebbe dovuta fare una sigillatura retrograda dell'apice .............ossia, si può curare il dente anche per via retrograda chirurgicamente, ossia curare le radici chirurgicamente dall'apice che poi va chiuso con amalgama chirurgica o MTA ...badi ho detto retrograda, NON APICECTOMIA; CHE MOLTISSIMI FANNO MA CHE NON VA ASSOLUTAMENTE FATTA...la retrograda è un'altra cosa...OK?......poi cì sarà sempre qualcuno che dirà che la retrograda non va bene perchè murerebbe i microbi dentro la radice, causando la perdita del dente e che la breccia ossea per arrivare all'apice causerebbe una perdita dell'osso utile poi per un impianto inficiando l'impianto stesso...NON E' COSi' e dispiace constatare che ci sia ancora tanta ignoranza, perchè la retrograda uccide i microbi e ne impedisce il contatto con i tessuti ossei periapicali...poi se il chirurgo volesse essere super preciso..ricostruirebbe (io faccio così) l'osso con osso artificiale costituito da solfato di calcio che funziona da matrice dissolvibile su cui si rigenera l'osso ospite e nuovo o con osso autogeno e non solo no vanifica un eventuale impianto ma lo facilità per la bontà della qualità dell'osso rigenerato....questo lo preciso perchè purtroppo ai congressi e nelle discussioni tra colleghi si sentono e si vedono ancora queste "forme di gravissima ignoranza" quindi attenzione nelle mani di chi capita...si informi bene sulla validità del Dentista o endodontista o Chirurgo...........le lascio una foto di radici che "tutti" avevano di estrarre e che invece sono state salvate e che sono in bocca da molti decenni a testimonianza della eccellenza della terapia...ma bisogna saperla fare una terapia così...................le spiego....i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .......ora si DEVE FARE LA RETROGRADA ma in mani abilissime perchè fare una retrograda su una radice incoscientemente amputata con l'apicectomia è ORA, intervento complesso!!!..............cordialmente suo Gustavo Petti Gnatologo e Parodontologo, Implantologo e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 30-07-2010
Sig. Sergio, spero che lei non abbia assunto bifosfonati o che sia stato sottoposto a chemioterapie con Zometa, perché questi farmaci potrebbero essere la causa del mancato rimaneggiamento osseo. Purtroppo nella sua domanda alcuni particolari sfuggono, per cui le consiglio alla prossima visita di farsi refertare il tutto per iscritto e poi rimettere il tutto in rubrica in modo di poterle dare qualche consiglio in più.
Pubblicato il 30-07-2010
Caro Sergio, 5 interventi per risolvere il problema sono sicuramente eccessivi .Le consiglio di consultare un chirurgo esperto in chirurgia rigenerativa poichè la radice esposta contribuisce a mantenere la deiscenza della mucosa. Si dovrà ricoprire la radice con osso preferibilmante autologo dopo aver valutato che non ci siano lesioni radicolari in atto altrimenti qualsiasi intervento verrebbe inficiato. Cordialmente
Pubblicato il 30-07-2010
Salve sig.Sergio, il dott. Ruffoni le ha dato il giusto consiglio. Mi verrebbe da dire che qualcosa no va per il verso giusto.. ma non voglio mettere il carro davanti ai buoi.. è oltretutto chiara la lealtà del suo curante nel dirle che il problema è stato il distacco dell'otturazione; questo è un gesto di grande responsabilità.. correttezza che va premiata. Cordialmente, Gianluigi Renda.
Pubblicato il 01-08-2010
Rispondo al Sig. Sergio e ad alcuni colleghi che mi hanno preceduto. Innanzitutto come fa a dire che l'intervento è andato bene se dopo soli tre mesi è ricomparsa la fistola? L'intervento andato bene deve continuare ad andare bene per tutta la vita. Se si è avuto il distacco dell'otturazione, vuol dire che l'intervento non era stato eseguito in maniera corretta. In altre parole, la cavità retrograda non era abbastanza ritentiva e il materiale si è mosso, con conseguente perdita del sigillo. Il suo dentista è stato onesto ad ammetterlo e a mettere lei al corrente, ma non si può certo dire che il suo grande gesto di responsabilità deve essere premiato. Forse il premio potrebbe essere rappresentato dal fargli avere la quota per partecipare ad un corso di aggiornamento sull'argomento "Endodonzia Chirurgica". Vorrei poi di nuovo chiarire al Dr. Petti che insiste dicendo che l'apicectomia non va mai fatta, che l'"Apicectomia" è una prima fase dell'intervento chirurgico che mira ad esporre l'apice radicolare nel quale verrà subito dopo eseguita la cavità retrograda e quindi l'otturazione retrograda per sigillare, appunto per via retrograda, il sistema canalare. E' una questione di terminologia, come gli ho già fatto notare in un'altra risposta. L'intervento si chiama "Apicectomia con Otturazione Retrograda". Per i pazienti è più semplice parlare di Apicectomia piuttosto che di Retrograda. Sono d'accordo con lui nel dire che l'apicectomia non deve essere fine a se stessa (come fanno talvolta i chirurghi orali e maxillo facciali), ma serve solo a consentire la seconda fase, cioè l'attuazione del sigillo retrogrado. L'intervento chirurgico infatti non serve ad asportare un apice, ma a poter sigillare con approccio chirurgico il sistema canalare. Grazie e cari saluti a tutti. Dr. Arnaldo Castellucci
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Pubblicato il 06-08-2010
Rispondo al Sig. Sergio associandomi alle considerazioni del Prof. Castellucci, che condivido in toto: un'attenta visita con radiografie con differenti angolazioni o una TAC dovrebbero fornire gli elementi per una diagnosi corretta
Pubblicato il 01-09-2010
Sig. Sergio,da quanto riferisce, non credo che l'intervento di apicectomia e i successivi tentativi abbiano avuto buon esito, altrimenti non sarebbe comparsa la fistola. L'intervento di otturazione retrogada va rieseguito da mani esperte. Cordialmente.
Pubblicato il 24-09-2010
Caro Sergio mi da molto da pensare tutto questo taglia e cuci.... l'intervento di apicectomia è abbastanza semplice e raramente va incontro ad insuccesso. Quindi andrei a chiedere consiglio ad un parodontologo o a un chirurgo orale per saperne di più.. distinti saluti
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