Ci sono rischi o controindicazioni per l'estrazione dentale?
Scritto da Giulio / Pubblicato il
Egregio Dottore. Mia mamma affetta da gammopatia monoclonale IgA lambda stabile non in trattamento (ultimi esami il 27/10/11: Albumina 4,15 g/dl; Alfa 1 0,29; Alfa 2 0,76; Beta 1; Gamma 1,10; Rapporto A/G 1,32 - l'elettroforesi ha evidenziato la presenza di una componente monoclonale (circa 0,4 g/dl) in area beta già identificata all'immunofissazione come IgA lambda; Immunofissazione urine non ha evidenziato la presenza di catene leggere monoclonali; Proteina di Bence Jones ASSENTE), dovrebbe fare una serie di estrazioni dentali. Ci sono rischi o controindicazioni per l'estrazione dentale? Si legge in letteratura che l'eventuale posizionamento di perni o protesi endo ossee possono essere controindicate? E' corretto sostenerlo? Ringrazio per la gentile risposta.
Pubblicato il 14-02-2012
Caro Signor Giulio, la gammopatia monoclonare IgA Lambda che lei dice non essere in trattamento, non deve essere trattata! Non è la gammopatia monoclonare a dover essere trattata ma la eventuale, e sottolineo eventuale malattia di cui essa ne è la spia! E' chiaro il concetto? Ma lei non ci parla della cosa più importante, ossia della eventuale malattia che "dorme sotto". Sia essa una neuropatia che un Mieloma incombente che una metastasi e tante altre patologie. Che altre malattie meno importanti e temibili o addirittura nessuna malattia identificabile al momento! Capisce quindi che non è possibile rispondere da parte mia. Fossi il suo Dentista, con una semplice telefonata allo specialista che ha in cura o in osservazione se non vogliamo parlare di cura, sua madre per chiarire la sua Diagnosi ed in base a quella decidere come procedere per la terapia odontoiatrica. Parla tra l'altro di estrazioni ma siamo sicuri che questi denti si debbano estrarre e non si possano curare? Che patologia Odontoiatrica ha? Da quel che dice sembrerebbe una Parodontite, visto anche il disordine immunitario ma allora la Parodontite la si deve curare se fosse curabile ovviamente. Siete sicuri che sia incurabile? Che diagnosi è stata fatta sul tipo di Parodontite se Parodontite è? Mi dia tutte queste informazioni e forse potrò risponderle. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia ed Endodonzia, la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 14-02-2012
Non ci son al momento evidenze scientifiche circa la possibilità di riabilitare, tramite impianti, i pazienti con immunodeficenze. Solo il buon senso ci porta ad escluderli dalla pratica quotidiana e, visto anche l'esiguo numero di casi in cui è presente un'affezione come quella riguardante il suo congiunto, sono pochi gli studi scientifici, se non nessuno, che diano linee guida. Credo però che in ambiente universitario sia le estrazioni che gli eventuali impianti possano essere presi in considerazione. Si rivolga al San Raffaele di Milano dove c'è un reparto di chirurgia odontostomatologica di eccellenza. Personalmente, ma è solo una mia opinione, credo che con le sufficienti garanzie di sterilità e con una corretta profilassi, sua madre possa essere riabilitata anche con gli impianti. Buona fortuna
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Pubblicato il 14-02-2012
Innanzitutto la sua mamma va trattata in collaborazione con chi l'ha in cura per la patologia piu' importante. Credo che questa patologia non venga trattata con bifosfonati quindi non ci sarebbero quelle complicanze peculiari a questo genere di cure. Credo che forse ci potrebbero essere problemi di coagulazione delle ferite post estrazione. Ma ,come le ho detto,e' fondamentale la collaborazione fra colleghi di diversa specialita' per curare al meglio sua mamma. Comunque io non le farei fare impianti.
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Pubblicato il 14-02-2012
Bisogna sempre valutare il bilancio rischio beneficio. Se la cosa fosse improrogabile, con la signora che ha male, ascessi, e così via, cosa fa? non li toglie questi denti? se necessario si organizza la cosa in una struttura protetta e si fa. Viceversa se fossero trattamenti non indispensabili allora si ridisegna la terapia indirizzandosi su una meno invasiva. Il concetto è valido per la sua mamma come per altri tipi di patologia. Cordiali saluti.
Pubblicato il 14-02-2012
Sig. Giulio, la sola monoclonalità ci dice poco, occorre un’anamnesi più profonda e la collaborazione con lo specialista che attualmente si occupa della sua mamma. Le consiglio una visita presso la stomatologia ingresso 18 O.O.R.R. Bergamo. ruffonidiego@virgilio.it
Pubblicato il 14-02-2012
Gentile Sig. Giulio, in assenza di problemi da emocoagulazione, credo che la mamma possa procedere alle estrazioni, una per volta. Non è una paziente in cui pensare agli impianti, evidentemente. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-02-2012
Sig. Giulio, i dati che riferisce dicono poco circa la fattibilità o meno degli interventi odontoiatrici di cui Sua mamma necessita essendo molto più importante conoscere la causa di tali valori alterati e l'eventuale terapia medica che viene somministrata. Le consiglio di rivolgersi ad una struttura ospedaliera polivalente. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-02-2012
Gentile Sig. Giulio, sicuramente le estrazioni devono essere eseguite in ambiente protetto, cioè. in ospedale o presso una struttura universitaria. Ma dovrebbero essere fattibili. Per quanto riguarda l' eventuale riabilitazione la decisione deve essere presa in collaborazione tra il dentista e lo specialista che attualmente segue sua mamma. In linea di principio gli impianti sono sconsigliati, ma ho visto presso l' università, in casi selezionati, eseguire riabilitazioni su impianti con successo. Cordiali saluti
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Pubblicato il 15-02-2012
Sua madre può fare qualunque tipo di terapia odontoiatrica. Non esiste nessuna controindicazione. Ho già trattato casi simili anche con impianti.
Pubblicato il 18-02-2012
Gentile Giulio, sembra, da quello che riferisce, che sua madre presenti il quadro clinico e di laboratorio di "MGUS". Tale stato non rappresenta alcuna controindicazione ad eventuali interventi di chirurgia orale. Si affidi ad un collega preparato che saprà praticare tutte le terapie necessarie per sua madre. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.
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