Il mio dentista mi ha estratto un molare, per poi effettuare un impianto.
Scritto da Francesco / Pubblicato il
Salve a tutti, cerco di esporre brevemente il mio problema. Il mio dentista mi ha estratto un molare, per poi effettuare un impianto. Appena estratto il dente, mi disse che c'era un problemino, ovvero che la radice del mio dente era "un pò più lunga" delle altre, e sforava nel seno nasale (credo che si chiami cosi). Estratto il dente avevo praticamente un "buco" passante tra naso e bocca. Il dentista mi mise 2 o 3 garzette di collagene e suturò il tutto dicendo che sarei dovuto passare successivamente per togliere i punti, nel frattempo avrei dovuto prendere l'Augmentin. Tolti i punti ho continuato a seguire tutte le sue indicazioni (di non soffiare il naso, lavare con attenzione, di non pompare l'acqua in bocca quando facevo gli sciacqui con il colluttorio). Dopo un 15 gg circa si viene a creare una sorta di "bollicina" sporgente dal buco dell'estrazione, che scompare una settimana circa. Passano altri 15 gg circa, vado a controllo e ho la spiacevole notizia che il buco è nuovamente aperto (motivo dei fastidi durante le vacanze natalizie). Ad oggi sono passati ben 3 MESI e il buco ancora non si richiude. A volte se presso un pochettino l'aria all'interno della bocca sento che sfocia nel seno nasale. Secondo voi è normale tutto questo??? Aggiungo anche che un 15-20 gg dopo l'estrazione del dente sentivo un cattivo odore dal naso, mai sentito prima, mi era venuta la sinusite ( a suo dire) mai avuta in vita mia. In seguito a questo mi ha aggiunto un altro ciclo di antibiotici, per un totale di 3 cicli consecutivi a partire dall'estrazione. In seguito all'ultima visita , con la quale ha avuto di nuovo la conferma che il buco fosse nuovamente aperto, ha detto che vuole incidermi la ferita, per poi inserire nuovamente garze di collagene , ma questa volta con l'aggiunta di osso sintetico in granuli. Secondo voi sta facendo la cosa giusta? Cosa mi consigliate di fare? Io non ce la faccio più...
Pubblicato il 16-01-2013
Gentile Sig. Francesco, una comunicazione fra la bocca e il seno mascellare si chiude eseguendo un lembo mucoso, cioè bisogna fare in modo che la mucosa si mobilizzi e chiuda perfettamente la comunicazione. Ormai da sola non si può più chiudere perchè il “buco” si è ricoperto di epitelio. L’eventuale inserimento di garze di collagene sono solo un di più, da sole non risolvono nulla. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-01-2013
Caro Signor Francesco, certo che è successo così, per il semplice fatto che una perforazione del seno paranasale non si chiude così, ma con altra tecnica chirurgica con plastica ossea del pavimento del seno!Se le cose non si sanno fare bisogna inviare il paziente a chi le sa fare. Questa è serietà professionale! Si faccia dire dal suo Dentista quindi chi a Pisa sappia fare le Plastiche delle comunicazioni oroantrali! Non faccia passare troppo tempo perchè se no la situazione si cronicizza creando patologie e problematiche maggiori anche chirurgiche!Le lascio una foto di un mio intervento di Plastica del pavimento del seno mascellare ma il principio è lo stesso per quello nasale. Non so cosa sia successo, nel senso di come sia stata chiusa questa comunicazione oro-antrale, se la mucosa interna del seno è stata lacerata o se è stato aperto solo un varco nella corticale ossea del pavimento senza lacerazione della membrana di Shneider che spesso ha uno spessore di pochi decimi di millimetro ma che è importante per il tipo di terapia necessaria dopo! Dipende se la sutura ha "sigillato tutto o no!! Questo di regola lo si ottiene con un lembo mucoperiosteo a spessore totale cioè, a forma di trapezio e molto esteso suturato dopo una chirurgia ossea resettiva di osteotomia osteoplastica! La Fibrina o anche il Collagene bisogna vedere cosa intende se una Spugna di fibrina (che in genere deve essere accompagnata ad una ricostruzione ossea del pavimento perforato con osso artificiale riassorbibile mischiato con sostanze che facciano da membranana che chiudano la perforazione a ponte o eterologo per esempio di bue ( Kiel) od equino o se è stata usata colla di fibrina omologa o autogena (l'omologa è pericolosa per le malattie, la omologa è complessa da ricavare) o di una vera e propria membrana artificiale riassorbibile per parodontologia! Poi non so se le sia stato prescritto l'antibiotico idoneo e le dosi!(io non posso e non devo certamente) Quindi come posso risponderle, più di quanto le abbia spiegato? Le allego una foto di un mio intervento di plastica del seno mascellare per comunicazione oro-antrale, simile a quello che si fa anche per la comunicazione coi seni in causa nella sua patologia.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 16-01-2013
Le comunicazioni oro antrali hanno lo spiacevole difetto di non tendere alla guarigione spontanea se non trattate a dovere in prima battuta. E' possibile che si debba procedere ad una revisione chirurgica della zona (che è molto più semplice di come suona), magari vi è la possibilità di inserire l'impianto contestualmente alla revisione. Cordiali saluti.
Pubblicato il 16-01-2013
Allora. Sig. Francesco, le manovre effettuate dal suo dentista sono quelle che di protocollo si eseguono - finalizzate con una sutura che guarisca per prima intenzione. se la sutura si è aperta per qualunque motivo, non è colpa di nessuno se non della percentuale dei casi in cui ciò avviene. la revisione dell'alveolo (e quindi la ripulitura con la successiva suturazione, risolveranno il problema. stia tranquillo e segua il suo dentista. Cordialmente, Gianluigi Renda
Pubblicato il 16-01-2013
Tutto è semplice se si sa fare. Scelga il nuovo chirurgo con attenzione.
Pubblicato il 16-01-2013
Gentile paziente le comunicazioni oro-sinusali sono molto complesse nella guarigione, si deve eseguire un lembo gengivale per chiudere la comunicazione, contestualmente eseguire una terapia antibiotica e una terapia con aerosol con cortisone per disinfiammare la mucosa del seno mascellare, deve farlo quanto prima per evitare che le altre mucose sinusali possano essere compromesse. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-01-2013
Quello che è successo non è da addebitare al suo dentista, ma ad una serie di casualità negative (predisposizione anatomica, probabili sbalzi pressori endorali o infezioni ecc.). Il dentista ha fatto tutto quello che normalmente si fa in questi casi. Non credo tuttavia che quella di inserire osso granulare sia la soluzione migliore.
Pubblicato il 16-01-2013
Sig. Francesco, da ciò che descrive, lei non è stato mai abbandonato, per cui ritengo che il suo odontoiatra sia un professionista corretto che merita la sua stima e fiducia.
Pubblicato il 17-01-2013
Gentile paziente, Non é il caso di allarmar si più di tanto perché la soluzione al problema e più semplice di quanto sembra. Si affidi al suo dentista e se proprio non vuole né trovi uno che si occupa di chirurgia, Cordialmente Antonio Scura
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