Seguito alla domanda: Sono fondati i possibili problemi che potrebbe causare?
Scritto da matteo / Pubblicato il
Gentili Dottori avevo già scritto qui tempo fa e, seguendo i vostri scrupolosi consigli e grazie alla clinica odontoiatrica della mia zona, sono riuscito a risolvere molti problemi: a risanare le mie due tasche parodontali con sedute di igiene, scaling; ho eseguito, come voi stessi mi avevate consigliato, una frenulectomia labbro inferiore che mi ha fatto guadagnare molto, come potete vedere nella foto che ho allegato. Ora si presenta l'ultimo ostacolo da superare prima di passare all'ortodonzia ( consapevole come avete già detto voi che per questa tecnica, dati i miei problemi scheletrici che potete vedere nalla mia ortopanoramica, non otterrò mai risultati al 100% buoni ma almeno potrò cercare di raddrizzare qualche dente spero). Dicevo ora dovrò programmare un intervento di aumento gengiva aderente da canino inferiore sx fino ai due incisivi centrali , quindi 4 denti. Mi è stato ben descritto l'intervento con prelievo da palato, e mi è anche stato detto che c'è la possibilità che in qualche caso l'innesto non attecchisca. Mi hanno parlato anche di membrane artificiali che eviterebbero il prelievo da palato e proprio su questo aspetto volevo qualche informazione. E' una metodica che si utilizza e che da buoni risultati? E' invece sempre preferibile il prelievo da palato? Devo dire che l'idea di poter evitare questo passaggio sarebbe per me molto utile a livello psicologico. Come sempre grazie in caso di risposta e per il lavoro che fate. Cordialmente Matteo
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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/invisalign/5943_invisalign.html
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Pubblicato il 04-03-2013
Caro Signor Matteo, dalla foto non è che si veda molto e soprattutto non si può fare Diagnosi ed una pianificazione terapeutica parodontale di chirurgia mucogengivale per la terapia delle recessioni ed insufficienze di gengiva aderente. Non si vede l'aspetto clinico più importante: la relazione tra gengiva aderente presente con e senza recessione, con la linea di giunzione mucogengivale, ossia quella linea che separa la gengiva aderente da quella mucogengivale!! Se la recessione raggiunge o supera questa linea, la compreomissione funzionale del parodonto è talmente compromessa che non si può fare nessun spostamento ortodontico senza aver prima curato la recessione stessa. In caso contrario e ad occhio mi sembrebbe, da quel poco che si vede, che occorra, in assenza di tasche parodontali e mobilità dentale, fare prima lo "spostamento Ortodontico" dopo studio cefalometrico e ceck up ortodontico completo e solo dopo si curerebbero le recessioni gengivali, per il semplice fatto che, in assenza di insufficienza di gengiva aderente il riallineamento ortodontico e quindi gnatologico, migliorerebbero le recessioni gengivali presenti che andrebbero rivalutate nuovamente a quel punto! Durante la terapia ortodontica bisogna mantenere la "situazione parodontale già curata e quella mucogengivale delle recessioni, con periodici curettage e scaling preceduti da igiene orale professionale in Studio, almeno uno ogni tre mesi per tutta la cura! Le dico qualcosa in più sulle recessioni e sulla loro terapia. Vede trovo necessario parlarle un po' delle RECESSIONI GENGIVALI, di cui le lascio un POSTER CHIRURGICO DELLA LORO TERAPIA CON VARI INTERVENTI DI CHIRURGIA PARODONTALE MUCOGENGIVALE: La morfologia è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva. Si faccia spiegare tutto dal suo Dentista ed abbia più fiducia in Lui! Parli con Lui, si confidi! E mostri più "rispetto" per Lui, non chiedendo a destra ed a manca altri pareri! Solo Lui deve risponderle! Io mi sono permesso di darle qualche nozione perchè lei l'aveva chiesta ed era mio dovere risponderle per il meglio e nel modo più esaustivo possibile! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 04-03-2013
Gentile paziente se è intenzionato ad eseguire un trattamento ortodontico, il consiglio è quello di eseguire, l'eventuale intervento gengivale dopo finito il trattamento, questo per evitare recidive, sia dentali che gengivali. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-03-2013
Sig. Matteo, perchè non chiede alla clinica, quali sono le cause che hanno provocato questa recessione? Poiché si preoccupano di coprirla sul davanti con una pezza.
Pubblicato il 05-03-2013
Prima si risolva il problema ortodontico, e poi si esegua il trattamento chirurgico della parodontite altrimenti vi sarà quasi inevitabilmente una recidiva. Cordiali saluti.
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