Anni fa mi è stata diagnosticata una gengivite che ho sempre preso sottogamba...
Scritto da Gilda / Pubblicato il
Salve, mi chiamo Gilda e ho 25 anni. Anni fa mi è stata diagnosticata una gengivite che ho sempre preso sottogamba e ho sempre praticato un igiene orale quasi inesistente. Mai sofferto di denti. A dicembre sono andata a controllo dal dentista di fiducia di mia madre che non appena ho aperto bocca si è rifiutato di andare oltre con testuali parole:"Signorina lei sta andando incontro alla piorrea a braccia aperte!". Così dopo una seduta d'igiene mi è stato detto di sottopormi a delle sedute di curettage(non con molte spiegazioni). In due sedute e sotto anestesia locale mi hanno fatto prima la parte di sopra e poi quella di sotto. Nel frattempo ho iniziato una giornaliera igiene orale a casa e ho trattato la zona col collutorio consigliatomi dall'igienista e col gel mattina e sera. Dopo i trattamenti il dottore voleva farmi un tampone gengivale per vedere se avessi qualche infezione ma alla fine solo guardandomi ha deciso per un intervento paradontale. Così senza tante spiegazioni ieri mattina è intervenuto. Non sapevo neanche nello specifico cosa mi andasse a fare, l ho capito solo alla fine quando ho visto tutti quei bei punti di sutura da canino a canino. Considerando l impacco che mi ha messo non posso vedere fino a quanto mi ha tagliuzzato via la gengiva ma ora credo di essere diventata tutta denti. Lunedì toglierà i punti. La parte operata si presenta ancora nera e sanguinante, è normale? Sono passate 48 ore ormai, non dovrebbe fare meno male? Questo ROOT PLANING a CIELO APERTO che mi ha fatto avrà delle ripercussioni sulla sensibilità dei miei denti? Quello che abbiamo pagato è un costo esorbitante, è possibile che sia stato un intervento coordinato tra gengivectomia e root planing? Chiedo scusa ma tutte le nozioni, come il nome specifico dell'intervento le ho assimilate da internet(il mio dottore mi ha solo detto che avevo una tasca molto profonda che mi stava corrodendo l'osso)quindi può darsi io sia stata sottoposta ad un intervento diverso! Inoltre se la tasca era sull'arcata superiore non è necessario che mi operi anche quella inferiore, giusto? Grazie.
Pubblicato il 15-05-2013
Sig. Gilda, forse necessitava che lei fosse informata meglio, ma da quello che descrive, lei sembrerebbe in buone mani, perché in questo studio c'è la presenza dell'igienista che è una figura essenziale nelle cure parodontali. Le consiglio per il prossimo controllo di annotarsi su un foglio tutte le domande in modo da dare una risposta a tutti i suoi dubbi e si ricordi che una volta terminata la cura, lei dovrà sempre sottoporsi a delle visite programmate di mantenimento oltre il corretto igiene dentale quotidiano. Le auguro una pronta guarigione.
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Pubblicato il 15-05-2013
Cara Signora Gilda, "sedute di curettage (non con molte spiegazioni)." e "è intervenuto. Non sapevo neanche nello specifico cosa mi andasse a fare" E " La parte operata si presenta ancora nera e sanguinante", SONO TUTTE ESPRESSIONI CHE SOTTOLINEANO L'APPROSSIMAZIONE! La Parodontologia è specialità seria e che non si improvvisa! Lei, Paziente, ha il diritto di essere informata su tutto, sul perchè e sul percome di tutto ed il Dentista ha il dovere di spiegare tutto! La terapia Parodontale non la si decide così ma solo dopo una accurata Diagnosi a cui si arriva con una Doppia Visita Parodontale, Gnatologica ed Odontoiatrica totale. con sondaggio completo di tutti i denti in sei punti di ogni dente che ha in bocca, preparazione iniziale completa parodontale con curettage e scaling e tanto altro e seconda visita di rivalutazione parodontale oltre che preimplantologica. Per non dilungarmi e tediare tutti, legga nel mio profilo su questo portale "VISITA PARODONTALE" e "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi) e "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto."GENGIVITE" e "CURETTAGE E SCALING". Le lascio un poster con terapia chirurgica Parodontale ossea di tasche parodontali complesse a più pareti, sia ricostruttiva che Rigenerativa. Buona fortuna! In ogni caso le spiego qualcosa come faccio ai miei pazienti: Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto benre abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i suddetti titoli sotto Articoli! Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione,quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 15-05-2013
Cara Gilda soffri di parodontite giovanile grave. Attenzione il trattamento è corretto ma oltre l'igiene orale devi correggere la tua posizione nel sonno altrimenti avrai recidive e perderai i denti. Tu dormi in posizione probabilmente a pancia sotto. Fammi sapere se è vero.
Pubblicato il 15-05-2013
Gentile Sig.ra Gilda, esiste in medicina il cosiddetto DIRITTO - DOVERE all'informazione, cioè lei ha il diritto a ricevere tutte le informazioni possibili per comprendere quello che poi le verrà eseguito in bocca. Questo vale dalla "semplice" detartrasi all'intervento per inserire impianti e rigenerare osso, passando per le otturazioni e devitalizzazioni. Ogni nostra manovra nella bocca dei pazienti necessità del cosiddetto CONSENSO INFORMATO. Lei, per esercitare questo suo diritto, ha il DOVERE di richiedere spiegazioni senza timori. E' alquanto spiacevole trovare pazienti che si rivolgono ad altri per avere spiegazioni sull'operato del nostro collega. Prima deve essere il suo dentista a darle tutte le delucidazioni, se poi non fossero soddisfacenti può rivolgersi a questo forum o ad altri dentisti. Tra paziente e medico deve esistere un reciproco rapporto di fiducia che porterà benefici ad entrambi. In sintesi, si faccia spiegare bene quello che non ha capito. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 15-05-2013
Gentile Sig.ra la procedura terapeutica effettuata e' giusta, manca del tutto un'informazione adeguata relativa alla sua parodontite aggressiva. Chieda al suo curante qualche minuto per i suoi leciti quesiti. Le auguro una buona giornata. Dott. D'Amico Diego medico odontoiatra a Napoli.
Pubblicato il 15-05-2013
Gentile Sig.ra Gilda, è grave che lei si informi da internet perché il suo dentista non le ha dato spiegazioni. Probabilmente la terapia a cui è stata sottoposta è corretta, ma è un suo diritto sapere prima a quale terapia sarà sottoposta, gli eventuali rischi, complicanze e alternative. Pertanto quando le toglieranno i punti chieda spiegazioni. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-05-2013
Le risposte a tutte le sue domande, oltre ad una adeguata informazione alle terapie messe in atto, le sono dovute dal suo dentista, non le cerchi altrove farebbe ancora più confusione.
Pubblicato il 15-05-2013
Gentile Gilda, alla base di ogni terapia vi è il consenso informato che non consiste nel semplice apporre una firma in calce ad uno stampato, ma è fatto di informazioni con domande e risposte che portano, tra l'altro, ad un clima di fiducia e affidamento. Costruisca questo prima di ogni altra ulteriore cosa con il suo curante. Cordialità
Pubblicato il 16-05-2013
Terapia probabilmente corretta, ma (stando solo a ciò che scrive) informazione quasi del tutto assente, e l'atto medico, ancorchè chirurgico va autorizzato dal paziente, che altrimenti è libero di "correre incontro alla piorrea a braccia aperte" con la sola aggravante che, quando poi effettivamente perderà i suoi denti perfettamente sani, non potrà incolpare nessuno se non se stesso. Credo sia meglio che vi sia un sereno chiarimento tra lei e il dentista. Cordiali saluti.
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