Circa 15 giorni fa mi è stata curata una carie recidiva vestibolare
Cara Martina,
Caro Signor Andrea, buongiorno. Intanto non precisa se è stato fatto un incappucciamento diretto della polpa od un incappucciamento indiretto. E' importante saperlo! Il primo si fa quando viene esposta la polpa viva, accidentalmente. Il secondo quando si è molto vicini alla polpa che si "vede" in trasparenza ma non è stata direttamente esposta! In ogni caso, in entrambi i casi l'organismo si difende dall'insulto attuato, con una rimineralizzazione della dentina con la formazione di materiale organico che occlude la parte esterna dei tuboli dentinali, processo facilitato dall'idrossido di calcio posizionato dal Dentista. Col tempo ricopre tutta la superficie dentinale in oggetto. Dall'interno dei tuboli, si formano sostanze che annullano o limitano la ricettività alle tossine batteriche, fino alla sintesi di dentina di reazione che occlude il tubulo. La Dentina Terziaria è invece una apposizione atubulare di dentina, ricca di cellule indifferenziate e che si appongono sotto la strato degli odontoblasti. Quindi la prima reazione è tubolare, la seconda è atubolare! La prima reazione avviene in circa quattordici-ventun giorni. La seconda impiega più tempo. Il consiglio è di attendere ancora, a seconda anche della situazione Clinica e della risposta agli Stimoli Termici al Freddo ed al Caldo, da non "portare" sul dente prima di due o tre settimane per non "irritare" una polpa già in allarme, stimoli che servono per diagnosticare la presenza di una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, o di una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa o una Necrosi come nel suo caso! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespansibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certo che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Tornanodo alla sua domanda, aspetterei almeno un mese! Vorrei farle notare una cosa. Lei ha parlato di estesa ricostruzione che andrebbe rafforzata con una corona perché la struttura rimanente di dente coronale sarebbe poca e debole e quindi a rischio di frattura! Se le cose stessero così, non è che risolva molto inserendo una corona fissa protesica. La struttura sottostante si potrebbe fratturare lo stesso, col tempo, perché sarebbe comunque debole! Se tutto questo fosse vero ed accertato, allora, anziché una ricostruzione del dente si dovrebbe realizzare un pernomoncone previa terapia endocanalare (annullando così tra l'altro anche il "problema dentina di reazione, secondaria e terziaria e della pulpite in agguato") per rendere solido il moncone su cui appoggerà la corona definitiva fatta in materiale idoneo alla sua situazione clinica! Cari saluti e spero di essere stato chiaro ed esaustivo!
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