Retrazione ossea a livello del secondo molare superiore sinistro
Scritto da Samanta / Pubblicato il
Gentili dottori,
vi scrivo per un problema di retrazione ossea a livello del secondo molare superiore sinistro, che ovviamente rende il dente instabile.
Dal momento che non mi è possibile per ora mettere un impianto ho chiesto a due diversi odontoiatri il trattamento migliore per evitare ulteriore perdita ossea.
In un caso mi è stata proposta la possibilità di uno splintaggio per evitare la perdita del dente e di ulteriore osso; nell'altro caso invece mi è stato consigliato di estrarre il dente per evitare continui traumi e infiammazioni che porterebbe a un ulteriore riassorbimento e, in attesa di un futuro impianto, mi è stato proposto un mantenitore di spazio.
Essendo i due consulti diametralmente opposti, a chi dovrei dar retta?
Pubblicato il 20-10-2016
Gentile Signora, purtroppo non è possibile poterle rispondere adeguatamente non sapendo nulla del suo caso clinico. Per avere una idea e formulare una diagnosi certa senza la quale non c'è una terapia valida è necessario effettuare una accurata visita con test di vitalità, sondaggio gengivale ed Rx endorale (non la panoramica assolutamente non indicativa e perciò inutile). Solo attraverso tutte queste manovre si potrà capire la sua situazione, la gravità e la possibilità o meno di terapia valida. Dalle sue parole si evince che si è in presenza di una mobilità del molare che solitamente è causata da atrofia dei tessuti parodontali di sostegno del dente che in certi casi può essere trattata con risultati soddisfacenti. Lo splintaggio a lei proposto è ovviamente una soluzione palliativa che riduce sensibilmente la mobilità ma non è una soluzione eziologica che risolve l'atrofia. Le consiglio di farsi visitare da un buon parodontologo che è il medico dentista che si occupa proprio di malattie del parodonto e quello più indicato per affrontare il suo problema e che potrà darle le giuste spiegazioni.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 20-10-2016
Cara Signora Samanta, buongiorno. Non deve dar retta a nessuno dei due :( !!! Bisogna prima fare una Diagnosi, la grande assente di sempre, ossia bisogna capire perché c'è una mobilità del dente in questione. Questo può avvenire per Osteolisi Vaste, di natura Endodontica o Endoparodontale o Ossea extra - dentale (esistono una infinità di patologie che possono caus are la mobilità di un dente, Mobilità, che, se in un molare superiore, che ha tre radici che lo stabilizzano bene, e se , come nel Suo caso, in una età tanto giovane, non deve essere sottovalutata assolutamente! E' da "irresponsabili e superficiali" non fare una Diagnosi precisa e Corretta ed Esaustiva e Veritiera, prima!) ed ancora Cisti vaste o per spinta di un Ottavo incluso (di cui lei non dice niente, se lo ha o non lo ha) o per difetti ossei parodontali molto severi, anche se improbabili alla sua giovanissima età di 22 anni, ma non impossibili se fossero estesi e coinvolgessero anche altri denti di entrambe le arcate. Esiste infatti oltre alle Parodontite Aggressiva dell'Adulto che però ad una età così giovane potrebbe manifestarsi solo se avesse patologie del Sistema immunitario o ematologiche o del Sistema Reticolo Endoteliare e/o Emopoietico, esiste, dicevo, una Parodontite Giovanile, molto rara e con caratteristiche particolari che un Parodontologo conosce bene e che può iniziare a manifestarsi intorno ai 13/14 anni di età scheletrica (non sempre l'età scheletrica coincide con quella anagrafica, per inciso). Nel Sesso Maschile no! Poichè la velocità di approfondimento delle tasche parodontali e dei difetti ossei, in essa, è di 1/2 mm l'anno, ecco che in 10 anni, potrebbe avere perso fino a 5-6 mm di osso in tutti i denti ed anche più se si associasse un riassorbimento non solo verticale (crateri, emisetti, circumferenziali etc) ma anche orizzontale! Ma questa Parodontite è rarissima e dai sintomi e caratteristiche peculiari che "pochi, anche Parodontologi", conoscono, per cui la Diagnosi in genere è "Tardiva"! La Parodontite Giovanile, colpisce il sesso femminile e solo femminile, ed è l'unica Parodontite geneticamente trasmissibile. Ha bisogno di una Visita Parodontale che è costituita da due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling e Root Planing per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Ribadisco che la Parodontite, quale che essa fosse, se ci fosse, si può curare e si deve curare e lo ribadisco perché sento troppo spesso Colleghi che dicono che non è curabile, ma scherziamo veramente? No! E' "profonda e Reale ed inammissibile Ignoranza. di regola dio chi riduce l'Odontoiatria intera, ormai,ad una serie di Avulsioni Dentarie (estrazioni) e sostituzione con impianti!(Non mi capisca male, io stesso faccio implantologia ma solo se Necessaria e solo come "Ultima spiaggia". Un accuratissimo e Colto Studio di Charles J. Goodacre e W. Patrick Naylor della Loma Linda University, in California ha concluso che, e riporto dall'articolo del Dr.Adelmo Calatroni, si hanno maggiori certezze nel promuovere, quando possibile, la conservazione del dente attraverso la terapia endo-parodontale: in questo caso il rapporto costo-efficacia è risultato cinque volte migliore rispetto all'estrazione seguita dal posizionamento di un impianto.Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68. Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. Escluse tutte queste patologie, si devono prendere in considerazione altre patologie ma si deve arrivare alla Diagnosi!!! Non fatta a "naso" come sembra stia avvenendo per Lei Gentile Signora! Ecco cosa le Dice "L'Esperto" :) Si faccia visitare da un bravo Parodontologo che abbia anche capacità e Cultura Clinica Sistemica Internistica per fare le doverose Diagnosi Differenziali sistemiche, oltre che locali! Cari Saluti e non trascuri! Stia tranquilla, si risolve tutto, ma con scienza, coscienza e conoscenza! :)
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 20-10-2016
Intanto, cara Samanta, bisogna verificare se il dente il dente sia recuperabile o no. Se non e' recuperabile bisogna estrarlo e se e' recuperabile bisogna mettere il pratica tutte le procedure adeguate. Sto dicendo un'ovvieta' ma e' cosi'. Se il dente e' condannato e non si estrae, danneggerà gli altri denti ma succedera' la stessa cosa se puo' essere curato e non lo si cura. Quindi vada da un collega che e' in grado di fare una diagnosi corretta. Saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 20-10-2016
Gentile Sig.ra Samanta, per dare un parere bisognerebbe fare una diagnosi che via web non è possibile. Una cosa però posso dire: uno splintaggio non è una terapia per una paradontopatia (ammesso che lei ne soffra), ma serve solo a stabilizzare il dente. Pertanto se prima dello splintaggio non si fa terapia, l'osso continua a riassorbirsi. Cordiali saluti
Pubblicato il 21-10-2016
Sarebbe utile conoscere la sua età innanzi tutto. Se il dente è mobile, e ciò non è normale, oltre che da un trauma occlusale, potrebbe dipendere da una parodontite, per cui è opportuno fare una diagnosi più completa, riguardante tutta la dentatura. Se quel dente necessitasse proprio di essere estratto, bisogna anche vedere se è proprio indispensabile sostituirlo, anche qui la sua età, ma anche la situazione della dentatura residua, ci possono dare delle indicazioni. Sappia che, se un secondo molare superiore viene perso perchè ha perso l'osso di sostegno, può essere molto difficile mettere un impianto in quella sede. Cordiali saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-10-2016
Sig. Samanta, a 22 anni con il secondo molare superiore instabile! Forse la retrazione ossea non è solo in quel dente. Il mio consiglio è di ricercare un odontoiatra che le richieda la parcella della visita e che le rilascia una diagnosi.
Pubblicato il 29-10-2016
Se il dente si muove su e giù e non solo destra-sinistra probabilmente è preferibile estrarlo come consigliava uno dei colleghi per evitare una perdita di struttura eccessiva che le potrebbe impedire o rendere più difficile il successivo inserimento di un impianto. Se la mobilità non è così grave forse è possibile operare chirurgicamente per migliore la situazione e mantenerlo. Inoltre deve considerare che se l'infiammazione/infezione cronica non si risolve lei è a rischio di complicazioni generali ben più gravi. Il suo dente non sta per conto suo ma fa parte del resto del corpo. Una situazione di questo genere in qualsiasi parte del corpo genera una risposta infettiva e immunitaria che può condurre a complicazioni anche cardiache, renali, immunitarie e chissà quante altre che ancora non conosciamo. È sempre brutto perdere una parte di noi che tutto sommato ci dà ancora pochi fastidi, ma in alcuni casi è il male minore. Stia bene.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 16-12-2016
Bisogna vedere bene se davvero non è recuperabile. Alla sua età è difficile che la cosidetta piorrea (uso questo termine solo per capirci) abbia colpito così duramente. Un solo dente poi...? Può esserci un contatto anomalo da malocclusione o altri problemi risolvibili. L'idea del mantenitore di spazio non è malvagia, ma questo apparecchino va controllato ogni sei mesi e staccato e ricementato per evitare che danneggi i denti su cui poggia. Richiede una certa manutenzone..
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 16-12-2016
Bisogna vedere bene se davvero non è recuperabile. Alla sua età è difficile che la cosidetta piorrea (uso questo termine solo per capirci) abbia colpito così duramente. Un solo dente poi...? Può esserci un contatto anomalo da malocclusione o altri problemi risolvibili. L'idea del mantenitore di spazio non è malvagia, ma questo apparecchino va controllato ogni sei mesi e staccato e ricementato per evitare che danneggi i denti su cui poggia. Richiede una certa manutenzone..
CONTINUA A LEGGERE
Dentista Puglia, Brindisi
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Viterbo
Vedi la scheda
Dentista Piemonte, Novara
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda