Posso considerare il dolore pulsante nell'incisivo come sintomo di vitalità ?
Scritto da Sara / Pubblicato il
Buongiorno,
sono in attesa di poter rifare un test di vitalitàai denti a seguito di un trauma visto che al primo test non avevo sentito il freddo (test fatto mezzora dopo il trauma quindi penso sia normale). Il mio dentista li faràogni due settimane fino a Maggio. Posso considerare il dolore pulsante nell'incisivo come sintomo di vitalità? C'è qualche sintomo che mi possa far pensare (e anche sperare) che siano ancora vitali?
Vi ringrazio!
Pubblicato il 23-02-2017
Cara Signora Sara, buongiorno.Per rispondere alla sua domanda: "Si, anche troppo" e spiego sotto, legga con attenzione e capirà :) Il dolore pulsante di regola, indica una sofferenza pulpare da iperemia passiva (pulpite)! Ovvio che bisogna sapere le caratteristiche di insorgenza e qualità del dolore: se è spontaneo o provocato, se dura pochi secondi o molti minuti od ore, se prevale di notte o no e tanto altro. Queste indagini si fanno con una Visita Clinica ed Anamnestica oltre che Semeiologica e radiologica con Rx endorali, non con la OPT (panoramica) che in questo caso, non serve. Bisogna indagare anche se ci fossero Tasche Parodontali, Erosioni dello smalto e Recessioni Gengivali, tutte situazioni che entrano in causa nella etipatogenesi (origine causale) del dolore pulpare e della sensibilità dentale in genere! Si sarebbe dovuta fare una Diagnosi in base alle risposte termiche pulpari, alla Visita Clinica e ad una o più Rx endorali anche in differenti proiezioni! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Vede quando c'è una sofferenza pulpare succede questo: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° ed inoltre anche col caldo (guttaperca scaldata alla fiamma per individuare le sindromi radicolari della polpa, in parole povere un tessuto pulpare non ancora totalmente necrosi come avviene sovente proprio nei traumi dentali tipo il suo) e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre! Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata.Legga nel mio Profolo: "VISITA PARODONTALE". e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte! Il confine tra iperemia attiva e passiva non è a volte così ben distinto e distinguibile e si può diagnosticare una iperemia attiva mentre invece la polpa si trova in un momento di passaggio tra la attiva e la passiva ed ecco che allora le prove termiche al caldo possono portare ad una Diagnosi Differenziale certa! Cari saluti
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Pubblicato il 23-02-2017
Il dolore pulsante spontaneo e non provocato, associato ad un quadro clinico chiaro che valuterà il suo collega, può indicare o una pulpite in atto (irreversibile) o una periodontite apicale acuta (in questo caso post-trauma). Comunque non è un bel segnale, se presente e costante. Se invece il dolore è solo alla percussione, allora il discorso cambia.
Pubblicato il 23-02-2017
Gentile Sig.ra Sara, un dolore pulsante non è un buon segno. Ma per dare un parere serio necessitano molte altre informazioni che si hanno in una visita accurata. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-02-2017
Gentile Sara, si affidi alle cure del suo dentista... il dolore quando è pulsante è da diagnosticare se origina da sofferenza pulpare e se reversibile altrimenti si impone la terapia endodontica.
Pubblicato il 24-02-2017
Sig. Sara, dolore pulsante non è molto favorevole, le consiglio di anticipare l'appuntamento con il suo odontoiatra............................................................
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