Ho un problema di retrazione gengivale
Scritto da Antonio / Pubblicato il
Buongiorno, ho un problema di retrazione gengivale e il mio dentista di fiducia mi ha detto che probabilmente è stato causato dal lavaggio aggressivo dei denti e dal fatto che soffro di bruxismo notturno. Ho cambiato tecnica di lavaggio e metto il bite la notte. Al momento mi sembra che il problema sia stabile, non sia peggiorato negli ultimi due-tre mesi. Gli ho chiesto se potevo fare qualcosa per rimediare al danno fatto e lui mi ha detto di non fare altro. Per curiosita' e per avere una conferma ho fatto una visita da un altro odontoiatra che mi ha consigliato una otturazione estetica al dente piu' consumato per evitare che, anche usando la giusta tecnica di spazzolamento, il cemento del colletto, piu' delicato dello smalto, non si consumi ulteriormente? E che comunque è solo una protezione del colletto, in pratica renderebbe ruvida la superficie e poi applicherebbe un po' di composito. Sono indirizzato sulla seconda opzione, voi cosa mi consigliate? Grazie in anticipo per le eventuali risposte. Cordiali saluti, Antonio
Pubblicato il 05-10-2017
Gentile Antonio, mi risulta difficile credere che esistano dei colleghi che affermano che in caso di recessioni gengivali non è possibile intervenire lasciando le cose come stanno. Probabilmente i colleghi da lei consultati ignorano del tutto la chirurgia muco-gengivale. Innanzitutto è sicuramente vero che è necessario eliminare gli atteggiamenti viziati come uno spazzolamento dentale scorretto ed aggressivo ma è sicuramente vero che si possano curare tali recessioni. Come tutte le terapie è necessario fare una diagnosi preliminare per stabilire il tipo di recessione. A tal proposito esistono numerose classificazioni quale ad esempio la classificazione di MILLER che è al più affidabile. Una volta effettuata la diagnosi e stabilito il tipo di recessione esistono ( senza scendere in particolari) tutta una serie di interventi di chirurgia che vanno dal lembo a scorrimento coronale -laterale, fino ai lembi bilaminari con innesto di tessuto connettivale. Sta al medico chirurgo stabilire il tipo di intervento più indicato nel suo caso. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un buon dentista meglio se esperto di parodontologia che saprà darle le giuste indicazioni. Cordialmente
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Pubblicato il 05-10-2017
Il quadro clinico non è dei migliori e andrebbe analizzato attentamente, valutando tutte le possibili opzioni terapeutiche. Come soluzione transitoria, oltre ovviamente a modificare in maniera importante le abitudini di igiene orale che possono essere co-responsabili delle recessioni, le otturazioni al colletto possono rappresentare una strada senza dubbio utile e conservativa.
Pubblicato il 05-10-2017
Dalla biforcazione esposta sul molare che si intravede nella foto, mi sembra che ci siano dei problemi parodontali generalizzati. Sarebbe opportuna una diagnosi per decidere il da farsi.
Dopo di ciò si potranno anche trattare le recessioni presenti con degli opportuni interventi di chirurgia mucogengivale.
Il mio consiglio è di non far fare alcuna otturazione, almeno per ora, e di rivolgersi ad un parodontologo.
Dopo di ciò si potranno anche trattare le recessioni presenti con degli opportuni interventi di chirurgia mucogengivale.
Il mio consiglio è di non far fare alcuna otturazione, almeno per ora, e di rivolgersi ad un parodontologo.
Pubblicato il 05-10-2017
Il problema si risolve nel capire la causa per evitare la recidiva quanto lei presenta è perdita di gengiva aderente quindi deve essere ripristinata con gengiva, cioè innesto di gengiva. Cosa c'entrano le otturazioni lei non ha perso sostanza dentaria ma gengivale
Pubblicato il 05-10-2017
Si possono seguire diverse strade. La chirurgia parodontale può ricoprire i colletti scoperti, ma se le cause (occlusali- bruxismo, malocclusione etc) permangono, poi l'intervento viene vanificato, o meglio il vantaggio dura poco perchè tende a scendere di nuovo. Le otturazioni dei colletti sono raccomandabili specialmente se c'è sensibilità: se da fastidio allo spazzolamento, lei istintivamente non pulirà bene la zona della recessione e questa proseguirà. Quindi se c'è sensibilità che ostacola lo spazzolamento, senz'altro vanno fatte. In ogni caso la situazione non mi sembra eccessivamente allarmante. Quello che va visto bene è la situazione delle recessioni ossee con rx opportune, sondaggio etc. e se ci sono problemi, concentrarsi su questi piuttosto che sulle erosioni dei colletti.. Fondamentale comunque il byte, perchè si intravedono dalla foto anche usure a livello occlusale.
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Pubblicato il 05-10-2017
Gentile Sig. Antonio, un po di composito sulla recessione non la risolve, semplicemente la copre. Siccome soffre di bruxismo una corretta terapia si può fare solo dopo una visita molto accurata. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-10-2017
Caro Signor Antonio, buongiorno. La prima Diagnosi da fare è se c'è, in concomitanza delle Recessioni Gengivali, anche una Parodontite che si manifesta con Tasche Parodontali e Difetti Ossei ad una o più pareti residue. Solo dopo si può pensare di curare le Recessioni. Attenzione: Lei ha delle erosioni dello smalto, al colletto del dente e, contemporaneamente, delle recessioni gengivali! Bene, l'errore più comune che viene fatto in questi casi è quello di curare prima le erosioni mentre invece bisogna prima curare le Recessioni Gengivali e solo dopo le erosioni. Se si facesse il contrario, la gengiva non si attaccherebbe, perché troverebbe la struttura artificiale dell'otturazione e non la radice del dente in cui invece la gengiva ricostituirebbe l'attacco epiteliale e connettivale ricoprendo la recessione stessa con la chirurgia parodontale mucogengivale, ovviamente se ce ne fosse bisogno perché non tutte le Recessioni vanno curate. Legga nel mio Profilo "RECESSIONI GENGIVALI"! Il Parodontologo serve per questo ma è stata fatta una Visita Parodontale, non dico uguale ma simile, con doppio sondaggio gengivale in sei punti di ogni dente di tutti i denti? Ed è stata fatta prima una Diagnosi sulla Classe di appartenenza delle Recessioni Gengivali? Se non fosse stata fatta il Parodontologo non sarebbe un Parodontologo ma un Dentista Generico che fa anche Parodontologia, cosa ben diversa! Mi dispiace dire queste cose che la prego di recepire nel modo giusto e con la dovuta cautela perché io mi baso solo su quanto dice Lei e su una foto postata on line! Bisogna fare una visita mucogengivale per le Recessioni stabilendo soprattutto la quantità e qualità di Gengiva Aderente Presente e la Profondità del Fornice, in tutta la bocca. In parole semplici, intorno al dente, ci deve essere la Gengiva Rosa che circonda i denti e che aderisce all'osso sottostante e non la mucosa Alveolare che è quella violacea, elastica, che forma il fornice e si riflette sulle labbra e le Guance. La cosa più importante è stabilire se ci sia o no insufficienza di Gengiva Aderente. La linea di giunzione mucogengivale, che separa la gengiva aderente dalla mucosa alveolare, non deve essere, praticamente, stata raggiunta dalla recessione. Se così fosse, invece, la salute del parodonto che sostiene il dente sarebbe compromessa perché la Mucosa Alveolare non è adatta a fungere da Gengiva Marginale e dare l'attacco epiteliale al dente e resistere ai traumi del bolo alimentare. In una recessione, quindi il primo e più importante "scopo" è quello di ricreare intorno al dente, una banda sufficiente di Gengiva Aderente. I problemi Estetici vengono "dopo" anche se importanti. Esistono interventi per raggiungere sicuramente il primo traguardo ed esistono altri interventi per raggiungere anche il secondo. Basta fare una corretta Diagnosi ed una Corretta Terapia. Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :) Per la Parodontite eventuale, Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Solo dopo si possono curare le Erosioni.Riguardo alle Erosioni dello smalto (diciamo quei "colpi d'unghia" al colletto che scoprono la dentina tra smalto della corona e cemento della radice), si trattano come fossero otturazioni estetiche! La loro Etiopatogenesi è congenita, ossia uno nasce con le erosioni che per tanti anni rimangono misconosciute perchè a livello submicroscopico poi diventano sempre piuù evidenti fino a poterle vedere e sentirne i sintomi! Sappia cha all'incirca un terzo delle persone, nel punto di passaggio, al colletto del dente, tra smalto e radice, ha lo smalto che continua nel cemento senza soluzione di continuità coprendo bene la dentina. Un altro terzo addirittura ha lo smalto che copre il cemento ed un altro terzo ha invece lo smalto che si ferma prima dell'inizio del cemento lasciando scoperta una parte di dentina che essendo fatta da tubulini centrati da un assone, ossia da un nervo senza guaina mielinica, come fosse un fili elettrici senza guaina protettiva, è molto sensibile. Questa è l'erosione! Repetita iuvant! Cari saluti. L'Odontoiatria non la si inventa, la Parodontologia poi ancora di più, non la si "inventa"! Lo ricordi!Poi, Cosa crede che sia mai il Bite? Non è certo il "toccasana" che pensa! Poi ci sarebbe tanto da parlare di bruxismo ed occlusione. I Bruxismi e le malocclusioni sono completamente scollegate tra loro (G. J. Lavigne)!. Intanto non spiega se questo bruxismo si verifica in Digrignamento per lo più di origine Nervosa Centrale o da "sarremento" per lo più da Stress! Bisogna fare registrazioni particolari in centri specializzati (POLISONNOGRAFIA) o anche a domicilio (Bruxoff, holter portatile in grado di registrare simultaneamente l'attività dei muscoli masseteri e cardiaca).Se poi fossero presenti usure delle superfici masticanti dentali, allora la diagnosi di Bruxismo sarebbe altamente sospetta! Senza Diagnosi Lei passa già al Bite. Allora Le dico e la invito a meditare bene: parlando di Bite, ci sarebbe tanto da dire ma questo dovrebbe essere sufficiente per farle capire la complessità del problema e la necessità di visitarla Clinicamente per poter rispondere dopo aver fatto una Diagnosi clinica, semeiolgica e anamnestica, emessa una Prognosi e pianificata la terapia! Tutto questo dopo avere ovviamente azzerato la memoria cerebrale del suo attuale modo di chiudere erratamente la bocca con l'uso di un bite diagnostico-terapeutico costruito sempre con l'arco facciale di trasferimento che si accompagna ad un articolatore semindividuale o meglio individuale che l'Odontotecnico deve sapere usare ed avere per le fasi di laboratorio! Riportata a zero la memoria, si registra la nuova giusta occlusione e disclusioni incisive, canine e in relazione centrica e si costruisce la giusta occlusione! Se poi le avesse anche una disgnazia, essa andrebbe valutata con ceck up ortodontico e cefalometria. La specialità che si occupa di questo è la Gnatologia che studia i rapporti tra i denti delle due arcate antagoniste e con quelli viciniori. Questo si chiama occlusione ed una errata occlusione può causare uno squilibrio delle articolazioni temporo mandibolari, ATM, che si manifestano con rumori. Occorre una visita clinica gnatologica per palpare le articolazioni, i muscoli Pterigoidei e masseteri per valutarne la dolorabilità alla palpazione e il loro stato di contrazione fino alla contrattura che è una contrazione dolorosa che indica patologia presente. Bisogna valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monsen.Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente! Come vede la Visita Odontoiatrica è molto più profonda e seria di quanto si pensi. Cari saluti e si faccia visitare da un bravo Parodontologo e Gnatologo!
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Pubblicato il 05-10-2017
Sig. Antonio ci pubblica una foto di scarsa qualità in cui vediamo solo una bidimensione, come è possibile darle la corretta risposta, per una cura così importante? Non c'è una diagnosi, sono stati indicati dei sospetti di causa non supportate da accertamenti diagnostici, parla di bruxismo curato con un bite, ma come sia stata fatta questa diagnosi non si sa? Le consiglio di non cercare scorciatoie in internet supportate da un nulla, si rivolga a un odontoiatra con esperienza multidisciplinare, che richiede la parcella della visita, come lo fanno molti altri medici, questo significherà aver amore e cura della propria salute, che è il bene più caro che abbiamo.
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Pubblicato il 06-10-2017
Faccia una corretta visita parodontale e non si faccia applicare nessun composito. Ci sono altri metodi per risolvere la sua situazione, come la chirurgia muco gengivale.
Dentista Lombardia, Pavia
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Dentista Piemonte, Torino
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Dentista Sicilia, Enna
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Dentista Veneto, Padova
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