Ho un problema con un premolare dell'arcata superiore
Scritto da rosaria / Pubblicato il
Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni. Ho un problema con un premolare, precisamente quello dell'arcata superiore. Circa 2 mesi fa improvvisamente si è spezzato ed è rimasto un buco laterale. Non mi aveva mai dato fastidio prima e nemmeno il dentista aveva mai notato segni di carie (poiché ho subÃto interventi ad altri denti). Sono rimasta con il dente bucato per circa un mese prima di andare dal dentista, ma sempre senza avvertire il minimo fastidio, neppure al caldo, al freddo o ai dolci. Il dentista ha quindi provveduto a ricostruirlo attraverso l'utilizzo dell'apposita matrice. Tornata a casa mi aspettavo di sentire dolore dopo tutto il lavoro che mi era stato fatto, ma non è stato forte. Ho provato per alcuni giorni un dolore quando ci masticavo sopra, anche perché sentivo come se il dente toccasse prima e sopratutto quando mangiavo il brodo molto caldo. Inoltre provavo dolore alla gengiva al passaggio del filo interdentale. Ho collegato il tutto al fatto che il dentista avesse utilizzato la matrice e che quindi la gengiva si fosse sensibilizzata. Dopo due settimane il dolore alla masticazione e al passaggio del filo è scomparso, ma ora capita che partano dei dolori ai denti del giudizio, a volte partono da quello inferiore e a volte da quello superiore, a volte da entrambi contemporaneamente. In alcuni casi il dolore mi dura parecchio e devo prendere un antinfiammatorio, che placa il dolore anche per più giorni. Oggi però ho notato che il dolore è passato anche usando semplicemente del colluttorio e passando un cotton fiock imbevuto con dell'acqua ossigenata sulla gengiva. Ora non riesco a capire se il dolore sia effettivamente provocato dai denti del giudizio(mai usciti dalla gengiva)o dal dente otturato,il quale quindi potrebbe essere in pulpite. So che dovrei passare dal mio dentista per un controllo approfondito,ma in questi giorni non sarà in studio e non voglio rivolgermi ad un altro dentista. Volevo pertanto chiedervi un parere in base ai miei sintomi. Se il dente fosse in pulpite come è possibile che ciò sia avvenuto solo dopo la cura del dentista mentre prima non mi dava alcun sintomo? Vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti.
Pubblicato il 01-12-2017
Cara Signora Rosaria, buongiorno. Legga attentamente, per favore, quanto ho scritto nella risposta di ieri 30 Novembre alla Signora Manuela, intitolata "Da qualche tempo accuso una forte sensibilità al caldo e freddo" ed in cui spiego bene come si "saggia e valuta" la Sofferenza Pulpare da iperemia Attiva, Iperemia Passiva (pulpite), Sindrome Radicolare della Polpa e Necrosi endodontica! Questo per non ripetermi tediando tutti :) Per quanto riguarda i dolori che ora sente in diversi denti e zone della bocca, o sono dovuti ad altre patologie in queste zone o potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente). Per la sofferenza pulpare e diagnosticare la eventuale patologia presente basta fare una Visita Clinica e Semeiologica con anche Rx endorali e Prove termiche al Freddo ed al Caldo come ho spiegato nella risposta precedente a cui l'ho rinviata! Bisogna che il Dentista si accerti di non essere andato sottogengiva con la ricostruzione conservativa del dente, cosa abbastanza consueta, purtroppo, nelle estese fratture o carie come sembrerebbe essere stata la Sua, nel qual caso . bisognerebbe prima fare un allungamento della corona clinica con chirurgia parodontale con un semplicissimo interventino di chirurgia Parodontale Gengivale (in presenza di adeguata banda di gengiva aderente) o mucogengivale (in assenza di tale gengiva o se la corona clinica (la parte che emerge dalla gengiva) fosse stata così profonda da coinvolgere la cresta ossea, superandola, magari, anche)! Bisogna poi valutare anche il Parodonto e la Sua Situazione Gnatologica, in particolare presenza o no di precontatti nelle tre disclusioni incisiva, canine e Relazione Centrica)! Questo se volesse risolvere, ovviamente con "Maestria. Le lascio un esempio di denti fratturati e curati e salvati con queste terapie! Cari saluti
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Pubblicato il 01-12-2017
Gentile Sig.ra Rosaria, che il dente non abbia mai dato fastidio non vuol dire non aveva già problemi endodontici. Ora però senza una visita non è possibile dare un consiglio. Può benissimo essere che il problema sia a carico dei denti del giudizio. Cordiali saluti
Pubblicato il 02-12-2017
Non è facile dare risposte così. Puo' darsi che la cura sia stata imperfetta o che abbia trovato una situazione limite, al limite della devitalizzazione. Oppure possono essere (piu' probabile forse) che i denti del giudizio in pulpite diano dolori diffusi. Non è raro che nella diffusione del dolore agli altri denti dovuta ad una pulpite di un dente dello stesso lato, vengano riferiti ad un dente già curato. Una rx può risolvere tutti i dubbi. In ogni caso bisogna ora centrare l'attenzione sugli ottavi rovinati (estrazione! perchè devitalizzarli non riesce mai bene a causa della anatomia bizzarra dei canali). Se il suo dentista, di cui mantiene giustamente la fiducia non sarà reperibile, a fronte di dolori eccessivi per forza dovrà andare da un altro. I farmaci nella pulpite non servono a molto..
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Pubblicato il 04-12-2017
Sig. Rosaria, lei ci fa una domanda che la risposta,non le risolve i problemi, si inventa cure, trattamenti e suppone delle patologie che vantaggi le da tutto questo? Telefoni al suo odontoiatra, anticipi il suo appuntamento, ma non deve cercare di essere lei l'odontoiatra.
Pubblicato il 04-12-2017
Questo che le hanno scritto i colleghi è assolutamente corretto, tanto nelle possibili diagnosi che nel consiglio comunque di recarsi dal suo dentista di fiducia. Un elemento dentario in pulpite (primaria o secondaria ad un trattamento odontoiatrico in cui è stata trattata una lesione cariosa al limite della camera pulpare) può dare un dolore localizzato ma spesso anche diffuso ad altre zone fino all'arcata controlaterale. In questo senso è la diagnosi clinica e radiografica a risolvere ogni dubbio.
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