Mi è stata trovata una carie profonda da trattare
Scritto da Andrea / Pubblicato il
Buongiorno, qualche settimana fa durante un controllo (dopo due anni dall'ultimo, lo so, troppo tempo) mi è stata trovata una carie profonda da trattare. Premetto che sentivo fastidio al dente se sotto stimolo al freddo, ma durante la giornata quasi nulla. Durante il trattamento della carie il dentista mi ha detto che era arrivato alla polpa, e che l'ha toccata ed era leggermente sanguinante. Sul momento mi ha detto che il dente è da devitalizzare. Ha comunque curato la carie (per quasi mezz'ora) e dopo mi ha detto che quando sarebbe passata l'anestesia mi avrebbe fatto di sicuro male, e che casomai avrei potuto prendere alcuni antidolorifici. Mi è stato quindi fatto il preventivo per la devitalizzazione. Devo dire che non vedevo il dentista molto convinto, ma non saprei giudicare al meglio perché non lo conosco. Non appena mi è passata l'anestesia invece, nessun dolore spontaneo. Il dente se stimolato al freddo reagisce con dolore che passa subito, con la cessazione dello stimolo. Il giorno dopo il dente mi fa ancora meno dolore. A questo punto mi reco dal dentista e parlo con un chirurgo il quale mi dice che mi è stato fatto un incappucciamento della polpa, e che non appena avrei iniziato a sentire dolore spontaneo avrei dovuto recarmi da loro per la devitalizzazione. Mi dice che infatti è possibile che si stia riformando una parete di dentina e che quindi se fosse stato possibile salvare il dente sarebbe stato ancora meglio. Sono passati 4 giorni e il dolore al dente sotto stimolo è sempre minore, quasi scomparso. Devo dire che il dentista mi aveva anche detto che probabilmente sarebbe passato il dolore, ma che sarebbe tornato dopo qualche tempo. Cosa dovrei fare? È possibile verificare le condizioni della polpa in qualche modo, magari con i raggi? Posso richiedere un altra visita di controllo? Online si legge di tutto e di più, capisco anche che non dovrei farmi paranoie, ma vorrei preservare il dente vivo se possibile. Non vorrei nemmeno però arrivare a necrosi, ascessi o peggio. Ho 31 anni e per fortuna solo questa carie nella mia vita, tranne un altra provocata dal dente del giudizio poi estratto. Grazie a tutti.
Pubblicato il 07-10-2019
Le hanno fatto e detto e spiegato tutto assolutamente correttamente, sia per quanto riguarda l'incappucciamento pulpare che per quanto riguarda le possibili conseguenze. Un controllo periodico semestrale, con test del freddo mirato all'elemento per valutarne la vitalita' o meno (e quindi prevenire fenomeni necrotici ed ascessuali).
Pubblicato il 07-10-2019
Quindi le hanno praticato un incappucciamento pulpare.. Questa è una ottima pratica che serve per "tentare" di non devitalizzare un dente, preservandone appunto la vitalità, che si può praticare in determinate condizioni cliniche al momento della cura. Il dentista evidentemente ha pensato di provare a fare l'incappucciamento invece di una devitalizzazione immediata. Ora c'è da vedere come va.. Il fatto che i sintomi siano pochi, ed in progressivo miglioramento fa pensare che il tentativo sia riuscito. Se dovesse invece in qualche modo peggiorare nei prossimi tempi ( non si sa se e quando), andrà devitalizzato. Ma andranno fatte visite periodiche, all'inizio più ravvicinate, e poi più diluite per vedere con vari test come procede. La rx potrebbe non dire molto, ma ha ragione lei, meglio farne una prossimamente..
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Pubblicato il 07-10-2019
Caro Signor Andrea, buongiorno. Quando si apre accidentalmente un cornetto pulpare, è corretto, fare, come è stato attuato, un incappucciamento diretto della polpa. Si stimolano così i tubuli dentinali a chiudersi per allontanare la polpa dal fondo della otturazione! Ora, la sensibilità può cessare per due motivi: uno brutto: la necrosi della polpa, l'altro bello, la chiusura dei tubuli dentinali con preservazione della polpa! Come si fa a stabilire quale delle due situazioni si sarò verificata quando non avrà più sensibilità? Semplice con la stimolazione termica: Per valutare se ci sia o no una sofferenza pulpare in atto (iperemia attiva o passiva) si devono fare le prove termiche e le percussioni assiali e trasversali dei denti in causa e si deve saggiarne la mobilità radicolare facendo anche un sondaggio parodontale.Nella iperemia attiva il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare! Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata (Iperemia Passiva), si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante o assolutamente silente. Ancora cari saluti
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Pubblicato il 07-10-2019
Sig. Andrea, lei è in buone mani, dimentichi internet e stia alle indicazioni di questo odontoiatria, che non toglie i denti per mettere impianti..........................
Pubblicato il 14-10-2019
Spiegazione e terapie assolutamente corrette; esegua controlli periodici radiografici e della vitalità e si fidi del suo dentista curante che ha agito in maniera assolutamente corretta!
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