FORTE DOLORE POST-OTTURAZIONE
Cara Sinora Giulia, buongiorno. Ha una carie distale interprossimale del 47! Ovvio che per raggiungerla bisogna rimuovere anche la vecchia ottirazione occlusale. La carie è estesa fino alla cresta ossea e sembra coinvolgere anche il cornetto pulpare distale, da cui il dolore! Evidentemente è mancata una corretta Diagnosi! Se un dente non rispondesse allo stimolo al freddo portato su di esso, il test avrebbe valore solo se fosse stata eseguito anche il test di prova e controllo su altri denti sicuramente vitali per valutare la soglia al dolore. Poi se non rispondesse al freddo e gli altri invece si, sarebbe bene fare anche il test al caldo (ma lo deve valutare il dentista)! Detto e precisato questo, si può considerare il dente in necrosi e si fa una Rx Endorale oltre che sondaggio parodontale, percussione assiale e trasversale ed esame gnatologico, in particolare la valutazione dei precontatti eventuali nelle tre disclusioni canine, incisive e in relazione centrica e si valutano anche le tre curve di compensazione di Spee, di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali e l'over-jet e Over-Bite e i "rumori articolari etc! Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!!
Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!
Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici ed anche con un sondaggio parodontale e relativa visita Parodontale e Gnatologica! Infine ma come prima cosa si sarebbe dovuta praticare un allungamento chirurgico parodontale della corona Clinica proprio per l'estendersi sotto gengiva e fino alla cresta ossea, della lesione cariogena! Se la cavità cariogena fosse sottogengiva, anche di poco, bisogna fare semplicemente un piccolo intervento di allungamento della corona clinica del dente (la parte di dente che emerge dalla gengiva) con una Gengivectomia se in presenza di sufficiente banda di Gengiva Aderente o con un Lembo riposizionato apicalmente ed osteotomia-osteoplastica se in assenza di tale banda o di estensione, come nel suo caso, fino alla cresta ossea!
Le lascio un poster fotografico di mie terapie su denti con fratture estese sotto gengiva o cresta ossea in presenza ed in assenza di banda sufficiente di Gengiva Aderente. E' necessario, in questi casi, per portar fuori tutta la parte distrutta del dente e poterlo così curare e soprattutto far si che l'attacco epiteliale della gengiva avvenga sul dente e non sul materiale da otturazione dove, non potendosi naturalmente attaccare, sarebbe causa di formazione di una tasca parodontale! Questo lo si fa con una chirurgia parodontale che però è ancora in tempo a fare adesso!
Cari saluti
Dentista Lazio, Roma
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Dentista Sicilia, Siracusa
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Lombardia, Monza e Brianza
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Dentista Liguria, Imperia
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