Il dentista mi ha consigliato un restauro con onlay in ceramica
Scritto da Antonella / Pubblicato il
Salve. Nel 2017 ho devitalizzato il molare 16, non mi ha dato mai problemi e lo scorso anno ho perso un pezzo di composito nella parte adiacente al quindici e il pezzetto venuto vi andava minimamente sotto la gengiva. Il mio dentista a Londra, poiché mi era impossibile tornare in Italia con le restrizioni Covid mi ha consigliato un restauro con onlay in ceramica e felice ho accettato. L'onlay provvisoria mi cade dopo due giorni e per rimediare il dentista mette un composto ruvido alla lingua che si attacca ai due denti fino al giorno in cui metto l'onlay finale. Il 22 gennaio termino il trattamento, senza diga e pensavo fosse dovuto al fatto che non fosse possibile agganciarla. Inoltre noto subito che rimane uno spazietto sotto la gengiva e il dentista mi dice che è impossibile ricostruire quella parte. Dal 22 gennaio questo dente mi da fastidio e non mi aveva mai dato fastidio prima. È stato limato diverse volte per correggere i precontatti. Tuttavia rimane un fastidio che non riesco a spiegarmi non quando mastico ma quando serro i denti ho la sensazione che il dente adiacente batta proprio del centro di quello superiore e mi da fastidio. Il dente è stato controllato numerose volte, mi è stata consigliata anche una visita dall'edodontista che mi ha prescritto un Cone Beam CT scan che verrà fatto martedì. L'onlay è abbastanza recente, è stato messo due settimane fa. Dite che sia normale avere questo fastidio? Inoltre che garanzie dovrei avere qualora dovessi ripetere la cura canalare su un onlay messo solo 2 settimane fa? Non so proprio come comportarmi. Grazie in anticipo
Pubblicato il 08-02-2021
Gentile Signora Antonella, buongiorno. Addirittura una Cone Beam per una sospetta patologia endodontica? Basta ed avanza una Rx endorale ( magari due in diverse proiezioni) ed una visita Clinica e Semeiologica corretta per fare diagnosi! Un intarsio in ceramica non dovrebbe avere precontatti proprio perchè è un intarsio realizzato con la tecnologia CAD/CAM. L'espressione CAD/CAM si riferisce all'impiego congiunto e integrato di sistemi software per la progettazione e la
fabbricazione assistite da computer (Computer-Aided-Design, CAD; Computer-Aided-Manufacturing, CAM). L'uso di sistemi integrati di CAD/CAM rende più semplice il trasferimento di informazioni dalla prima alla seconda fase del processo. Alcune
caratteristiche fanno di questa tecnologia l'eccellenza! In ogni caso si fa una prova e un controllo gnatologico nelle tre disclusioni ed in relazione centrica, prima di consegnare definitivamente l'intarsio!
"mi è stata consigliata anche una visita dall'edodontista", scusi ma perchè, il Dentista che fa la conservativa restaurativa ( che siano otturazioni o intarsi o protesi) non è in grado di valutare se ci siano patologie pulpari? Non è possibile, almeno che non sia capitata in una clinica low-cost! La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva *** (legga sotto , in fondo, attentamente agli asterischi)grazie , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare! Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte!*** Il confine tra iperemia attiva e passiva non è a volte così ben distinto e distinguibile e si può diagnosticare una iperemia attiva mentre invece la polpa si trova in un momento di passaggio tra la attiva e la passiva ed ecco che si può allora fare una otturazione come è stata fatta ed avere poi il dolore per l'esplosione immediata o a distanza di tempo della iperemia passiva e quindi della pulpite che porta alla terapia endodontica del dente! Chiaro?
Cari saluti
fabbricazione assistite da computer (Computer-Aided-Design, CAD; Computer-Aided-Manufacturing, CAM). L'uso di sistemi integrati di CAD/CAM rende più semplice il trasferimento di informazioni dalla prima alla seconda fase del processo. Alcune
caratteristiche fanno di questa tecnologia l'eccellenza! In ogni caso si fa una prova e un controllo gnatologico nelle tre disclusioni ed in relazione centrica, prima di consegnare definitivamente l'intarsio!
"mi è stata consigliata anche una visita dall'edodontista", scusi ma perchè, il Dentista che fa la conservativa restaurativa ( che siano otturazioni o intarsi o protesi) non è in grado di valutare se ci siano patologie pulpari? Non è possibile, almeno che non sia capitata in una clinica low-cost! La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva *** (legga sotto , in fondo, attentamente agli asterischi)grazie , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare! Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte!*** Il confine tra iperemia attiva e passiva non è a volte così ben distinto e distinguibile e si può diagnosticare una iperemia attiva mentre invece la polpa si trova in un momento di passaggio tra la attiva e la passiva ed ecco che si può allora fare una otturazione come è stata fatta ed avere poi il dolore per l'esplosione immediata o a distanza di tempo della iperemia passiva e quindi della pulpite che porta alla terapia endodontica del dente! Chiaro?
Cari saluti
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Pubblicato il 12-02-2021
Gentilissima utente, i dentisti anglosassoni, sono particolari e molto costosi, spesso non vedono le soluzioni semplici: forse una semplice corona le avrebbe risolto il problema ricostruendo anche la zona dove non è possibile intervenire, ma distanza non lo possiamo affermare.
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