Semplice otturazione o intarsio?
Scritto da giuseppe / Pubblicato il
Buongiorno, ho una carie al molare in alto e il dentista mi ha proposto di fare o un'otturazione (127 euro) o un intarsio in ceramica (127 euro + 557 euro). Considerata la grande differenza, vi chiedo se ne vale la pena. Grazie
Pubblicato il 14-12-2009
Caro signor Giuseppe...non diamo risposte sui costi...la scelta tra l'altro non deve essere economica ma medica...ossia deve avvenire su basi cliniche odontoiatriche che solo il suo dentista conosce...e che le dovrebbe avere detto e quindi consigliato...in linea di massima, se lei è un corretto esecutore del mantenimento della sua igiene orale e non soffre di malattie particolari dell'apparato stomatognatico, come la "Policarie"... è più consigliabile l'intarsio in ceramica perchè più nobile sotto tutti i punti di vista (nobile nel senso di eccellenza dei risultati)...Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Riabilitazioni Orali Complete in Casi Clinici Complessi
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Pubblicato il 14-12-2009
La scelta del trattamento la fa il medico in base alla profondità e all'estensione della cavità cariosa, il tipo di occlusione ecc.. Non spetta al paziente scegliere la terapia. E' ovvio che la componente economica nel suo caso gioca un ruolo non indifferente, ma la scelta la fa il medico, poi se economicamente non si sente di affrontare la spesa questo è un altro capitolo. cordiali saluti. Dr. Cristian Romano (PALERMO)
Pubblicato il 14-12-2009
Gentile Giuseppe, come già dettoLe dal Collega Petti al quale mi associo, non è nostro costume occuparci di questioni economiche; certamente la scelta investe un problema estetico, non so se nel caso di specie è così ma a volte capita che un sesto (primo molare) abbia una tale vibilità da porre seriamente la questione. Credo in conclusione che pur propendendo personalmente per l'intarsio, debba Lei capire fino a che punto è importante l'estetica del Suo sorriso , e se questo elemento è così visibile da giustificare la spesa. Cordialità Gustavo De Felice sapri (sa)
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Pubblicato il 14-12-2009
TECNICA INDIRETTA Caro signor Giuseppe la sua perplessità potrà essere forse fugata da una precisa spiegazione dei vantaggi derivanti da un'intarsio con una procedura di ricostruzione indiretta. Essa trova effettiva applicazione in un numero di casi decisamente inferiore rispetto a quelli in cui l'indicazione clinica la darebbe come prima scelta. Il motivo è da ricercare essenzialmente nella indisponibilità che spesso i pazienti mostrano nei confronti delle terapie protesiche. Infatti si tende a pensare che esse siano oltremodo costose, sottovalutando che i requisiti richiesti dal restauro che ci si appresta ad eseguire non sono quelli che possano garantire un periodo adeguatamente lungo di tranquillità,e in ultimo saranno causa di fastidiosi, ripetuti rifacimenti che obbligheranno a sedute dal dentista a volte più onerose e certamente sottraendo tempo alla propria attività. Le indicazioni ad una terapia restaurativa mediante intarsio che a seconda della modalità di ricopertura delle cuspidi dentali viene definito inlay, onlay, overlay sono essenzialmente da ricercare nella anatomia stessa dei denti, così come un ingegnere stabilirà quale tipo di intervento di consolidamento si rende necessario in un edificio danneggiato, così l'odontoiatra valuterà l'entità del danno coronale di un dente, per orientarsi sul più affidabile modo di restaurarlo. La struttura delle cuspidi di un premolare ad esempio è sottoposta a forze deflettenti durante gli atti masticatori, tali forze sono naturalmente variabili, da un individuo all'altro, nella loro intensità per cui una donna esile di60 anni non avrà lo stesso rischio di frattura di un 40 enne robusto. Ancora è importante lo spessore residuo di dentina disponibile a sostenere lo smalto coronale,dalla differenza di modulo elastico di tali tessuti infatti si creano movimenti deflettenti che possono innescare dei crack prima e delle fratture poi. L'effetto che sulla resistenza ha la perdita di una parete è inoltre inferiore a quello che si ha con la mancanza di due o tre pareti. Diviene così per la stabilità del restauro, necessario provvedere a circondare in modo gradualmente sempre più avvolgente l'elemento che ha dapprima,perso una grossa porzione centro occlusale, piuttosto che centro anteriore e/o posteriore, piuttosto che centro laterale linguale e/o buccale. Quindi si procederà alla toilette della cavità cariosa e si passerà poi alla ricostruzione della integrità della corona, block out, a questo punto si procederà a preparare la corona dentale con le opportune frese diamantate per ridurre le parti che non offrono buona resistenza, poi si procederà ad eseguire un disegno che consenta di ottenere con il materiale da restauro scelto, un effetto cerchiaggio delle cuspidi. Così si garantira una vita molto più lunga del suo restauro. Cordialmente Orazio Ischia
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Pubblicato il 14-12-2009
E' una scelta del clinico dedurre come procedere. E certo che se gli ha proposto l'alternativa, necessita di valutazione obiettiva che non abbiamo. Non è una questione di prezzo, ma di conservativa e di durata del manufatto. Distinti saluti. Dott. Angelo R. Izzi
Pubblicato il 14-12-2009
Buongiorno, il medico deve consigliare la scelta in base ad alcuni parametri. L'estensione e la profondita' del restauro per esempio, o l'estetica. Per i costi, questi variano da professionista a professionista anche in merito all'ubicazione dello studio mentre a parita' di materiali usati e' solo l'esperienza dell'operatore che detta le differenze. Distinti saluti. dr Luca Bolzoni-MILANO
Pubblicato il 14-12-2009
Esistono indicazioni specifiche per intarsi e restauri diretti (comunemente detti otturazioni. Se c'è grossa perdita di sostanza, tipo la perdita di una cuspide, è indicato il restauro indiretto, cioè l'intarsio, mentre se la lesione non è troppo estesa è preferibile l'otturazione, sia per motivi di risparmio biologico e anche economico. Assolutamente da consigliare un restauro indiretto a copertura occlusale se il dente è stato trattato endodonticamente.Il risultato estetico dovrebbe essere soddisfacente in entrambi i trattamenti, come la durata, stante le più recenti acquisizioni sulla durata dei restauri apparsi in letteratura. Esiste anche una alternativa più economica all'intarsio in ceramica: l'intarsio in composito...potrebbe essere una corretta via di mezzo. Il range di prezzo di un intarsio in ceramica espresso dal tariffario nazionale ANDI 2009 varia da 300 a 700 euro, a seconda dell estensione. Sperando di averle dato esaustive spiegazioni Cordialmente, Dr Andrea Fabianelli
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Pubblicato il 15-12-2009
Sig. Giuseppe, il giusto consiglio lo può dare chi conosce clinicamente le condizioni del suo dente, nel suo caso l'unico è il suo odontoiatra.
Pubblicato il 15-12-2009
Scegliere se è indicato clinicamente un restauro conservativo o un intarsio è responsabilità del dentista, non del paziente (a meno che il paziente non sia a sua volta un dentista, nel qual caso potrebbe essere utile un consulto fra le due persone coinvolte nella decisione clinica.) I costi da lei prospettati sono assolutamente nella media statistica. Personalmente, non eseguo intarsi in ceramica ma prediligo, se fosse necessario, un restauro di quel tipo, l'intarsio in composito.
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Pubblicato il 15-02-2010
I presupposti sono l'utilizzo della diga di gomma e del microscopio operatorio. Se ci sono questi presupposti anche un buon restauro diretto può essere un ottima scelta; altrimenti, se non ci sono, l'intarsio è di difficile eseguzione e dalla precisione sempre molto relativa tale per cui chi non utilizza diga e microscopio difficilmente potrà garantire. In ogni caso l'intarsio in ceramica non è mai superiore all'intarsio in composito per precisione e garanzie di mantenimento della medesima nel tempo. Dott. Signorini M.
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