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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 13

Quando è necessario devitalizzare un dente?

Scritto da Ivo / Pubblicato il
Volevo saper se a causa di una otturazione profonda, dalle radiografie risulta che un cornetto è stato "tagliato" è necessario devitalizzare il dente anche se questo non provoca alcun fastidio, in quanto avviene il deterioramento della polpa del dente. In attesa di una vostra cordiale risposta vi porgo i miei saluti.
Il cornetto puo' essersi ritirato spontaneamente, come autodifesa. Se e' asintomatico direi di lasciar stare. Devitalizzare non sempre puo' risolvere i problemi. Meglio un dente vitale.

Scritto da Dott. Massimo Del Bene
Pesaro (PU)

Finchè non c'è sofferenza pulpare. Se veramente un cornetto è stato tagliato (cosa difficile da accertare con una radiografia, visto che è bidimensionale), le possibilità sono molteplici: 1) la polpa provvede al suo stesso "incappucciamento", apponendo nuova dentina in corrispondenza del danno. 2) non vi è alcun sintomo, ma la polpa lentamente va in necrosi (ci vogliono giorni, settimane, oppure mesi). In questo caso potrebbe esserci sensibilità caldo-freddo, oppure nessun sintomo. 3) l'irritazione della polpa provoca dolore crescente e insopportabile; in questo caso si rende necessario svuotare la camera pulpare e trattare tutti i canali radicolari con le tecniche che conosciamo, e a volte, può essere utile una concomitante terapia antibiotica.
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Scritto da Dott. Alberto Ricciardi
Trebisacce (CS)
Torino (TO)

Vista l'impossibilità di fare una diagnosi corretta solo con l'rx e considerato che il dente non le dà sintomi (ma ha fatto test di vitalità?) credo che la devitalizzazione del dente non sia necessaria.

Scritto da Dott. Bruno Cirotti
Roma (RM)

L'indicazione principali per la devitalizzazione sono la necrosi del dente (vitalità negativa) o pulpite (infiammazione irreversibile della polpa). Comunque non abbia timore a rivolgere queste domande al suo dentista. cordiali saluti

Scritto da Dott. Maurizio Ciatti
Varese (VA)

Caro Signor Ivo... il non avere sintomi, di regola è segno di situazione tranquilla, ma può essere anche il contrario: un dente andato in necrosi pulpari, (e questo può avvenire anche in modo silente asintomatico), non da sintomi ... quindi la casa più importante è stabilire se il dente è vivo e vitale o vivo e non vitale (= in necrosi= cosiddetto "morto"). Per fare questo è necessaria una visita dal dentista, le spiego:......:......Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................le spiego qualcosa sul dolore....:.....il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante.......... completo la spiegazione sull'azione di eventuali microbi che fossero presenti nella polpa......:................:...............Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!....................................Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Ma lei ha sintomi? Forse si, visto che parla di rx che ha evidenziato il cornetto pulpare tagliato. Se dopo un otturazione che si spinge così tanto c'è dolore allora prima o poi potrebbe verificarsi la necessità di intervenire con un'endodonzia, ma il consiglio è di attendere che questa cosa la decida il suo dentista. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Concordo con i Colleghi che mi hanno preceduto con le loro risposte, tutte perfettamente corrette! Difficile diagnosticare una pulpite o una degenerazione pulpare con la sola radiografia, tranne quando non compare nella Rx un segno di sofferenza periapicale. Il cornetto pulpare può essersi ridotto per "autodifesa", producendo dentina secondaria. Per la diagnosi di pulpite irreversibile o di necrosi pulpare è necessario anche il test di vitalità pulpare, facile da eseguirsi in studio odontoiatrico con stimoli termici al caldo e al freddo. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

"Anche se questo non provoca alcun fastidio": il dente è in necrosi oppure ha formato dentina di reazione che lo ha "salvato" dalla necrosi... servirebbe un test di vitalità pulpare! Cordialmente

Scritto da Dott. Gabriele Stirpe
Priverno (LT)

Gentile paziente, è frequente che i cornetti della camera pulpare appaiano radiograficamente diversi a seguito di otturazioni e/o di carie profonde e che interessano le zone dei cornetti. Se il dente è asintomatico e risponde ai test di vitalità perchè andarlo a sacrificare con una terapia canalare? Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Sig. Ivo, il trattamento canalare è indicato in mancanza di vitalità pulpare.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Non vedo la necessità di devitalizzare un dente asintomatico, a meno che il dente non sia più vitale, oppure se dalla lastra dovessero in futuro apparire lesioni periapicali. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Simone Miccio
Cusano Milanino (MI)

Ritengo l'rx un indagine incompleta per fare una diagnosi precisa, spesso si presentano artefatti che sono un limite dell'rx, poiché essa non da un immagine tridimensionale del dente e dell'otturazione spesso un otturazione estesa dei colletti o vestibolare da un immagine di un dente "pieno" di otturazione e può indurre all'errore se lei non ha sintomi, ed il dente da reazioni al test di vitalità non suggerisco la devitalizzazione.

Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)

Gentile signore la sola rx non è in grado di determinare con certezza quanto da lei richiesto quello che si potrà evidenziare è una vicinanza del materiale da otturazione alla polpa dentaria, naturalmente il clinico che ha effettuato la terapia saprà sicuramente se è stata o no esposta la polpa. Per quanto riguarda la domanda sulla tempistica di una eventuale necrosi pulpare in conseguenza di un'esposizione pulpare beh credo che nessuno sia in grado di poterle rispondere; se quindi il dente al momento è asintomatico lo tenga comunque sotto controllo effettuando dei test di vitalità pulpare e un controllo radiografico biennale che vada ad intercettare non solo processi patologici periradicolari ma anche eventuali processi di reazione dell'organo pulpare, cordialità.
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Scritto da Dott. Francesco Sforza
Carovigno (BR)