Avete conoscenza di questo metodo di cui non avevo mai sentito parlare?
Scritto da amelia / Pubblicato il
Spett.li Dentisti Italia, chiedo se potete aiutarmi con un parere su un intervento che mi è stato consigliato da un nuovo dentista che mi ha visitato pochi giorni fa. Premetto che da un pò di mesi avevo notato che 2 premolari superiori dx e l'ultimo molare inferiore sx non erano più stabili dopo alcune infiammazioni gengivali che dopo alcuni giorni scomparivano, ricorrenti nell'ultimo anno, inoltre sull'ultimo molare inferiore sx premeva e mi dava fastidio il corrispondente dente superiore che era stato incapsulato da circa un'anno. Il dentista che aveva effettuato il lavoro aveva, dopo che glie lo avevo fatto notare, più volte molato la capsula già cementata fino a dirmi che di più non poteva o l'avrebbe bucata, che sopportassi il fastidio e dopo un pò mi sarei abituata. Visto che le cose peggioravano mi sono recata da un altro dentista che dopo alcune lastre fatte con un apparecchio tipo panoramica tridimensionale, mi ha fatto vedere come l'osso attorno ai denti si fosse retratto fino a fare una specie di tasca vuota attorno e sotto ai denti in questione e si è molto assottigliato da non reggere un impianto. Mi ha consigliato di cercare di salvare questi denti devitalizzandoli e provare un metodo che consiste nel bucare sul fondo la radice svuotata per immettere attraverso questa apertura una sostanza che con il tempo e fortuna dovrebbe amalgamarsi all'osso sottostante e rendere di nuovo abbastanza stabili i denti. Chiedo: avete conoscenza di questo metodo di cui non avevo mai sentito parlare? e se si sapete se ci sono probabilità che funzioni? conoscete altri sistemi migliori di questo sempre conservando i denti? il giorno 15 Maggio dovrei iniziare le cure, se potete rispondermi prima mi fate un grosso favore. Vi ringrazio anticipatamente Amelia
Pubblicato il 10-05-2012
Cara Signora Amelia, cara Signora Amelia, lei si è sicuramente spiegata molto male, ma non è colpa sua ma solo del Dentista che evidentemente non è stato capace di darle le giuste spiegazioni e motivazioni che prevede ogni consenso informato! Grave mancanza perchè il colloquio col paziente è forse la parte più importante di un approccio terapeutico. In ogni caso mi sembra di aver capito che lei abbia patologie endodontiche con osteolisi periapicali (granulomi) per necrosi pulpare ed endoparodontiti con tasche parodontali infraossee che le hanno distrutto l'osso intorno ai denti. Allora, i denti in necrosi vanno devitalizzati o se già trattati vanno revisionati endodonticamente ossia va rifatta ola terapia canalare. Se non si potesse fare per presenza di corone che no9n si volessero forare, si raggiunge l'apice con una retrograda! Poi si deve curare la Parodontite ma per fare questo bisogna prima diagnosticarla . La Parodontite è una patologia seria e assolutamente non si può procedere all'implantologia se prima non è curata a dovere e occorrono almeno due anni per la rigenerazione totale dell'osso. Non solo ma poi bisogna valutare se la qualità dell'osso è talmente tornata buona da poter "ricevere gli impianti!con tutto il rispetto le chiedo è stata fatta una visita Parodontale , una preparazione parodontale completa ed una nuova visita di rivalutazione parodontale? perchè se non è stato fatto questo, mi dispiace dirlo ma è una Parodontologia "inventata",non programmata a seguito di una certa diagnosi anche sul tipo di Parodontite e soprattutto sulla reale profondità delle tasche parodontali.il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione, con il curettage e scaling fatto nella preparazione iniziale! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali.Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell’Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un’ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell’apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Quindi la Visita Parodontale si svolge in tre tempi: La Prima Visita Parodontale, La Preparazione Iniziale Parodontale, La Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale e Totale Odontoiatrica (Per un totale 5/9 ore in tre sedute). Entrambe le Visite sono seguite da un accurato "colloquio" col Paziente. Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa),quindi è importante che lei la legga. Legga anche"Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e poi "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 10-05-2012
Detta esattamente come la dice lei, no, non ho mai sentito. Sarebbe meraviglioso perchè facilissimo e semplicissimo: si svuota una radice (si devitalizza il dente) e si immette una sostanza che cementa e stabilizza il dente all'osso. A meno che lei abbia capito male, se le cose stanno così è una tecnica che sembra facile e meravigliosa, e io vorrei saperne di più.. Forse invece si riferisce che la sola stessa devitalizzazione di un dente tende a diminuire le possibilità di infezione in caso di malattia parodontale con tasche etc. Questi si fa da tempo correttamente anche se è dibattuto..
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Pubblicato il 10-05-2012
Non lo so. Molti anni fa (30 almeno) vi era una tecnica implantologica che prevedeva lo sfondamento degli apici radicolari per infiggere in esse un perno di non mi ricordo che materiale. tale tecnica (che non so se sia quella effettivanente in discussione) è stata abbandonata da tempo in quanto superata da altre più attuali. Dipende da lei, ma per quanto mi riguarda preferirei tecniche ampiamente sperimentate di rigenerazione dei tessuti, se queste sono ancora possibili, e protocolli unanimamente accettati a livello mondiale per quanto concerne la protesi. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 10-05-2012
Gentile Sig.ra Amelia, non ho mai sentito parlare di questa tecnica. Chiederei maggiori spiegazioni. Cordiali saluti
Pubblicato il 10-05-2012
Probabilmente ha capito male la tecnica: questa sostanza, penso l'Amelogenina" si inserisce tra la radice e l'osso, nella tasca venutasi a creare, dopo aver pulito bene la lesione. Il fatto che i denti vadano devitalizzati forse dipende dall'estensione della lesione all'apice delle radici, fino a coinvolgere il forame apicale. Se è così, questa tecnica è validissima, a patto che la lesione abbia una forma stretta e profonda e che l'operatore sia adeguatamente esperto. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 11-05-2012
Alla fantasia umana non c'è limite..
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