Pensate che questa infiltrazione possa causare questi fastidi?
Scritto da katia / Pubblicato il
Buongiorno, negli ultimi 3 mesi ho fatto alcune cure presso il mio dentista tra cui una cura canalare al 7° molare sup. (che si trova accanto al sesto di cui alla capsula infiltrata). Poi a seguito della persistenza di alcuni dolori apparentemente non motivati da carie visibili (premetto che ho alcuni molari incapsulati e molti denti otturati o devitalizzati) il dentista mi ha fatto fare una pulizia approfondita (detartrasi). I dolori generalizzati nei giorni seguenti alla pulizia sono aumentati forse per effetto della sensibilizzazione. Alcuni giorni dopo è poi saltata un'otturazione al 6° inferiore ed il dentista ha eseguito la dev e la ricostruzione in quanto la carie era profonda e sottogengiva. Ora, a distanza di due settimane dalla chiusura di quest'ultimo dente, continuo ad avere dolore non forte ma fastidioche si muove sia nell'arcata destra che sinistra. Per questo motivo ho chiesto al dentista di fare una radiografia di controllo al 7°sup devitalizzato di recente, ma è emerso che mentre quest'ultimo sembra ok, c'è appunto un 'infiltrazione alla capsula adiacente. Pensa che questa infiltrazione possa causare questi fastidi? Temo anche per altre capsule che ho da diversi anni (5). L''infiltrazione della capsule è evincibile solo dalla radiografia? Pensa che se una corona cementata definitivamente e che dovrebbe, per definizione, essere precisa abbia sviluppato una carie al di sotto di essa, dipenda da un lavoro mal fatto? Preciso che il dentista che mi ha fatto le capsule non è quello che mi sta curando ora. grazie per l'attenzione
Pubblicato il 05-05-2014
Cara Signora Katia, buongiorno. La formazione di una carie sotto la corona è diagnosticabile clinicamente con uno specillo, per esempio, con cui si saggia tutta la circonferenza del margine di chiusura della corona stessa. Poi, una Rx endorale può aiutare nella diagnosi se la carie fosse grande e si estendesse sulla radice! Ma la diagnosi è clinica, ricordi! Ha 39 anni, è giovane, ma ha una età in cui la Parodontite "colpisce molto", per cui è indispensabile fare anche una visita Parodontale. Ora mi devo ripetere ma a quanto sembra è necessario, quindi abbia pazienza chi avesse già letto mie risposte simili! Ma devo rispondere!!! :) Perchè sono descritti sintomi che possono riconoscersi in Sinalgie ossia dolori a partenza da altre zone della metà omolaterale della bocca o del massiccio facciale e quindi di altri organi, dolori che si chiamano appunto Sinalgie , ossia una serie di Sintomi che sembra che ora partano da un punto ora da un altri e così via. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Quindi, ripeto per l'ennesima volta, deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltrea valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Deve sapere allora che La gengiva sana ha un aspetto roseo a buccia d'arancio dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo, dall'interno all'esterno dello spessore della gengiva aderente. Quando si ha una infiammazione di questi tessuti, questa compenetrazione viene meno per la distruzione delle fibre connettivali e l'aspetto a "buccia d'arancia per l'alternarsi delle concavità epiteliali e delle convessità connettivali, vengono meno e si ha un aspetto lucido che indica patologia gengivale. (Le allego un Poster di quanto detto). La distruzione delle fibre connettivali, spiegata, apre la porta al distacco della Gengiva dal Dente, alla formazione della Tasca Parodontale per l'ingresso di batteri e alla formazione di difetto ossei parodontali per l'interazione dei batteri che da aerobi gram positivi, prima e da aerobi facoltativi poi, diventano infine anaerobi gram negativi che interagiscono col suo sistema immunitario in particolare delle cellule T e avviano la distruzione del ligamento parodontale, dell'osso, della gengiva connettivale ed epiteliale e del cemento radicolare che si necrotizza: è iniziata la Parodontite! Come vede è importante la funzione del sistema immunitario.E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo ed in questo caso esperto anche in Gnatologia, dato che l'eventuale patologia può anche doversi ricercare nella Gnatologia dell'apparato stomatognatico con palpazione delle ATM per saggiarne e valutarne i rumori e i movimenti dei condili e palpazione dei muscoli Masseteri e Pterigoidei che sono i primi ad andare in contrattura, specialmente gli Pterigoidei, in caso di Patologia della ATM e valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monsen.Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Cari saluti e si "rilassi", non si studi troppo, si risolve tutto, in mani "buone"!
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Pubblicato il 05-05-2014
Lei ci ha illustrato diversi dettagli, ma farle una diagnosi precisa, senza visitarla né vedere radiografie è piuttosto difficile. Il fatto che al di sotto della capsula in questione sia presente una infiltrazione e quindi una carie, non è così probabile, soprattutto se la capsula non è di recentissima realizzazione: con il passare del tempo l'osso alveolare tende a calare, viene seguito in questo processo di abbassamento dalla gengiva, quindi si incomincia a scoprire piano piano la superficie dentale e questa diviene soggetta ad infiltrazioni cariose. Quindi è relativamente normale e non sempre causa del dentista che ha realizzato, a suo tempo, queste capsule, in quanto si presuppone che inizialmente la capsula sigillasse perfettamente, poi, appunto con il passare del tempo, in seguito al rimodellamento - rimaneggiamento del tessuto osseo e quindi dei tessuti di supporto parodontale, il sigillo viene progressivamente perduto. Sicuramente se il dente incapsulato è vitale, l'infiltrazione cariosa può causare non pochi problemi e fastidi. La diagnosi, relativa a questo tipo di problemi, è sia clinica (specillo attorno alla corona e sonda parodontale, per valutare eventuali problematiche parodontali) sia radiografica (rx endorale). Quindi, sulla carta, tutto quello che ha scritto e che le ha riferito il collega potrebbe essere giustissimo e la diagnosi indovinata. Ma, le ripeto, non avendo nessun riscontro clinico né radiografico, questa mia risposta può essere solo un aiuto indicativo
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Pubblicato il 05-05-2014
Sig. Katia, personalmente ho visto corone con chiusure incongrue presenti da 40 anni senza infiltrazioni di carie e chiusure a regola d'arte con infiltrazioni che hanno distrutto il dente, per cui deduco che l'igiene orale sia il fattore principale. Le consiglio di controllare se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici e di metterlo in contatto con il suo precedente odontoiatra che trasferirà la sua storia clinica.
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