Il cibo che rimane incastrato potrebbe causare dei danni alla gengiva e ai denti?
Scritto da Anna / Pubblicato il
Buon Giorno a tutti.
Ho terminato un impianto dentale gli scorsi giorni.
Il problema che riscontro è il seguente: tra la corona (inserita nel molare 36) e i denti adiacenti è presente un solo piccolissimo punto di contatto, in alto.
A parte quel piccolissimo punto nel resto della superficie non è presente alcun contatto. Ho difficoltà a pulire lo spazio dove si incastra una gran quantità di cibo. Se passo il filo interdentale noto che non incontra alcuna resistenza così sto utilizzando lo scovolino: ma ho comunque difficoltà a togliere i pezzetti di cibo che si adagiano all'interno..
La corona mi è stata inserita martedi 26, il dentista ha impiegato circa un'ora spiegandomi che stava ischemizzando la gengiva per far accomodare la corona: con la corona inserita, ma non cementata, ho dovuto stringere tra i denti un piccolo rullo di cotone; Inizialmente il dolore era notevole, fino ad arrivare ad una sensazione di indolenzimento della gengiva che avverto tuttora, dopo quasi 2 giorni; nel lato dove poggia la corona la gengiva è diventata bianca e ho una sensazione di pesantezza che è fastidiosa come se la gengiva si fosse gonfiata, anche se così non è.
Avevo notato, mentre il dente era ancora sull'impronta, degli spazi notevoli e ho comunicato, prima che mi venisse cementata, la perplessità al dentista (prospettando anche il problema - che poi si è verificato- del cibo tra i denti), ma mi è stato detto che solamente provando la corona si poteva capire se i miei dubbi fossero fondati e che comunque la gengiva in alcuni casi cresce e di conseguenza potrebbe riempire gli spazi presenti.
Riguardo il cibo mi è stato detto che se anche si dovesse depositare tra gli spazi non è un'anomalia in quanto è buona norma seguire un'accurata pulizia dopo ogni pasto.
Concordo anche io.
Ma se per causa di forza maggiore mi trovo impossibilitata ad utilizzare lo scovolino per alcune ore? Il cibo che rimane incastrato potrebbe causare dei danni alla gengiva e ai denti adiacenti?
Non so come mi devo comportare.
E' normale tutto ciò?
Ho paura per la gengiva e per i denti adiacenti.
Vi allego una foto, purtroppo - vista la posizione - non venuta benissimo, dove indico la situazione di una sola parte della corona che comunque risulta, molto, molto, simile nella parte non visibile nell'immagine.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e la disponibilità . Anna
Pubblicato il 28-01-2016
Cara Signora Anna, buongiorno. Che dire senza visitarla! Il punto di contatto si chiama "punto" perché è un "punto" non una superficie, quindi deve essere così come è stato fatto. Per sapere se il punto è fatto bene, basta usare un filo interdentale in questo caso dall'alto in basso , tra i due denti, e sentire una leggera resistenza ed un rumore di scatto nel momento in cui supera il punto di contatto. Se passasse invece liberamente senza alcuna resistenza e "scatto", significherebbe che il punto non è stato realizzato o potrebbe essere insufficiente il contatto, ossia non sarebbe un punto di contatto. In questo caso il bolo alimentare danneggerebbe col tempo la papilla interdentale che, essendo parte della Gengiva Libera, è molto delicata ed inizierebbero patologie parodontali sul dente naturale e perimplantari sul'impianto! Il fatto che la corona ischemizzi la Gengiva non è "buona cosa", vuol dire che "va sotto di essa", cosa che non dovrebbe essere. Non è salutare per il Parodonto o meglio, trattandosi di un impianto e non esistendo più il parodonto, parliamo più correttamente di gengiva ed osso! Ovviamente parlo così, in linea generale perché non conosco la sua situazione Clinica mentre il suo Dentista la conosce e avrà indubbiamente agito per il Suo bene :). Spero sia chiaro il discorso su punto di contatto e ischemia gengivale! Il cibo non deve "rimanere incastrato" come riferisce Lei! Evidentemente, forse manca armonia di forme tra corona protesica e Gengiva! Sarà stata fatta indubbiamente, insieme allo studio preimplantologico, una valutazione Parodontale con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Questo per escludere la presenza di tasche parodontali ed una Parodontite in atto che costituirebbe, se non curata, una controindicazione per l'implantologia, a mio avviso! Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà. E' normalissima routine Odontoiatrica ma di Odontoiatria "Seria e Colta", come deve essere! Voglio precisare quanto segue: Le sembrerà "banale" ma il Suo Dentista solo ha ben presente la sua situazione Clinica ma essendosi rivolta a noi e quindi anche a me, devo Professionalmente risponderle perché nel momento in cui chiede ed io rispondo, è come se "diventasse una mia paziente" , per così' dire ed ho l'Obbligo Deontologico e Professionale di Rispondere al Meglio! Quindi , assolutamente niente da dire sull'operato del suo Dentista, non mi permetterei mai e non avrei neanche elementi per dire cose diverse. Ma tant'è! In conclusione, Fiducia e Stima nel suo Dentista sono fondamentali! Spero di essere stato Chiaro. Cari saluti
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Pubblicato il 28-01-2016
Sig. Anna, molti studi vantano l'implantologia dicendo sarà come i suoi denti, ma la realtà è un altra infatti lei non è la prima a raccontare le complicanze implantari. Ora deve imparare a convivere con le problematiche, perché il suo odontoiatra potrà anche apporre miglioramenti ma non può far miracoli, porti con se lo scovolino alla prossima visita e si faccia spiegare le corrette norme d'igiene domiciliare adatte al suo caso per rallentare il più possibile l'eventuale instaurarsi della malattia parodontale.
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Pubblicato il 28-01-2016
Gentile Signora, il cibo non deve assolutamente ristagnare nello spazio interdentale poiché oltre al fastidio a lungo andare si potrebbero avere dei danni parodontali. Se la corona è stata cementata provvisoriamente è possibile rimuoverla facilmente e correggere la zona del contatto interdentale e risolvere il problema del'eccessivo accumulo. Cordialmente
Pubblicato il 28-01-2016
Bisognerebbe vedere una rx endorale per vedere se l'impianto ha rispettato l'ampiezza biologica del tessuto circostante l'impianto, per il momento deve ovviare con l'istruzione del collega ad pulire correttamente
Pubblicato il 28-01-2016
Gentile signora, l'unica cosa che mi sento di suggerirle è interpellare il professionista manifestando le sue perplessità. In linea di massima non è strano che la protesi provvisoria montata su un'impianto sul quale si fa carico immediato possa manifestare delle insufficienze, diverso è il caso quando la protesi è quella cosiddetta "definitiva" che dovrebbe non presentare siti questi problemi in particolare la mancanza del punto di contatto. Per quanto riguarda la mancanza della pilla gengivale (il triangolo di gengiva tra i denti) questa potrebbe essere conseguenza di diversi motivi che sarebbe molto lungo spiegarle in questa sede. Cordialmente
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Pubblicato il 28-01-2016
Il suo racconto come quello purtroppo di mille altri pazienti dimostra come la artistica scienza implantare non sia alla portata di tutti i dentisti ma solo di una piccola minoranza di professionisti specializzati realmente preparati in una branca molto complessa per la quale bisogna necessariamente abbinare le conoscenze e le abilità inerenti la parodontologia a quelle chirurgiche impiantari ..
Pubblicato il 28-01-2016
Sig Anna, credo che il problema sia di facile risoluzione, aspetti ancora un paio di giorni e poi si rivolga dal suo dentista,saprà risolvere in breve tempo il caso valutando se fare meglio il punto di contatto o se ci sia una ragione tecnica/funzionale da dover lasciare le cose come sono
Pubblicato il 28-01-2016
Gentile Sig. Anna, il punto di contatto è sempre unico e non è una superficie. Ora il vero problema è sapere se c'è. Ovviamente il ristagno di cibo non fa benissimo. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-01-2016
E' possibile che sia da ri - definire, per il laboratorio, il punto di contatto così come invece sia stato previsto che lì deve stare e con quelle dimensioni (la crescita della papilla interprossimale è correlata alla distanza fra punto di contatto stesso e picco osseo: se inferiore ai 5 mm si riforma, se superiore se ne forma meno). Quindi, per poterle dare una risposta esauriente, dovrei visitarla ed eseguire una radiografia endorale. Il mio consiglio, come quello di altri colleghi, è tornare dal Dentista che la sta seguendo e valutare insieme a lui la situazione clinica. Nel frattempo, mantenga un ottimo standard di igiene orale con lo scovolino in quella zona.
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Pubblicato il 29-01-2016
...signora Anna se il filo passa troppo facilmente,,come dice,,,significa che c'é uno spazio, può far aumentare il punto di contatto,,,cordiali saluti
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