Secondo voi è possibile incapsulare la corona senza devitalizzare il dente?
Scritto da Andrea / Pubblicato il
Gentili odontoiatri,
esattamente un anno fa ho curato una grossa carie vestibolare vicino al colletto del settimo molare inferiore SX, essendo una carie molto estesa è stato necessario un incappucciamento indiretto della parte vestibolare. Quel dente fu comunque curato altre volte precedentemente e ad oggi risulta ricostruito per più del 70% con composito. Alla masticazione il dente è molto debole. Secondo voi è possibile incapsulare la corona senza devitalizzare il dente? Qual è secondo voi la probabilitàche una volta incapsulato il dente sarànecessario devitalizzarlo non appena saràinserita la protesi definitiva?
Pubblicato il 01-03-2016
Gentile Andrea, purtroppo non sapendo nulla del suo caso clinico è impossibile poterle rispondere.Il suo dentista è sicuramente a sua disposizione per qualsiasi dubbio, almeno è così nel mio caso per i miei pazienti.Non vedo il motivo per non fidarsi e soprattutto affidarsi con fiducia al suo dentista che ha eseguito le cure ed è sicuramente in grado di poterle rispondere. Per quanto riguarda il mio modo di vedere non metterei una corona su di un dente non devitalizzato e con un grande rischio successivo anche in considerazione del fatto che è stato eseguito un incappucciamento della polpa. Cordialmente
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Pubblicato il 01-03-2016
In linea di massima è possibile incapsulare un elemento dentario senza prima devitalizzarlo, ma, se la sua descrizione clinica è corretta, nel suo caso non è opportuno per una serie di motivi squisitamente tecnici; il più rilevante dei quali è quello dove lei afferma che l elemento dentario interessato è costituito per più del 70% da ricostruzione/i in composito e quindi dopo la necessaria preparazione per la capsula di dente non rimarrà nulla o quasi così esponendola potenzialmente alla frattura con separazione della parte coronale dalla base radicolare. In questi casi, sempre se è corretta la sua descrizione, la terapia di scelta è probabilmente costituita da una buona devitalizzazione del dente, dall impianto di uno o più perni endodontici di connessione corono radicolare, da una ricostruzione coronale e da una capsula protesica fissa. Comunque un Dentista sicuramente saprà, dopo averla visitata e visto le relative rx, ben consigliarla. Saluti.
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Pubblicato il 01-03-2016
Gentile Andrea, Concordo in pieno col dottor Carpinteri sulla necessità di prevenire sempre e comunque, adottando un approccio meno invasivo e conservativo dell'integrità (polpa compresa) dell'elemento dentario. Poi esiste la clinica e il discernimento individuale e la fiducia. Primum non nocere, In bocca al lupo!
Pubblicato il 01-03-2016
La scelta se devitalizzare o meno un dente, comunque compromesso e destinato ad una corona protesica completa, è legata alla valutazione del suo personale caso clinico da parte del collega che la sta seguendo. Non è obbligatorio, l'approccio varia a seconda, le ripeto, delle condizioni e del singolo caso.
Pubblicato il 01-03-2016
Caro Signor Andrea, buongiorno. "Alla masticazione il dente è molto debole": lo dice lei o lo dice il Dentista, perché non significa niente e non esiste la possibilità che lei si renda conto se alla masticazione un dente sia o no "solido"! La resistenza del dente residuo la saggia il Dentista ed esistono strumenti idonei per farlo, oltre alla Visita Clinica e Radiografica (Rx Endorale)! In parole povere è semplicissimo stabilire se la struttura di un dente è "solida o no"! Badi che rivestire un dente non "solido" , con una corona protesica fissa in materiale idoneo, non rende il dente più solido come qualcuno crede! Il dente se non fosse solido e ben strutturato, si fratturerebbe sotto la Corona Protesica Fissa! Per cui, se non fosse solido si deve valutare se riabilitarlo con un intarsio in oro p in porcellana (non in composito) o se fare un perno-moncone in fibra di Carbonio o altri materiali! Risolto il problema della solidità, rimane quello se devitalizzarlo o no. Bene, anche qui bisogna fare la Diagnosi sullo stato di Salute della Polpa. Si fa una Rx endorale a completamento di una Visita Clinica, Anamnestica, Strumentale, Semeiologica, locale e Generale, ricordando che la bocca non deve essere mai estrapolata dal contesto della clinica dell'organismo in cui si trova! E' inutile attendere senza aver fatto prima una Diagnosi! Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perchè si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perchè si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti. IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi.Ma qui non c'è niente di complesso! Ha senso attendere solo se si diagnostica una iperemia attiva!Ma non è detto che si debba attendere. Tra le terapie della Iperemia Attiva bisogna valutare se sia il caso di fare un incappucciamento diretto della polpa e procedere alla otturazione immediata del Dente! Se il Dentista avesse invece aperto per "sbaglio o per profondità eccessiva ed inaspettata della carie"un cornetto pulpare, si valuta se fare un incappucciamento Diretto (non indiretto) della polpa sempre che sia stata fatta diagnosi di iperemia attiva e non passiva! Tutto qui! Normalissima Routine Odontoiatrica per non dire "banale routine" :) Cari Saluti
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Pubblicato il 01-03-2016
Sig. Andrea, perché si preoccupa di cose che non è in grado di comprendere? Lei non deve assumersi delle responsabilità, deve lasciarle tutte al suo odontoiatra e questo lo si ottiene seguendo solo le sue indicazioni.
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