Sei giorni fa' mi hanno messo due arcate complete in porcellana zirconio
Scritto da Roberto / Pubblicato il
Buonasera, 6 giorni fa' mi hanno messo due arcate complete in porcellana zirconio, con il cemento definitivo, ma mangiando mi sono accorto che i denti si muovono, non in modo eccessivo, volevo sapere che rischio vado a correre togliendole con l'apposito martelletto, ho alcuni impianti nuovi e alcuni denti miei limati ancora vivi, il dentista quanto puo' insistere a dare colpi per toglierle via? e se mi causa dei danni sui denti, chi paga? il zirconio si puo' tagliare e aggiungere dei denti? grazie anticipate.
Pubblicato il 10-05-2019
Caro Signor Roberto, buongiorno. Non si può rispondere così, a vanvera, senza visitarla. La mobilità di cui parla non deve esserci e può essere di varia origine. Può essere di natura parodontale ( bisogna controllare la presenza o no di tasche parodontali e curarle). Può essere di natura implantologica (possono esserci perimplantiti o semplicemente si è svitato il moncone sottostante) possono essere di natura protesica per una errata cementazione ed in ogni caso mi auguro e le auguro che le protesi sugli impianti siano state tenute ben separate da quelle sui denti (non possono essere unite) perché denti ed impianti hanno una biologia e fisiologia differenti e tanto altro. Se la cementazione è stata fatta definitivamente con cemento definitivo e i monconi sono stati preparati in modo congruo con pareti parallele, le protesi non si possono rimuovere ma bisogna "tagliarle" e poi rifarle! Possono esserci alterazioni della statica e della dinamica (disclusioni) gnatologica. In altre parole per risponderle bisogna visitarla clinicamente e semeiologicamente! Detto questo, non capisco perché non ne parli col suo dentista che è l'unico che conosce la sua situazione clinica e può così decidere cosa sia meglio fare! Cari saluti
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Pubblicato il 10-05-2019
Ha fatto, da quello che deduco, una riabilitazione piuttosto complessa ed articolata, completa con ogni probabilità. Deve parlarne e valutare il tutto con il suo dentista, tramite internet non è possibile darle indicazioni terapeutiche di massima.
Pubblicato il 10-05-2019
Il Dr. Petti ha come di consueto, mirabilmente descritto tutte le evenienze. Io posso solo aggiungere che oltre a parlarne con chi ha fatto i lavori, deve da un lato mantenere in prima battuta la fiducia verso questo dentista, ma dall'altro chiedere bene spiegazioni sulle cause e sui rimedi, perchè è suo diritto avere un bel lavoro ben fatto, e il suo dr. deve provvedere a sistemare i problemi. Che possono essere sostanzialmente di due tipi (visto che le sue lamentele sono giustificate: i denti non si dovrebbero muovere!, o di tipo progettuale o di tipo esecutivo. Nel secondo caso, si può rimediare (forse anche con estrema facilità, riavvitando le protesi etc, o rimettendo comunque mano al lavoro, fino a rifarlo daccapo in garanzia se veramente necessario, ma mi auguro proprio di no). Nel primo caso, la situazione è meno simpatica. Cioè se si sono fatti ad esempio lavori di protesi su denti o impianti non affidabili, su denti mobili, persi o in fase di perdita, destinati a durare ben poco, allora c'è tutto da rivedere daccapo..
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Pubblicato il 10-05-2019
Sig. Roberto, queste possono essere solo cure prestate all'estero, perché in Italia nessun Odontoiatra procede a questo tipo di riabilitazione e poi dice al paziente se ci fossero complicanze si rivolga al dottor Google. Ci dia conferma.
Pubblicato il 11-05-2019
Buongiorno gentile signor Roberto. Sono passati 6 giorni e la luna di miele col suo Dentista è già finita!
Mi chiedo perché queste domande le rivolga a noi che stiamo a distanza con tutti limiti che essa impone. Mi verrebbe fatto di farle io una serie interminabile di domande sulle sue due arcate in "porcellana zirconio" che lei, più o meno inconsapevolmente, ha acconsentito a farsi cementare definitivamente. E per me questo è al momento il principale problema. Mi auguro che chi le ha fatto il lavoro sia ora in grado di rispondere ai quesiti che fa a noi, che da quaggiù non possiamo in concreto proporre rimedi risolutivi nè valutare correttamente i quesiti clinici da lei enunciati, nè tantomeno risolverli.
Vede, preoccuparsi ora di chi pagherà è ininfluente sulle reali conseguenze di tipo medico e biologico che potranno verificarsi nel suo apparato stomatognatico ma che certamente ricadranno si di lei, che avrebbe dovuto, mi scusi la franchezza, pensarci prima cautelandosi con una esauriente richiesta di informazioni che non sempre vengono fornite purtroppo! Mi viene fatto di pensare ( " a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" diceva Andreotti) che lei sia appena uscito da una di quelle cosiddette cliniche o catene che sfornano decine di pazienti al giorno, dove si precisano meglio i piani di pagamento di quelli terapeutici e dove i pazienti si recano per fare acquisti convenienti. Spero non sia il suo caso poiché l'iter legale diventerebbe lungo e tortuoso con rimpalli di responsabilità e tempi risarcitori biblici.
Una risposta esauriente alle sue legittime domande prevede un lunghissimo monologo che oltretutto sarebbe unilaterale e senza diritto di replica, per cui mi asterrò dal farlo.
Dico però che le sue domande sono legittime e devono avere una vera risposta proprio da chi ha lavorato per lei.
E se le arcate in porcellana zirconio si rompono sarà cura del dentista ripristinarle a proprie spese, badando a non danneggiare i denti pilastro, naturali o artificiali, evitando ogni tipo di danno biologico ulteriore.
Le responsabilità reciproche in tema di salute ( cioè quelle che fanno capo alle singole parti, medico e paziente ) sono di gran lunga più in capo al terapeuta e possono rendere nullo o invalido il consenso espresso e sottoscritto a suo tempo. Nessun individuo può cagionare danni alla salute altrui, consenso o non consenso! Questo sta scritto nei Codici giuridici ed etici, italiani e stranieri, chiaro?
Ci pensi su e vada, con modi rispettosi e sinceri da chi di dovere cercando una vera soluzione medica, questa volta con informativa dettagliata e concreta portando le sue legittime ragioni ed aspettative, ma le consiglio di non provocare la lite giuridica, quanto invece un accordo vero e sincero. Al Tribunale e' preferibile un'alternativa costruttiva e vi si ricorre solo in estrema ratio.
Cordiali saluti.
Mi chiedo perché queste domande le rivolga a noi che stiamo a distanza con tutti limiti che essa impone. Mi verrebbe fatto di farle io una serie interminabile di domande sulle sue due arcate in "porcellana zirconio" che lei, più o meno inconsapevolmente, ha acconsentito a farsi cementare definitivamente. E per me questo è al momento il principale problema. Mi auguro che chi le ha fatto il lavoro sia ora in grado di rispondere ai quesiti che fa a noi, che da quaggiù non possiamo in concreto proporre rimedi risolutivi nè valutare correttamente i quesiti clinici da lei enunciati, nè tantomeno risolverli.
Vede, preoccuparsi ora di chi pagherà è ininfluente sulle reali conseguenze di tipo medico e biologico che potranno verificarsi nel suo apparato stomatognatico ma che certamente ricadranno si di lei, che avrebbe dovuto, mi scusi la franchezza, pensarci prima cautelandosi con una esauriente richiesta di informazioni che non sempre vengono fornite purtroppo! Mi viene fatto di pensare ( " a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" diceva Andreotti) che lei sia appena uscito da una di quelle cosiddette cliniche o catene che sfornano decine di pazienti al giorno, dove si precisano meglio i piani di pagamento di quelli terapeutici e dove i pazienti si recano per fare acquisti convenienti. Spero non sia il suo caso poiché l'iter legale diventerebbe lungo e tortuoso con rimpalli di responsabilità e tempi risarcitori biblici.
Una risposta esauriente alle sue legittime domande prevede un lunghissimo monologo che oltretutto sarebbe unilaterale e senza diritto di replica, per cui mi asterrò dal farlo.
Dico però che le sue domande sono legittime e devono avere una vera risposta proprio da chi ha lavorato per lei.
E se le arcate in porcellana zirconio si rompono sarà cura del dentista ripristinarle a proprie spese, badando a non danneggiare i denti pilastro, naturali o artificiali, evitando ogni tipo di danno biologico ulteriore.
Le responsabilità reciproche in tema di salute ( cioè quelle che fanno capo alle singole parti, medico e paziente ) sono di gran lunga più in capo al terapeuta e possono rendere nullo o invalido il consenso espresso e sottoscritto a suo tempo. Nessun individuo può cagionare danni alla salute altrui, consenso o non consenso! Questo sta scritto nei Codici giuridici ed etici, italiani e stranieri, chiaro?
Ci pensi su e vada, con modi rispettosi e sinceri da chi di dovere cercando una vera soluzione medica, questa volta con informativa dettagliata e concreta portando le sue legittime ragioni ed aspettative, ma le consiglio di non provocare la lite giuridica, quanto invece un accordo vero e sincero. Al Tribunale e' preferibile un'alternativa costruttiva e vi si ricorre solo in estrema ratio.
Cordiali saluti.
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