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Domanda di Corone

Risposte pubblicate: 5

A seguito di rottura dente devitalizzato mi e' stata applicata una corona

Scritto da alessandro / Pubblicato il
Salve a seguito di rottura dente devitalizzato mi e' stata applicata una corona non sono nuovo alle corone, i denti adiacenti sono gia incapsulati questa volta pero' ho avvertito dei problemi, dapprima di altezza delle corona, successivamente corretti limando la corona in modo da non toccare i denti sotto passato questo momento ho continuato ad avvertire qualcosa che non andava, e la gengiva tra il primo e secondo molare rimane sempre infiammata... alla mattina me ne accorgo al risveglio, si vede che ristagna il sangue o non lo so visto che sono all'estero per lavoro son andato da un dentista locale per farmi fare una radiografia, e mi ha trovato del cemento sottostante, opportunamente rimosso, e da allora il fastidio e' diminuito, ma non sparito completamente il dentista straniero mi ha anche detto che c'e' una strana macchia nera visibile alla radiografia tra il primo e secondo molare, proprio dove ho fastidio... dice che potrebbe trattarsi di una carie, ma non con sicurezza al 100% io mi chiedo se possa essere quella carie a provocarmi questa infiammazione, o forse la corona non tocca bene non lo so mi rimetto a voi, il fastidio e' sopportabile, ma non e' normale conviverci allego R1 prima e R2 dopo la rimozione del cemento
A seguito di rottura dente devitalizzato mi e' stata applicata una corona
Gentile Alessandro, la corona a protezione del dente avrebbe dovuto essere messa prima della frattura e non dopo. Infatti la corona serve ad evitare che il dente si fratturi a volte in maniera irrecuperabile cosa che lei ha rischiato. E' stato fortunato perché non in tutti i casi di frattura il dente è recuperabile, in alcuni casi purtroppo il dente fratturato è perso essendo la frattura insanabile. Comunque per tornare alla sua domanda i fastidi che lei descrive possono essere causati da più fattori. Bisognerebbe fare una visita accurata con sondaggio gengivale, radiografia, etc. Solo in questo modo si può fare diagnosi certa e non solo osservando una foto di una radiografia. Le cause potrebbero essere di natura dentale come ad esempio una devitalizzazione incompleta oppure di origine gengivale come la presenza di una tasca, oppure anche di un precontatto cosa di cui lei accennava visto che la corona è stata ritoccata più volte cosa che peraltro poteva essere evitata facendo delle prove prima della consegna.In riferimento alla piccola macchia nera tra i molari probabilmente il dentista da lei consultato si riferiva ad una linea nera tra il dente ed il materiale da ricostruzione che sembra non aderire perfettamente e potrebbe essere una zona di possibile infiltrazione. Infatti nel primo molare sembra che il limite della corona sia un pochino corto .La corona deve avere un effetto "ferula" cioè deve coprire perfettamente qualsiasi ricostruzione pena il rischio di infiltrazioni. Probabilmente il dentista che ha eseguito il lavoro le ha voluto evitare un intervento di allungamento di corona clinica che si effettua quando la carie arriva sotto gengiva, per scoprire quella zona che nel tempo potrebbe infiltrarsi. Le consiglio di riferire al suo dentista gli eventuali sintomi a descritti quando tornerà in Italia. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Il fastidio che sente dovrebbe essere di tipo parodontale - gengivale, probabilmente ha una tasca o pseudo - tasca parodontale e ristagno di cibo, con conseguente periodica flogosi parodontale (mi scusi se ripeto il termine) e fastidio relativo (sopratutto relativo al post - masticazione). Difficile sia presente una carie o una frattura, comunque la diagnosi clinica è complessa con le corone cementate in situ. Provi a mantenere un buono standard di igiene orale (scovolini), può aiutare in tal senso. Ovviamente la sintomatologia deve progressivamente regredire.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Come dice il dr. Savino, la corona sul 16 (peraltro ben eseguita da quello che si vede) è "corta", cioè non va a chiudere sotto le ricostruzioni, e c'è una carie sottostante, abbastanza ben chiara.. Poi c'è da vedere bene se il punto di contatto fra le due capsule è corretto: se non sono unite (questo non lo capisco dalla rx), ma singole (molto meglio), il filo come passa?? Se passa molto "libero", vuol dire che il punto di contatto è lasco e quindi si insinua il cibo (lei nota accumulo di cibo fra i due denti, passando il filo?). Il filo dovrebbe entrare, ma con una certa pressione, cioè denotando così la aderenza fra i due denti..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Alessandro, i denti e le gengive non nascono per portare le corone per cui qualche fastidio lo possono dare; cambiare odontoiatra con uno straniero non ha portato a una nuova diagnosi, per cui ritorni dal suo odontoiatra originale e chieda il rifacimento delle altre vecchie corone.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro Signor Alessandro, buongiorno. Dalla Rx si vede chiaramente una infiltrazione cariogena sotto la vecchia otturazione, distalmente, ossia tra il primo ed il second o molare. Poi come correttamente e sapientemente dice il Dottor Passaretti la corona sembrerebbe corta, ossia non va ad "abbracciare" tutto il moncone artificiale arrivando a chiudere come deve essere, sul dente e non sulla otturazione. Questo lo si ottiene con un semplice intervento di Chirurgia Parodontale che si chiama "Allunga mento della Corona Clinica" (la parte di dente che emerge dalla gengiva) con una Gengivectomia se in presenza di sufficiente banda di Gengiva Aderente o con un Lembo riposizionato apicalmente ed osteotomia-osteoplastica se in assenza di tale banda! Le lascio un Post di Denti con patologie molto serie curati e salvati ed in bocca sani da oltre 25-30 anni! Tra l'altro il bordino di chiusura della corona del secondo molare, distalmente sembrerebbe debordante e ha causato un difetto osseo con sicura tasca parodontale! Bisogna provvedere se venisse confermata alla visita Clinica Semeiologica e Parodontale. Aggiungo che interprossimalmente tra i due molari suddetti, c'è una decapitazione del setto interprossimale a cui dovrebbe corrispondere una tasca parodontale. Questo lo si vede anche in altre zone!

La Diagnosi si fa così: due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro.
Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente che ne falsava la misura in prima seduta! Si completerebbe la visita con valutazioni Gnatologiche, disgnatiche.
La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione). I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp)
Cari Saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)