Mi è stata messa stamattina una corona in ceramica su un molare inferiore
Scritto da Giancarlo / Pubblicato il
Mi è stata messa stamattina una corona in ceramica su un molare inferiore. Il mio dentista mi ha fatto tutte le prove con quel fogliettino blu e sembra che vada bene e infatti chiudendo la bocca e mettendolo anche sull'altra arcata il fogliettino poi si strappa e quindi la corona non è alta. A differenza, però, del provvisorio che mi sembrava perfetto, con questa corona se provo diciamo a strisciare i denti orizzontalmente sembra che nella parte esterna della corona sfreghi un po'. Secondo il dentista è perché la corona in ceramica è più dura del provvisorio in resina e che avendo io una leggera mal occlusione, se chiudo male la corona si fa un po' sentire ma secondo lui dovrei abituarmici perché quando la sento è perché sto chiudendo male. Voi che ne pensate?
Pubblicato il 05-11-2010
Caro Signor Giancarlo, mamma mia che sfiducia nel suo dentista! Se Egli ha controllato tutte le disclusioni gnatologiche e tutto va bene, perchè mai ha ancora dubbi e perchè mai non li ha manifestati a lui e perchè mai non si fida di lui e ha bisogno di conferme da noi! E' una cosa brutta! Per5 lei e per il suo Dentista!................. Si faccia una sola domanda: perchè si è affidato al suo Dentista per questa terapia? Per stima, per fiducia, se non sarebbe andato da un altro ed allora perchè questa assurda sfiducia, che non le fa certo onore?...............Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 05-11-2010
Caro Sig. Giancarlo, certamente il suo dentista ha ragione in quanto ci vorrà qualche giorno per abituarsi alla nuova corona. Cordiali saluti.
Pubblicato il 05-11-2010
Gentile Giancarlo, dal momento che la corona è stata cementata solo questa mattina e che probabilmente sei stato un po' di tempo con il provvisorio, attendi un paio di giorni (le fisiologiche 48 ore di cui necessita il nostro organismo per abituarsi)e se il fastidio o qualunque altra cosa che non va dovesse permanere, torna dal tuo dentista ed esponigli il problema: sicuramente saprà individuarlo e risolverlo. Saluti
Pubblicato il 05-11-2010
Sig.Giancarlo, non conosciamo le condizioni cliniche della sua bocca, provi per ancora qualche giorno a convivere con il fastidio, poi farà ricontrollare il tutto al suo odontoiatra, cercando di farle capire le sue esigenze.
Pubblicato il 05-11-2010
Gentile Signor Giancarlo, è probabile che durante i movimenti laterali ci sia un piccolo precontatto, poco male... se il suo dentista, quando mette il "fogliettino blu", le chiede di simulare un movimento masticatorio verrà evidenziato ed eliminato, sempre se esiste realmente. E' chiaro che la sensazione di un dente definitivo in ceramica è ben diversa da quella di un provvisorio in resina. Faccia verificare perchè abituarsi alla presenza di un precontatto può portare alterazione dell'articolazione. Buon pomeriggio
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Pubblicato il 05-11-2010
Caro Giancarlo probabilmente c'è un precontatto in lateralità, niente di grave basta un lieve ritocco lo faccia presente al suo clinico distinti saluti
Pubblicato il 05-11-2010
Secondo me la risposta più giusta le è stata data dai colleghi Dettori e Aiello, probabilmente il suo dentista ha controllato solo la centrica, quindi ritorni da lui e gli chieda di controllare i movimenti in lateralità. Saluti
Pubblicato il 05-11-2010
Caro Giancarlo, nulla di grave le è capitato! Con una buona dose di ottimismo attenda qualche giorno e se il fastidio si protrarrà' allora il suo dentista con un semplice ritocco le risolvera' il problema. Cordiali saluti.
Pubblicato il 05-11-2010
Gentile signore tenga presente che l'iter terapeutico non si esaurisce con l'inserimento della corona. Sicuramente lei ha già l'appuntamento per la prossima visita di controllo a breve oppure è d'accordo verbalmente col suo dentista di chiamare in caso ci sia un problema. Questo si fà proprio per lasciare il tempo al paziente di abituarsi alla nuova situazione ed eventualmente evidenziare alcuni aspetti che non sono ancora emersi. Cordiali saluti.
Pubblicato il 06-11-2010
Sig. Giancarlo, il provvisorio con il quale ha convissuto per un certo periodo non ha le caratteristiche che ha il definitivo, dove con quest'ultimo si ricerca la definizione, sia morfologica che funzionale. Quando Lei riferisce di chiudere male, è una delle innumerevoli escursioni che compie nell'ambito della Sua masticazione. Sono certo che il collega nella prossima visita riuscirà ad individuarla con la sua complicità, ed un leggero ritocco le darà la soddisfazione sperata.
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Pubblicato il 06-11-2010
Normalmente una protesi impiega qualche giorno per "incastonarsi" bene nel contesto della bocca. Se trascorso un limite di... diciamo una settimana si sistema tutto, bene, viceversa servirà una seduta di controllo. Cordiali saluti.
Pubblicato il 06-11-2010
Probabilmente c'è un precontatto in lateralità. Lo faccia presente al suo dentista che potrà effettuare un semplice ritocco.
Pubblicato il 07-11-2010
Signor Giancarlo, dia fiducia al suo dentista. Passando dal provvisorio al dente in ceramica spesso si avverte una sensazione diversa ed è normale. Potrebbe essere sfuggito durante il controllo occlusale un precontatto durante il movimento in lateralità. Lo faccia presente al dentista e se il contatto è presente verrà prontamente eliminato. Saluti.
Pubblicato il 10-11-2010
Gentile sig. Giancarlo, comprendo il Suo disagio e aggiungo che, purtroppo, il risultato di una prestazione professionale si può giudicare completamente solo alla fine della prestazione stessa e questo può confermare o far vacillare la fiducia che nutrivamo nel professionista che abbiamo scelto. Mi sembra di capire che Lei abbia manifestato al Suo dentista la presenza di un’interferenza durante un movimento eccentrico (da Lei definito sul piano orizzontale). Ora, prendendo per vero ciò che Lei ha descritto e non vedo ragione per dubitarne o processare le intenzioni, ritengo opportuno rispondere al Suo quesito così come Lei l’ha posto e, in linea con lo spirito di molti colleghi che da qualche anno su questo sito rispondono a quesiti posti dai cittadini, lo farò nell’assoluto rispetto della cultura odontoiatrica, senza atteggiamenti di parte. Un’interferenza può sfuggire anche al miglior professionista e questo non basta per dubitare della sua professionalità e buona fede. Al primo appuntamento di controllo, in pochi secondi, come già spiegato dai colleghi, un piccolo ritocco risolverà il disagio. Questo a ulteriore conferma della sua tranquillità. Il problema etico però rimane ed è su questo che concentrerei l’attenzione e non sulla svista tecnica. Ciò che non deve mai accadere è chiedere al paziente di abituarsi a un difetto! Questo è il vero problema e non va mai minimizzato né giustificato. L’interferenza va intercettata ed eliminata! Non ci sono storie! Non c’è alcuna abitudine da fare e nessuna attesa miracolosa che, diciamo…in pochi giorni, potrà mai trasformare una corona protesica incongrua in una correttamente inserita nel sistema, semmai sarà il sistema a essere costretto ad adattarsi pagando un prezzo biologico sempre troppo alto. La maggior durezza della ceramica rispetto alla resina, rappresenta una garanzia del mantenimento della stabilità occlusale una volta che quest’ultima è stata raggiunta e non certo una variabile alla quale ci si deve "abituare". L’elemento in ceramica deve integrarsi perfettamente, da subito, nel sistema stomatognatico (la bocca) e non deve essere percepito dal sistema come corpo estraneo interferente. Le sarà utile sapere che a partire da un qualsiasi piccolissimo precontatto e/o da una qualsiasi piccolissima interferenza occlusale, la diagnosi corretta è già: Malocclusione! Che non sempre va trattata, ma è pur sempre malocclusione; e va tenuta sotto controllo e gestita ai primi segni o sintomi. In casi simili al Suo quindi, dove Lei ci comunica essere già presente una malocclusione e, non denunciandone disagi o particolari sintomi, possiamo dedurre che il sistema è in equilibrio e pertanto, nel rispetto del principio "Primum non nocere" è essenziale non introdurre ulteriori spine irritative come un’interferenza occlusale poiché si potrebbe alterare quest’equilibrio. Farci l’abitudine significa solo, nella migliore delle ipotesi, fratturare la ceramica e nella peggiore, considerando proprio la durezza del materiale e la sua alta resistenza all’abrasione, una spinta dislocante sulla mandibola, non sempre avvertibile e non sempre rilevante, ma perché rischiare? Tra questi due estremi ci sono molte altre variabili troppo tecniche da descrivere in breve e di alcun interesse per Lei. Viceversa dobbiamo chiedere pazienza quando mettiamo in atto riabilitazioni protesiche estese, poiché soprattutto in pazienti disfunzionali, la stabilizzazione dei complessi articolari richiede tempi più lunghi e deve essere raggiunta con la fase provvisoria che a volte richiede un primo approccio con placca di svincolo per iniziare a guidare la mandibola in posizione di "Relazione Centrica" (inserimento su un’arcata, superiore o inferiore, di un sottile spessore in resina trasparente rimovibile e reversibile, che guida la mandibola nella corretta posizione quando la funzionalità e andata perduta), poi, la protesi provvisoria continuerà il lavoro svolto dalla placca e con il ristabilirsi dell’equilibrio neuro - muscolare manterrà la mandibola in posizione di relazione centrica. La protesi definitiva in ceramica sarà costruita sulla base di tutte le informazioni ottenute durante la fase provvisoria. È durante la fase provvisoria che devono essere risolte tutte le problematiche e raggiungere una stabilità muscolo – scheletrica. È sempre in questa fase che devono essere intercettate le incongruenze e le interferenze ed eliminate. Se c’è un momento in cui il paziente è chiamato a tollerare un cambiamento, è questo, in quanto è necessario riabituare il sistema a una normofunzione partendo da una disfunzione, (alterazione funzionale di un organo). Questo è un momento terapeutico estremamente prezioso dove tutto è ancora reversibile, modificabile e ci permette di testare tutte le nostre manovre senza correre troppi rischi. Solo dopo che il caso è completamente risolto con la protesi provvisoria, possiamo trasferire tutti i dati ottenuti su quella definitiva. Se abbandoniamo la fase provvisoria prima di aver ristabilito l’equilibrio neuro – muscolare, la stabilità muscolo – scheletrica compreso il supporto dei tessuti periorali, (labbra e guance) l’estetica e la fonetica, possiamo solo "sperare" di raggiungere questi obiettivi direttamente con il definitivo. È un salto nel buio, e può anche andarci bene, talvolta, ma non è una procedura! E perché continuare a rischiare? Lei ci ha chiesto cosa ne pensavamo e questo è il mio pensiero. Sono consapevole che molte cose possono essere fuori dai Suoi standard di comprensione poiché lontane dalla Sua base culturale e per la stessa ragione il suo linguaggio tecnico sarebbe fuori dai nostri standard, ma sono altrettanto certo che avrà compreso che l’odontoiatria è una scienza vasta e complessa e non può essere assoggettata all’interpretazione. Per ciò che riguarda il Suo caso, ormai l’avrà già brillantemente risolto col Suo curante che sicuramente avrà eseguito le giuste manovre, come correttamente suggerito dai precedenti colleghi. Spero di essere stato utile e nel ringraziarla per avermi offerto uno spunto di riflessione, La saluto cordialmente. Vincenzo De Sivo Pratica limitata alla Protesi e alla Gnatologia Roma
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