Si corrono dei rischi in termini di allergia con dosi più elevate?
Scritto da azzurra / Pubblicato il
Gentili Dottori grazie per aver messo a disposizione in questo sito la grande professionalità e la vostra validità . Sono allergica a varie sostanze come ai kiwi, ai latticini ed alcuni farmaci tra i quali antibiotici. Il mio dentista curandomi una carie ha dovuto farmi qualche goccia di anestesia per alleviare il dolore che altrimenti sarebbe stato impossibile fare il lavoro. Purtroppo si è accorto che ho un dente del giudizio cariato (che infatti ogni tanto mi causa dei fastidi nel masticare) e così secondo lui dovrei estrarlo appena possibile. Per precauzione mi ha detto che userà la stessa anestesia che mi ha praticato per l'otturazione, soltanto che questa volta lui dovrà praticare la tronculare ma soprattutto ha detto in dosi più eccessive ed addirittura se non basta più di una fiala. Vorrei sapere se si corrono dei rischi in termini di allergia con dosi più elevate rispetto alla blanda della stessa usata per l'otturazione.Grazie.
Pubblicato il 06-02-2015
Cara Signora Azzurra, buongiorno. Grazie a Lei per la Stima e la Fiducia che ripone in noi. Parla di allergia agli antibiotici in generali ma non precisa a quali antibiotici sarebbe allergica perché non è possibile che lo sia nei confronti di tutti. Di regola chi fosse allergico, come dice Lei di esserlo, in genere è allergico alle amoxicilline. . Bisogna quindi tenere presente le allergie crociate con la Penicillina e le Amoxicilline anche se oggi esistono Amoxicilline modernissime che non dovrebbero dare allergie crociate. Nel dubbio però è bene non usarle a meno che non siano state testate da un Allergologo! I farmaci sostitutivi più adatti sono quindi di regola i Macrolidi! Questo detto in senso lato e da prendere "col beneficio del dubbio" dato che non posso fare una visita Clinica ed Anamnestica! La Claritromicina è un Macrolide che è un antibiotico batteriostatico che agisce sui Ribosomi inibendo la sintesi proteica batterica! Stia tranquilla perché la copertura che ha la Claritromicina è più che idonea a far procedere alla avulsione del Dente. Preciso tra l'altro e per inciso che anche un dente del giudizio si deve curare se avesse una carie o anche patologie endodontiche. L'eventuale avulsione (estrazione) non è legata alla carie ma ad una disodontiasi eventualmente presente. L'antibiotico serve per questo, non per "guarire"! Ma il suo Dentista le avrà spiegato tutto! Solo lui può decidere tipo e posologia dell'antibiotico, nel suo caso, quindi non prenda come oro colato quanto dico. Ho solo risposto alla sua domanda nel modo che ritengo più Professionale possibile! Riguardo alla sua domanda sugli anestetici, certo che corre dei rischi, se fosse veramente allergica all'anestesia, ma nell'introduzione della sua domanda non ha parlato di allergia agli anestetici locali! Perché ne parla ora? In ogni caso, che sia una goccia o una fiala intera o più fiale, sarebbe più o meno la stessa cosa riguardo allo scatenamento dell'allergia. Ovvio che più alto fosse il dosaggio, più manifesta sarebbe la reazione allergica. Ma anche una goccia, ripeto può scatenarla se fosse allergica. C'è chi fa il "Ponfo-Test". Il "ponfo-test sottocutaneo" serve a poco se non viene fatto da un Allergologo o da un Immunologo. Lo può fare anche il Dentista che però deve essere attrezzato per qualsiasi evenienza ed evento d'urgenza medica coi farmaci giusti, dopo avere già isolato una vena ed averla preparata con una cannula ed avere pallone di Ambu, ossigeno etc in Studio! E' importante che venga visitata clinicamente durante i test allergologici. Durante il test, infatti, andrebbe valutata la mobilità della lingua e del pavimento della bocca,valutandoo se ci fosse un senso di soffocamento che, se avesse problemi, sarebbe il primo segno di una possibile pericolosa Angina di Ludwig fino all'Edema della Glottide pericolosa per una insufficienza Respiratiria Acuta! Ora lasci perdere il "passato" e le cure e si faccia visitare da un Allergologo, ripeto! Per l'anestesia tronculare, da questo punto di vista ha le stesse identiche funzioni e quindi rischi di una normalissima "Plessicca". La quantità di anestetico non influisce. Ripeto, Basta un "Goccio " di anestetico se questo fosse in causa, a scatenare la patologia reattiva! Cari saluti
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Pubblicato il 06-02-2015
Gentile Sig.ra avendo già effettuato un tipo di anestesia e non avendo avuto reazioni, siamo già un pò più tranquilli. Ovviamente sussiste il problema del dosaggio maggiore necessario per la anestesia tronculare, che però è un problema relativo dal momento che in caso di allergia, bastano piccole quantità a scatenare la reazione. Tenendo presente che il dosaggio maggiore potrebbe tuttavia dare fenomeni di intolleranza, che sono un pò diversi da quelli allergici, in quanto rientrano negli effetti collaterali. Ad ogni modo per la sua sicurezza sarebbe consigliabile effettuare l'intervento avendo, una via venosa attiva, la pronta disponibilità di farmaci antiallergici, quali cortisonici ed antistaminici e la disponibilità in studio di adeguate attrezzature rianimatorie. Oppure effettuare l'intervento in ambiente ospedaliero.
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Pubblicato il 06-02-2015
Gentile signora, l'allergia non è un problema legato alla quantità di farmaco somministrato ma alle caratteristiche chimiche dello stesso. Se lei fosse stata allergica anche una sola goccia sarebbe pericolosa. In linea di massima non sono descritte reazioni allergiche agli anestetici locali (talora gli eccipienti possono provocare allergia, ma se ha già usato il farmaco senza problemi non dovrebbe correre rischi. Auguri
Pubblicato il 06-02-2015
Cara signora Azzurra il fatto di essere sensibile alle cose da lei menzionate non significa essere allergica all'anestesia orale. Se lo è, e nel dubbio si faccia eseguire un esame allergologico mirato, non importa una "goccia" o una tronculare, : LA ANESTESIA VA EVITATA. Buona giornata
Pubblicato il 06-02-2015
Sig. Azzurra, essere allergici ad alcune sostanze non significa essere allergici agli anestetici; sui sacri testi troviamo che l'anestesia tronculare è utilizzata come tecnica per ottenere grandi effetti con minor dosaggi. Se lei si è rivolta a un professionista iscritto all'ordine dei medici, non dovrebbe esserci nemmeno questa domanda o altrimenti non ha ben compreso il discorso del suo odontoiatra.
Pubblicato il 06-02-2015
Nessun rischio
Pubblicato il 06-02-2015
Gentile Sig.ra Azzurra non esiste un dosaggio soglia che possa scatenare una crisi allergica, basta pochissimo. Con dosaggi elevati possono scatenarsi fenomeni di tossicità ed intolleranza. Avendo già fatto una dose di anestetico dovremo essere abbastanza sicuri. Cordiali saluti
Pubblicato il 06-02-2015
Gentile signora la reazione allergica non dipende dalla dose praticata.
Pubblicato il 06-02-2015
L'allergia agli anestetici locali è rarissima e, comunque, non è dose-dipendente; per cui, se l'ha già usata senza problemi, non dovrebbe averne neanche a dosi maggiori. Comunque, una certa cautela non guasta.
Pubblicato il 07-02-2015
In linea generale, dato che una "prova" anesttesiologica é giá stata fatta, non dovrebbe avere alcun problema. Le vere allergie si manifestano per dosaggi anche minimi, altra cosa sono le intolleranze, che comunque non portano ad effetti collaterali significativi. Sicuramente esisterá anche un antibiotico a cui non è allergica, da utilizzarsi in occasione per l'estrazione da lei programmata.
Pubblicato il 07-02-2015
Stia tranquilla il collega può fare la tronculare alle dosi che ritiene giuste, l'allergia non è dose dipendenente
Pubblicato il 09-02-2015
L'entità "nosografica" di una allergia ad un anestetico locale moderno è una eventualità quasi inesistente. Se si verifica una vera reazione allergica, la frequenza può essere di un caso per ogni dentista in alcuni anni. Io sarà 20 anni che non ne vedo una reale. Quanto invece alla tossicità dell'anestetico, con quelli di ultima generazione si possono fare su un adulto di 70 kg fino a 4-5 fiale. Io credo di saper fare mediamente bene le anestesie locali e in un anno rarissimamente me ne serve più di.. una!!!! In genere mezza.
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Pubblicato il 11-02-2015
Concordo con quanto detto dai Colleghi. Va solo specificato che i rarissimi casi di allergia (solitamente ai conservanti presenti nell'anestetico) non si presentano mai alla prima somministrazione, ma alle successive, dopo che il sistema immunitario del paziente si è "sensibilizzato" dopo il contatto con l'antigene in questione
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