Lasciare parte del dente è corretta o può causarmi problemi?
Scritto da donato / Pubblicato il
Buonasera dottori, Ho tolto mesi fa un dente del giudizio inferiore senza problemi e ieri ho tolto un altro dente del giudizio sempre inferiore dall'altro lato. Premesso che prima di operare mi ha fatto fare una lastra e ho preso antibiotico. Questa volta, a differenza dell'altra ho sentito dolore e mi ha spiegato che questo dente era più in profonditá dell'altro. Il dente è storto e cresce in orizzontale non lo avevo detto, comunque dopo circa metàintervento dopo che mi aveva giàspaccato buona parte del dente, vedendo che avevo dolore si è fermato e mi ha chiesto se volevo che continuasse perché avrebbe fatto male ed era anche profonda la radice. Mi ha consigliato di non continuare perchè per il problema che ho io ( il dente poteva cariare quelli d'avanti) non era necessario toglierlo tutto. Mi ha detto che se avrò problemi, ma non crede poi si vedrà. Dopo di che mi ha messo i punti e stop. Volevo chiedervi se questa metodologia di lasciare parte del dente è corretta o può causarmi problemi. Grazie saluti Donato
Pubblicato il 23-02-2015
Caro signor Donato, buongiorno. Assurdo sentire al giorno d'oggi che ci siano ancora queste sofferenze con i tanti tipi di anestesia locale chirurgica che esistono. Chiede "Volevo chiedervi se questa metodologia di lasciare parte del dente è corretta o può causarmi problemi." Rispondo: non è corretta e può avere problemi anche seri sia localmente che in altri organi a distanza come le malattie Focali, Una infezione come la sua può, anche se molto raramente, essere causa di Malattie Focali. Le malattie focali di organi distanza, importanti come il Rene, il Cuore Etc sono malattie che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno" (definizione Medica), in questo caso la bocca e l'infezione periapicale ed endodontica presente che deve essere quindi curata e non trascurata perché diventano autoimmuni e quindi automantenentesi se non le si diagnosticano in tempo! Ma, per completezza dirò che la etiopatogenesi delle malattie focali prende origine da "Qualsiasi cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", ossia da retto, intestino, apparato gastroenterico, vie biliari, fegato, pancreas,faringe stomaco, orecchio esterno, medio ed interno, seni paranasali, vie respiratorie come faringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni etc. Tra queste cavità comunicanti con l'esterno c'è la cavità orale con le sue infezioni, in particolare tasche parodontali e osteolisi periapicali trascurate e non curate adeguatamente ed interventi anche di piccola chirurgia orale! Però sono malattie rarissime e hanno sintomi prodromici molto particolari e ben precisi che qualsiasi Dentista o Medico o Specialista Internista conosce! La complicazione più pericolosa è tuttavia la Sepsi ed il conseguente possibile pericolosissimo shock settico! Quindi il dente deve essere avulso completamente! Curioso poi che il Chirurgo chieda al Paziente se voglia continuare o no. Non è possibile che l'anestesia non abbia fatto effetto. Basta una anestesia locale, tronculare chirurgica completata da una anestesia locale plessica e nel caso subperiostea ed intraossea! E' roba da preistoria! E' vero che, in presenza di infezione l'anestesia può non fare pienamente effetto e si sente dolore". Questo perché l'effetto dell'anestesia potrebbe essere invalidata parzialmente perché è presente una forte infiammazione perché il PH locale si abbassa acidificando l'ambiente e l'anestetico libera la sua base attiva in ambiente basico o almeno neutro, non in ambiente acido! Ma, c'è un ma importantissimo, in queste situazioni, basta risolvere prima l'infiammazione e poi procedere all'anestesia, oppure fare una anestesia regionale, nel senso di tronculare del tronco nervoso che innerva quella particolare "regione" della bocca, da trattare terapeuticamente, anzichè la sola anestesia locale! Ripeto, basta potenziare l'anestesia plessica o tronculare con anestesie peripress nello spazio parodontale e subperiostea ossea e, aperta la camera pulpare, intrapulpare, che l'effetto diventa pieno in qualsiasi situazione patologica! Curare signofica prendersi cura del Proprio Paziente e non "abbandonarlo" come è successo a Lei. Un Professionista Serio avrebbe richiesto, vista la sua "incapacità a proseguire l'intervento" aiuto ad un Chirurgo Orale o Maxillo Facciale di sua Fiducia e questo lo avrebbe dovuto fare prima, dopo aver fatto una accurata Diagnosi e con la consapevolezza dei propri limiti, di cui non bisogna vergognarsi, anzi, lo avrebbe dovuto inviare al Collega più competente in questo tipo di Interventi. Questa è serietà di cui non ci si deve vergognare, come detto anzi avrebbe reso un "servizio medico competente e corretto a Lei che è il suo paziente e che viene prima di qualsiasi altra consuderazione. Dispiace dire queste cose ma nel momento in cui lei pone la Domanda ed io Rispondo, diventa automaticamente mio Paziente ed ho il dovere di Rispondere solo nel suo interesse Medico! Non esiste il Facile o il difficile ma solo ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare (salvo eccezioni naturalmente) Se non si sapesse affrontare una Patologia bisogna molto Professionalmente e Deontologicamente inviare il proprio paziente a chi sa affrontare quella data Patologia! Non è motivo di Vergogna, al contrario è motivo di "plauso e di Onestà intellettuale"! Cari saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 23-02-2015
Questo frammento può creare una infezione seria. Va rimosso. L'estrazione va terminata. Se ci sono problemi di anestesia, bisogna addormentarlo meglio. Non è affatto prudente lasciare radici o frammenti che fatalmente si infettano... Intanto le conviene verificare se il dentista è laureato o no. Purtroppo ci sono tanti abusivi nel nostro paese.. Fenomeno quasi inspiegabile. Chieda all'Ordine dei Medici se ha la laurea.
Pubblicato il 23-02-2015
Durante l'intervento, grazie alle anestesie locali giusti, non si deve sentire dolore (al massimo fastidio per la pressione, ma non dolore...quindi se c'è troppa infiammazione, si fa passare la stessa e si agisce quando il paziente sta bene) e il dente va estratto in toto, preferibilmente e sempre (pianificazione operatoria corretta con Tac dentale e chirurgia adeguata). Ci può stare che il collega non sia riuscito ad estrarre tutto il dente, ma è suo dovere inviarla presso un Chirurgo Orale o Maxillo Facciale che risolva il problema (a sue spese, per correttezza verso il paziente).
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 23-02-2015
Gentile Sig. Donato, se si decide che un dente è da togliere, va tolto tutto. In futuro potrebbe avere problemi. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-02-2015
E' corretta se ci si trova in difficoltà, cosa che non dovrebbe succedere ma evidentemente capita. in questi momenti meglio fermarsi sia per il chirurgo che per il paziente. Potrebbe non dare problemi la porzione rimanente ma sicuramente è indicata la rimozione, meglio programmata, con un chirurgo esperto non prima di 3/4 settimane onde ottenere una stabilizzazione dei tessuti nel frattempo. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-02-2015
Sig. Donato, è corretto se tutto è stato eseguito da un odontoiatra iscritto all'ordine dei medici;, poi non siamo noi che dobbiamo giudicare l'operato altrui, soprattutto a distanza senza la minima conoscenza del caso.
Pubblicato il 24-02-2015
Buongiorno Donato, l'aver lasciato un frammento di radice potrebbe non aver conseguenze (se il frammento è molto piccolo) così come essere fonte di problemi. Non è possibile risponderle senza verificare con adeguate radiografie.
Pubblicato il 24-02-2015
Sono d'accordo con i colleghi, può capitare ma sarebbe meglio rimuovere il frammento che è rimasto. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-02-2015
Ma per carità, ma si può lasciare mezzo dente, io rimango basito, si può momanteneamente desistere perchè ci si accorge di aver sottovalutato l' estrazione, ma per poi indirizzarlo a qualche collega che sa fare le estrazioni
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Sicilia, Palermo
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Lodi
Vedi la scheda
Dentista Piemonte, Novara
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda