E' meglio usare il laser per l'intervento?
Scritto da luca / Pubblicato il
Buongiorno gentili Dottori devo togliere il dente del giudizio semi incluso ottavo inferiore dx. La mia domanda è questa è meglio usare il laser per l'intervento? grazie per la gentile risposta
Pubblicato il 15-06-2015
Gentile Luca, ho paura che il laser non le serva assolutamente a nulla non essendo questa una delle possibili applicazioni. Purtroppo troppo spesso si estrapolano informazioni sul web credendo di poter utilizzare il laser per qualsiasi applicazione ed anche per le estrazioni dove il laser non può fare praticamente nulla se non essere utile per eventuale incisione del lembo gengivale. Conviene sempre chiedere informazioni al proprio dentista per non incorrere in equivocie, all' interpretazioni. Le consiglio di consultare il suo dentista che conosce la situazione clinica tanto da consigliarle l'estrazione. Cordialmente
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Pubblicato il 15-06-2015
Caro signor Luca, Buongiorno. Vede il pericolo della disinformazione che si può avere attraverso Internet, facendone un "cattivo" uso? La risposta del Dottor Savino è molto "Saggia"! Vediamo di affrontare una volta per tutte questa "annoso problema"con divergenze di vedute, cercando di esaminare il tutto nel modo più serio e scientifico possibile e comprensibile a Lei, non addetto "ai lavori"! Dipende dal risultato che si vuole ottenere che a sua volta dipende dalla Situazione Clinica Presente. Dovrò fare un lunghissimo discorso che coinvolgerà la Parodontologia per farle capire i limiti del Laser. Dopo avere letto tutto, capirà anche la sua inutilità per l'avulsione chirurgica di un Dente. Il dente è un qualcosa di reale che deve essere avulso (estratto) con un intervento chirurgico attuato con strumenti tangibilmente reali come il Bisturi, Leve, Pinze ed eventualmente Frese Diamantate a fessura per dividere il dente in più parti e Frese al Carburo di Tungsteno per osteotomia - osteolpastica, se necessaria. A limite potrebbe essere usato il Laser per scolpire il lembo ma poi, tecnicamente come lo toglierebbe il dente? Con la "luce"? No! Con gli strumenti citati. Il Laser può avere diverse lunghezze d'onda e questo costituisce un primo limite ad un confronto scientifico del loro utilizzo. Cerco di spiegarmi meglio: il Laser Er:YAG 2940 nm, ossia che usa una Lunghezza d'onda di 2940 nm (nanometri) che significa essere già nell' infrarosso, ( il borderline con la lunghezza della luce visibile è intorno ai 700 nm, anche se "la luce visibile", in teoria, può arrivare anche a 1050 nm, in via sperimentale almeno) può rimuovere tartaro e placca batterica ma non tessuti molli e duri perché è molto sensibile all'acqua ma anche a qualsiasi altro liquido presente e quindi non può avere un uso chirurgico come per esempio il Laser Nd:YAG, ossia a lunghezza d'onda di 1064 nm che, invece, può rimuovere anche tessuto epiteliale interno della tasca parodontale e il tessuto di granulazione. Preciso che Er significa Erbio e Nd significa Neodimio. Preciso inoltre che il Laser Nd:YAG oltre che a 1064 nm può funzionare anche ad altre lunghezze d'onda tra 940 nm e 1440 e può funzionare oltre che in onda continua che ad impulsi. Preciso inoltre che YAG è l'acronimo che indica la presenza di un cristallo di ittrio e alluminio a struttura reticolare, in cui il Neodmio sostituisce parzialmente la struttura cristallina del dell' Ittrio determinandone in parole povere il "funzionamento"! Si evince quindi che il Laser Nd:YAG, come detto, può rimuovere il tessuto di granulazione presente nella tasca parodontale e quindi i batteri in esso contenuti e di conseguenza abbattere la carica batterica presente, fino al 99,8 % e "sterilizzare", anche se è un termine improprio tanto che l'ho virgolettato, la tasca parodontale stessa. Può anche rimuovere l'epitelio interno della tasca e stimolare le cellule del cemento a ricevere la griglia di molecole di acido ialuronico, prima impalcatura dell'attacco epiteliale e connettivale vero e proprio. Può quindi guarire, in teoria, una tasca parodontale non superiore ai 5 mm! Preciso 5 mm perché oltre la tasca raggiunge la cresta ossea a 6 mm e la supera a 7 per arrivare a "distruggere" tutto l'osso a 14 mm che è la lunghezza media delle radici del dente e quindi della profondità dell'osso utile a contenerle e mantenerle in salute, tranne che sui canini dove si può arrivare a 30 mm! Il problema è che le cellule del cemento radicolare non vanno solo "eccitate e stimolate" come avviene con il Laser suddetto ma devono essere meccanicamente rimosse le cellule necrotiche del cemento. Non solo ma si deve considerare che il Laser nelle tasche suddette può in pratica eliminare i microbi ma la Parodontite non ha come etiopatogenesi solo i batteri ma "scaturisce" , diciamo cosi' per semplificare, dall'interazione dei batteri con il sistema immunitario locale e generale, in particlare i linfociti T. Chi usa il Laser dimentica questo, e dimentica anche la necrosi delle cellule cementizie che vanno eliminate e che in termini Medico-Odontoiatrici-Parodontali, si chiama Root Planing che nello slang americano, significa "piallaggio radicolare" ad indicare proprio lo "sfregamento meccanico della curetta sulla radice per asportare le cellule necrotiche. Il Root Planing è parte integrante del Curettage e Scaling e se la "Luce" può in teoria attuare un Curettage e Scaling, non può invece attuare un Root Planing, essenziale nel Curettage e Scaling Parodontale. Se poi la tasca Parodontale fosse superiore ai 6 mm, tra sei e quattordici, significherebbe che qui ci troveremmo in presenza di difetti ossei a più parei complesse che possono essere trattati solo con la Chirurgia ossea Ricostruttiva o Rigenerativa a seconda che si "riempiano" con osso di qualsiasi tipo, dall'artificiale all'autogeno, all'omologo , all'eterologo o all'uso di membrane che stimolino la Rigenerazione Parodontale Profonda che significa riavere il cosiddetto tanto ricercato New - Attachment degli Statunitensi, ossia la formazione di nuovo attaccco epiteliale corto (e non lungo come col laser) e qui si innescherebbe una discussione scientifico-Culturale enorme che pochi sarebbero in grado di comprendere anche tra i Dentisti stessi ed addirittura tra i Parodontologi, si figuri un po' :), e continuo col discorso interrotto da questa considerazione, nuovo Ligamento Parodontale, nuovo Osso e nuovo connettivo con fibre connettivali che si intersecano con quelle epiteliali per donare la struttura sana alla gengiva Aderente. L'aspetto oggettivo della gengiva sana ha un aspetto a buccia d'arancio. L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti, ma anche in inestetismi che hanno cause nelle Disgnazie e nelle patologie Gnatologiche. Tutto questo non lo si ottiene col Laser!!! Lo si ottiene con la Chirurgia tradizionale, a mano, col vecchio buon Bisturi!!! Il Curettage e Scaling poi deve essere attuato, a mio personale parere, con strumenti a mano che lascino integra la sensibilità tattile di chi "opera"! Approfondiamo l'argomento. Tralasciando i tecnicismi sui vari tipi di Laser, che a Lei, con tutto il rispetto non interessano e non potrebbe comprendere, ovviamente, non essendo tra l'altro questa la sede per fare didattica specialistica, anche se in pratica l’ho voluta fare all’inizio, qui sopra, proprio per cercare di spiegare una volta per tutte l’essenza del problema e degli “inganni intellettuali che si verificano parlando di Laser in Chirurgia Parodontale”, il laser in parole povere può avere la sola "per me falsa utilità" di sterilizzare le tasche parodontali. Ma le tasche parodontali non vanno solo "sterilizzate" ossia non bisogna solo abbatterne la carica batterica, cosa che si ottiene tranquillamente con il Curettage e Scaling e il Root Planing preceduto da Igiene Orale Professionale. Ma esse vanno soprattutto curate, ossia bisogna riottenere il riattacco gengivale al dente con la loro chiusura e la formazione di un attacco epiteliale corto ed eliminazione dei difetto ossei di cui le tasche parodontali sono espressione, difetto che si curano con la chirurgia ossea ricostruttiva o rigenerativa o resettiva o conservativa a seconda della situazione clinica e del tipo di Parodontite in atto e non certamente col Laser! Quindi perché le sia Chiaro il Laser in Chirurgia Partodontale non serve assolutamente a niente. Sentirà tante opinioni da parte di chi ha il Laser! Ovvio che chi lo ha debba difenderne l'uso se no non lo utilizzerebbe ed andrebbe in perdita! Il Laser in Parodontologia è solo un "richiamo per le allodole"! E’ vero, sostituisce apparentemente il Curettage e Scaling manuale ma solo nelle tasche non superiori ai 5 mm. Poi che il Laser abbia tanti altri usi in Odontoiatria, utili e che semplifichino la terapia stessa, come per esempio frenulectomie linguale ed altro, è un altro discorso, restando il fatto, che il Laser non sia indispensabile e non faccia nessuna terapia che non si possa fare con le terapie tradizionali! Quindi per me non serve! Non a caso ho parlato del limite di 5 mm perché tutto questo discorso riapre una vecchia “diatrìba” tra coloro che ritengono di dover attuare una terapia chirurgica in tasche di 5 mm e coloro che invece ritengono che non debba essere attuata nessuna terapia chirurgica, sempre in tasche di 5 mm! Il punto è che, in parole semplici e povere, qualsiasi cosa si faccia in tasche parodontali fino a 5 mm di profondità, porta alla loro guarigione. Anzi, addirittura la Chirurgia sarebbe dannosa. Basta ed avanza l’Igiene Orale Professionale ed il Curettage e Scaling a mano o col Laser che sia! Ma, In Parodontologia sfido chiunque a dire che si possa curare un difetto osseo col laser, quale che sia la terapia chirurgica ossea! Tra l'altro, è ESSENZIALE, che io, operatore chirurgo, abbia una visione tridimensionale mentale da comparare al sondaggio parodontale che solo la sensazione tattile della curetta nella tasca contro i tessuti molli, duri del cemento e duri dell’osso, può dare. Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo".un Parodontologo con Laser e microscopio, non è un Parodontologo!Tra l'altro L'approccio alla Parodontite deve essere da Parodontologo vero e la Parodontite, stia tranquilla, in mani abili è curabilissima senza problemi. Perché mi sono dilungato in questo estenuante ma ritengo utilissimo discorso? Perché i Concetti espressi valgono anche per i tessuti duri del Dente e quindi per l'uso del Laser in Conservativa, come ha chiesto nella sua domanda. Sperò così di essere stato esaustivo e completo nella mia risposta e di averle "chiarito concetti ed idee" su questo Strumento che può essere molto utile, ripeto, ma non indispensabile e che niente aggiunge alle terapie tradizionali. Poi Decide solo il Suo Dentista in base al fatto che abbia il Laser ed alla sua situazione Clinica. Ovvio che se ha il Laser deve farlo "Fruttare"! Capisca! Cari saluti
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Pubblicato il 15-06-2015
Il Laser per una estrazione non si utilizza, dato che non rientra nelle indicazioni previste. Si può utilizzare per preparare un lembo chirurgico (ma quasi tutti i Chirurghi orale prediligono il bisturi in quanto molto più preciso e affidabile) e al massimo può essere utilizzato dopo l'estrazione per "sterilizzare" l'alveolo residuo (anche se questa è più una fantasia che una effettiva realtà). Ma per l'estrazione vera e propria servono: scollatori, leve, pinze, frese ossivore ed eventualmente strumenti chirurgici sonici (sonosurgery) o piezo-elettrici (piezosurgery).
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Pubblicato il 15-06-2015
Sig. Luca, prima di decidere il trattamento occorre una diagnosi, qui non sappiamo nulla, nemmeno la sintomatologia: poi a parte il terzo molare semincluso dalla foto le potrei consigliare una visita presso un odontoiatra che si occupa di patologia orale dei tessuti molli del cavo orale
Pubblicato il 16-06-2015
Non c'è laser che sostituisca la chirurgia ossea per cui a parte la piccola incisione che sarà necessaria per l'esposizione dentale, poi la chirurgia potrà essere ossea se necessaria o dentale se richiesto con sezione dell'elemento dentario. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-06-2015
Salve, benchè io abbia il laser in studio e lo adopero sovente, direi che nel suo caso non sia indispensabile, secondo la mia esperienza andrebbe bene anche l'elettrobisturi oppure perchè no, anche il semplice bisturi classico. In ogni caso l'utilizzo del laser è corretto. La vera difficoltà, a mio giudizio, è che dopo aver eseguito l'ulotomia (il taglio della gengiva che ricopre la corona del dente) In qualsiasi modo si voglia fare, poi occorre una mano esperta che sappia, con la minore invasività possibile , togliere il dente, ed allora , ma non per essere polemico, in tema di innovazione, se si inizia con il laser perchè non usare poi anche la piezo surgery? Ma...non si preoccupi con una buona mano basta una leva ed una pinza ....non serve altro!!!
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Pubblicato il 16-06-2015
Per le estrazioni il laser non serve, ma l'abilità del chirurgo maxillo facciale, purtroppo le notizie che scrivono sui siti internet fanno passare l'uso del laser come uno strumento per tutti gli usi
Pubblicato il 16-06-2015
Chi le ha suggerito l'uso del laser in questa terapia estrattiva forse è abile nell'usarlo ma in questo caso non è necessario, qui interviene la capacità chirurgica del dentista cui si è rivolta è una estrazione semplice in cui basta eseguire una piccola incisione della gengiva e l'uso della leva risolve il caso
Pubblicato il 18-06-2015
Vedendo solo la foto e non una lastra le posso dire che, se non ci sono cose visibili solo con una lastra, a mio parere non serve nemmeno il bisturi per togliere questo dente; basta uno scollaperiostio e una leva
Pubblicato il 20-06-2015
Non c'è indicazione per il laser nella sua patologia ed inoltre sarà il dentista a decidere qual'è la metodologia più idonea...............................................................................................................................................
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