Con questi sintomi che speranze ho di poter curare il dente senza estrarlo?
Scritto da Martina / Pubblicato il
Buonasera e grazie per il vostro servizio. Circa un mese ho avuto per la prima volta una lieve pericoronite del dente del giudizio inferiore che ha sempre avuto una piccola "pseudotasca" cosi definita dal dentista. à passata in circa quattro giorni con disinfettanti e sciacqui di acqua ossigenata; quando il dentista mi ha visitata e ha visitato la pseudotasca con lo specillo non c'era gia più come pure a una visita accurata di tutto il cavo orale non ha detto niente se non che un dente dell'arcata superiore doveva essere forse devitalizzato (lastrina). A distanza di un mese a contatto con uno zuccherino aromatizzato ho sentito un forte dolore al dente del giudizio...e praticamente è iniziato un calvario! Ho dolori intermittenti spontanei almeno tre volte al giorno, passano completamente e poi tornano; non peggiorano con la posizione distesa e la notte per ora dormo bene, con lieve indolenzimento al risveglio. Freddo e caldo mi danno un certo fastidio, ma molto contenuto. Non ho molte speranze di poter tenere il dente: è possibile che sia la vecchia pericoronite di un mese fa o semplicemente si è sviluppata una pulpite? Ho preso appuntamento con il mio dentista che torna tra una settimana! Le domande sono: possono succedere cose gravi e pericolose in una settimana? Con questi sintomi che speranze ho di poter curare il dente senza estrarlo? Purtroppo soffro di intolleranza polimedicamentosa con storia di reazioni avverse di cui una abbastanza grave(aspirina) e una potenzialmente grave verso fans antibiotici di due classi e un conservante. il pensiero degli antibiotici e dell'anestesia mi mette in un allarme pazzesco. Ora non ho dolore, ma so che tornerà ...va di quattro ore in quattro ore...Grazie in anticipo delle vostre risposte.
Pubblicato il 15-06-2016
Cara Signora Martina, buongiorno. Si chiama falsa tasca! Non con lo "Specillo" ma col Sondino Parodontale! "visita accurata di tutto il cavo orale", quindi è stata fatta una doppia Visita Parodontale intervallata da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. Ho già risposto alla sua domanda se potrebbero accadere eventi patologici pericolosi (la visita descritta lo chiarisce senza ombra di dubbio)! L'estrarre o non estrarre un dente in disodontiasi dipende solo dai rapporti gnatologici che ha con l'antagonista! Lo può decidere solo il Suo Dentista! Per quanto riguarda l'intolleranza polimedicamentosa deve essere solo un Allergologo od un immunologo a Diagnosticarlo con Certezza dopo avere fatto analisi accurate e prove intradermiche controllate!"il pensiero degli antibiotici e dell'anestesia mi mette in un allarme pazzesco" = ci deve essere una Diagnosi precisa Allergologica, Immunologica ed Odontoiatrica! Ci sono veramente? In ogni caso , viste le caratteristiche del dolore è probabile che lei abbia una pulpite ( una volta diagnosticata) si può curare con una terapia canalare oppure, come d'urgenza con una pulpectomia totale od una pulpotomia in attesa o della terapia definitiva endocanalare o della avulsione chirurgica! La sua sofferenza quindi si può e si deve curare! Stia tranquilla e si rilassi, è normalissima routine odontoiatrica. Cari Saluti ed un sincero "in bocca al lupo"
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Pubblicato il 15-06-2016
Sig. Martina, il suo odontoiatra va in vacanza senza sostituto? molte volte per casi urgenti se non siamo presenti ci si appoggia allo studio di altri colleghi, per cui le consiglio di ricontattare il suo odontoiatra. Chiaramente non abbiamo il parere del suo odontiatra ,ma non capisco perché è stato lasciato per un mese in sospeso un dente che forse andava devitalizzato? Dirimere immediatamente ed eseguire rapidamente le cure forse avrebbe evitato queste complicanze! Per il resto stia tranquilla che il caso non lo deve gestire lei ma il suo odontoiatra che conosce la materia e sa come comportarsi rispetto alla sua anamnesi
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Pubblicato il 15-06-2016
Senza una radiografia bisognerebbe essere degli indovini per darle una risposta, che peraltro avrebbe dovuto avere dal suo medico curante. Ma se lei è una di quelle persone che si fidano più di internet che del proprio dentista e quindi preferisce informazioni sommarie e poco precise la accontento subito dicendole che le infiammazioni dei terzi molari (denti del giudizio) sono dovute nella stragrande maggioranza dei casi al fatto che gli stessi sono nati parzialmente o in posizioni errate (quelle che noi tecnici definiamo disodontiasi). Per questo motivo, considerata anche la sua età, è poco probabile che gli stessi elementi che le hanno dato fastidio finora possano mutare posizione o erompere completamente e quindi è assolutamente probabile che il fenomeno infiammatorio si ripeta a più o meno breve scadenza. Lei può anche tergiversare e rinviare le estrazioni, limitandosi ad intervenire di volta in volta con una terapia sintomatica, ma faccia attenzione ad un avvertimento che le do. Le ripetue infiammazioni della parte possono degenerare all'improvviso in una patologia di tipo cistico che la costringerebbe poi ad un intervento sicuramente più demolitivo ed indaginoso. E, mi permetta, anche la scusa che lei è intollerante ad alcuni antidolorifici suona più per calmare la sua coscienza, che per esprimere il reale disagio legato alla sua immotivata paura. Qualunque medico appena preparato è in grado di affrontare con i dovuti accorgimenti il suo problema farmaceutico senza alcun rischio e le estrazioni se approcciate con la dovuta sapienza sono tutte uguali e relativamente semplici. Ma se preferisce fare come lo struzzo e mettere sotto terra la sua testa faccia pure. Il pianeta è pieno di deserti sabbiosi dove nascondere le proprie paure. Cordialmente
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Pubblicato il 15-06-2016
Gentile signora, la sintomatologia che riferisce non è tipica per pericoronarite, o quantomeno se una zolletta di zucchero si sia insinuata nella pseudotasca non è normale che i sintomi perdurino così a lungo .Potrebbe darsi che un molare dell'arcata inferiore omolaterale ( lo stesso dente del giudizio )sia cariato , come non trascurerei di verificare il dente dell'arcata superiore in forse per la denervazione qualora anche questo dente sia omolaterale e nelle vicinanze : zona premolari -molari al dente del giudizio di cui. Comunque se non altro come criterio "ad escludendum " ispezionerei di nuovo la pseudotasca . In attesa che rientri il suo dentista può aiutarsi con tachipirina 500 mg tre volte al giorno per controllare il dolore, se ben tollerata.Oggettivamente I criteri di recupero degli ottavi in generale fanno capo al giudizio di utilità che questi denti rivestono nell'economia della singola bocca. Ciò premesso se lo spazio di lavoro è sufficiente per una eventuale terapia canalare è possibile recuperare questo ottavo non prima di averne tuttavia valutato bene il rischio futuro parodontale (pseudotasca). Cordiali saluti
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Pubblicato il 15-06-2016
Gentile Sig.ra Martina, la decisione se un dente va tolto o no non si prende via web, ma dopo una accurata visita. Quando torna il suo dentista sarà lui a prendere una decisione. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-06-2016
Credo che senza radiografia non ci sia modo di capire se il dente vada estratto o no. Sembrano i sintomi di una pulpite. Qui il fatto importante e' stabilire le reazioni avverse ai farmaci, specialmente il conservante. Faccia ricerche in un reparto specializzato, oppure faccia togliere il dente in un reparto specializzato. Questa e' certamente la soluzione migliore. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-06-2016
Da quello che descrive oltre alla problematica di natura parodontale (pericoronite dell'ottavo, con pseudotasca parodontale) è presente anche un quadro ipotetico di pulpite tecnicamente legato ad una carie profonda del dente stesso. È compito del collega valutare, sulla base di molteplici aspetti (posizione del dente, spazio disponibile, apertura della bocca, anatomia radicolare etc etc), se puó essere valida l'opzione "curare e mantenere il dente in arcata" oppure estrarlo (con annessi e connessi relativi al discorso farmacologico), il tutto ovviamente spiegandolo dettagliatamente a lei e con il suo consenso.
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