Vorrei aggrapparmi a qualche piccola speranza, il dolore è sempre molto forte e insopportabile
Scritto da Giulia / Pubblicato il
Sono Giulia ed ho 27 anni. Il mio problema è il seguente: una settimana fa' il mio dentista mi ha estratto l'ultimo dente del giudizio rimastomi, più precisamente il 38 mi sembra (in basso a sx) aprendomi un lembo di pelle abbastanza esteso per permettere la buona riuscita dell'operazione. Il giorno seguente tutto bene, gonfiore, dolore e livido nella norma. Il terzo giorno invece due punti saltano ed ovviamente quel poco di yogurt e budino mangiato hanno infettato la cavità. Avendo notato l'assenza del coagulo ed avendo già avuto alveolite in altre occasioni ho deciso di chiamare il dentista che però solo oggi è riuscito a vedermi. Tutto confermato, i punti sono saltati in parte, hanno riaperto un bel bucone e ho l'alveolite. Il dentista ha provveduto a ripulire e disinfettare con acqua ossigenata la cavità e mi ha rimesso i punti...ma tutto questo senza alcuna anestesia! ma è normale? lui dice che in casi di infezione l'anestesia copre ben poco e quindi ho sopportato, credendo di svenire, il tutto. Tornata a casa, dopo un bel pianto liberatorio di dolore e dopo aver preso una fialetta di toradol mi sorge spontanea una domanda...come posso tenere sotto controllo i punti? nel senso: sono fissati tra gengiva e parte finale della guancia...come non farli saltare? e poi come faccio per controllare che il coagulo si stia formando? Perdonate tutte queste domande magari poco chiare ma tra un po' di stordimento e l'idea che tra una settimana dovrò partire per Roma per lavoro sono davvero preoccupata che non si risolva per tempo, almeno il dolore. Sto prendedo amoxic+ ac. clav, uso toradol solo nei casi di dolore insopportabile ed oki per dolore più lieve ma ogni 4 ore, non ogni 8 come da prescrizione. Insomma, vorrei aggrapparmi a qualche piccola speranza, il dolore è sempre molto forte e insopportabile. Grazie anticipatamente. Giulia
Pubblicato il 22-01-2013
Sig. Giulia, le complicanze dopo l'avulsione di questi denti sono contemplate, i consigli sono di rispettare la zona per qualche giorno, per cui non forzi in apertura, e mantenga una dieta liquida mettendo tutto il pasto nel frullatore, senza dimenticare tutte le prescrizioni del suo odontoiatra che devono essere rispettate alla lettera. Stia tranquilla e buona fortuna.
Pubblicato il 22-01-2013
Gentile Paziente, le sue disavventure non devono farle vedere tutto "nero" anche se si può comprendere il suo scoramento. L'alveolite (se di questo si tratta, perchè non potendo effettuare una visita clinica diretta possiamo solo ipotizzarla) spesso non ha una terapia risolutiva immediata ma dovrà avere ancora qualche giorno di pazienza e tutto dovrebbe risolversi gradualmente. Nel frattempo può cercare di tenere "pulito" l'alveolo dell'estrazione utilizzando una semplice siringa senza l'ago ed effettuando delicatamente dei lavaggi con semplice acqua all'interno della cavità, se esiste uno spazio tra i tessuti che non sia perfettamente chiuso dai punti di sutura. In caso contrario, come detto, dovrà armarsi di pazienza. Non si preoccupi su come mantenere i punti di sutura e il coagulo "in situ" se non evitare di masticarci sopra ed evitare lo spazzolino nell'area dell'intervento. Per la prossima settimana la sintomatologia dovrebbe essersi risolta senza ulteriori problemi. In bocca al lupo!
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Pubblicato il 22-01-2013
Cara Signora Giulia, devo essere per forza chiaro e preciso: non esiste che ancora oggi, si possa soffrire dal Dentista! Sicuramente sarebbe sempre buona norma dominare l'infezione con antibiotici perché l'effetto dell'anestesia potrebbe essere invalidata parzialmente perchè è presente una forte infiammazione perchè il PH locale si abbassa acidificando l'ambiente e l'anestetico libera la sua base attiva in ambiente basico o almeno neutro, non in ambiente acido! Ma in queste situazioni basta risolvere prima l'infiammazione e poi procedere all'anestesia, oppure fare una anestesia regionale, nel senso di tronculare del tronco nervoso che innerva quella particolare "regione" della bocca, da trattare terapeuticamente, anzichè locale! Ma se si deve intervenire subito d'urgenza, ripeto, basta potenziare l'anestesia plessica o tronculare con anestesie peripress nello spazio parodontale e subperiostea ossea che l'effetto diventa pieno in qualsiasi situazione patologica! Per i punti basta usare filo più robusto e usato meglio che non si rompe a meno che lei non mangi cose taglienti come crosta di pane etc!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 22-01-2013
I punti non si dovevano rompere così e non si devono staccare i lembi e rimanere aperti. Tutto ciò non dipende da lei. Lei non deve fare nulla di speciale se non aspettare. Bisogna purtroppo solo attendere che passi. Il ghiaccio, per lungo tempo applicato, può dare sollievo al posto dei farmaci. E c'è una cosa che funziona tantissimo: la fotobiostimolazione con il laser che ha fortissimo potere germicida. Quotidiane applicazioni di laser possono certamente abbreviare il decorso post estrattivo. Se le dicono diversamente ricordi la favola di Esopo: la volpe e l'uva..
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Pubblicato il 22-01-2013
A completamento dei consigli validissimi dei Colleghi, vorrei aggiungere che i punti sono probabilmente saltati a causa di un' apertura eccessiva della bocca, magari per uno sbadiglio.
Pubblicato il 22-01-2013
Gentile Giulia, l'estrazione di denti in inclusione ossea è sempre seguita da una settimana in cui è necessario seguire le prescrizioni del chirurgo che ha eseguito la terapia ed almeno i primi due giorni è consigliabile una dieta liquida. Qualsiasi intervento chirurgico interessante il tessuto osseo in qualsiasi altra parte del corpo prevede un periodo di convalescenza più o meno lungo. La bocca ci serve per mangiare, ma questo non ci deve far dimenticare i tempi di guarigione. Ci piacerebbe avere la bacchetta magica, ma ancora non è stata inventata :) !!!
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Pubblicato il 22-01-2013
Gentile Giulia, l'alveolite trofoneurotica, detta anche alveolite secca, si manifesta in conseguenza di avulsioni particolarmente traumatiche ed indaginose, in concomitanza con l'uso di anestetico con vasocostrittore; l'assenza o l'insufficienza di sanguinamento impedisce il formarsi del tappo di coagulo che è condizione indispensabile per la guarigione. Tanto premesso, come avrà già compreso,il passo successivo è ricreare le condizioni per il formarsi del coagulo. Questo vuol dire curettare la parte per indurla al sanguinamento, è ovvio e logico che le coperture antibiotiche che si prescrivono per evitare le complicanze, hanno effetti scarsi se non nulli sulla parte interessata, che andrà disinfettata direttamente, in quanto proprio l'assenza del sangue, che è il veicolo con il quale viaggia l'antibiotico, è l'ostacolo alla diffusione dell'antibiotico stesso. In conclusione, il Collega certamente saprà cosa consigliarle per il controllo del dolore, e per il resto si tranquillizzi, è una complicanza assolutamente gestibile. Cordialmente Gustavo De Felice gusfelix@libero.it
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Pubblicato il 22-01-2013
Gentile paziente spero che prima dell'estrazione abbia eseguito la terapia antibiotica, il problema non sono i punti, comunque in questi casi di alveolite consiglio di eseguire localmente instillazioni di acqua ossigenata e alcune gocce di rifocin antibiotico per uso topico questo le potrà evitare una revisione chirurgica della ferita, ne parli con il suo medico di fiducia. Cordiali saluti
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