La mia bimba di 10 anni ha un incisivo devitalizzato
Scritto da cinzia / Pubblicato il
La mia bimba di 10 anni ha un incisivo devitalizzato da circa un anno. Ora, c'è chi mi dice che lo sbiancamento può essere fatto in qualsiasi momento e chi invece mi dice che è meglio aspettare 5 o 6 anni per la chiusura completa dei canali. Cosa mi consigliate ? E poi, quanto dura circa lo sbiancamento di un dente devitalizzato e quali sono i rischi (se ce ne sono)?
Pubblicato il 19-07-2010
La manovra di sbiancamento di un incisivo può essere fatta in qualsiasi momento. Ci sono numerose tecniche ma se fatti gli step giusti, non c'è rischio, anche se sta procedendo alla apecificazione, ovvero alla chiusura dell'apice. Tuttavia è vero che in genere si aspetta dopo la chiusura ermetica del canale. Il punto sta nel fatto che le sostanze che sbiancano, sarebbero irritanti se entrassero nel canale. Ma si può fare facilmente in modo che non ci entrino..
Pubblicato il 19-07-2010
Cara Cinzia, le discromie dei denti devitalizzati fanno un pò parte del passato. Nel senso che una adeguata terapia endodontica non dovrebbe far virare il colore del dente....o almeno non dopo un anno. Per quanto riguarda il trattamento canalare di un incisivo di una bimba di dieci anni va messo in conto che è fondamentale aver la sicurezza che sia eseguito con la massima accuratezza vista la importanza estetica-funzionale che riveste tale elemento. Voglio dire che è necessario capire il motivo di tale discromia prima di pensare a risolverla con sbiancamenti. Se è possibile risolverla con un adeguata revisione della terapia endodontica precedente è bene prenderla in esame. Cordiali saluti
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Pubblicato il 19-07-2010
Gentile Cinzia, di solito una devitalizzazione a regola d'arte non provoca modifiche del colore del dente e comunque esistono svariati tipi di sbiancamento dei denti sia interni che esterni che solo il dentista curante può valutare esattamente. Rischi particolari non ce ne sono, ma di solito è necessario un richiamo periodico che varia da caso a caso a seconda del grado della discromia. Cordialmente
Pubblicato il 19-07-2010
Cara Signora Cinzia... lo sbiancamento si ottiene con gli ioni O- e HO2- derivanti dalle due modalità di scissione di H2O2 In genere si usa il perossido di idrogeno ma anche il perossido di carbamide è molto potente.E' importante sapere che gli ioni ossidanti vanno a colpire anche il collagene, l'azione sul collagene pulpare determina un lento rilascio di agenti dell'infiammazione che possono danneggiare la polpa radicolare..quindi anche se in teoria si potrebbe procedere lo stesso, perchè il processo infiammatorio è di regola reversibile, ritengo sia meglio aspettare il completamento di maturazione dell'apice! ....in ogni caso non deve essere stata fatta a regola d'arte la terapia perchè non si sarebbe dovuta manifestare nessuna discromia coronale...agendo a regola d'arte......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 19-07-2010
Ritengo sia meglio aspettare l'avvenuta chiusura (maturazione) apicale, anche per rivalutare la terapia endodontica.
Pubblicato il 19-07-2010
Lo sbiancamento del dente devitalizzato si esegue con la riapertura della otturazione ed un lavaggio appropriato dei canalicoli dentinali impregnati di sangue coagulato. Non c'è alcun rischio e si può eseguire in qualsiasi momento. Mi sembra opportuno eseguirlo al più presto per evitare complessi psicologici alla bambina.
Pubblicato il 19-07-2010
Gentile signora effettivamente la terapia di sbiancamento del dente trattato endodonticamente va eseguita solo dopo aver effettuato il sigillo canalare al fine di evitare che le sostanze usate per tale terapia possano innescare fenomeni di riassorbimento radicolare, e' una tecnica non completamente esente da rischi proprio per i motivi sopracitati che certamente il suo dentista di fiducia conosce, cordialità.
Pubblicato il 19-07-2010
Gentile signora Cinzia, lo sbiancamento è un trattamento che merita la medesima cura e attenzione di tutti gli altri trattamenti odontoiatrici. Il primo requisito è che lo sbiancamento sia necessario, e che quindi il colore sia evidentemente diverso dagli altri, perchè credo che a dieci anni di età il colore potrebbe dare più fastidio alla mamma che alla figlia. Il secondo requisito è che i liquidi responsabili dell'azione sbiancante restino dove il medico li mette, e quindi che la bimba sia disposta a subire il trattamento (di per sè non doloroso, ma un tantino "noioso") ma se la bimba ha già subito la devitalizzazione non dovrebbero esserci problemi. Il terzo requisito è essere pronti e preparati ad una eventuale parziale recidiva nel tempo, non prevedibile con precisione in entità e tempistica. Se tutte le variabili sono soddisfatte non credo ci siano controindicazioni ad eseguire la terapia, ma non dovrebbero esserci problemi nemmeno se si decidesse di posticipare il tutto più in là di qualche tempo. Cordiali Saluti.
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Pubblicato il 19-07-2010
Nessun rischio! Mi chiedo soltanto come intendano procedere per schiarire un dente devitalizzato "MALE". Dall'interno opp. dall'esterno?
Pubblicato il 19-07-2010
Sarebbe opportuna attendere qualche anno prima di procedere allo sbiancamento interno, in modo che gli apici delle radici siano completamente formati. Una volta fatto ciò lo sbiancamento non ha particolari rischi. Cordiali saluti.
Pubblicato il 19-07-2010
Cara Sig.ra Cinzia, come hanno già detto alcuni colleghi, se il dente in corso di apecificazione ha già cambiato colore, c'è qualcosa che non va. Forse come sospetta qualcuno prima di me, la precedente terapia non è stata fatta a regola d'arte. Di sicuro, prima di sbiancare un dente è necessario che l'apice sia chiuso e il canale sigillato ermeticamente nelle sue tre dimensioni. La informo inoltre che oggi la terapia dei denti ad apice immaturo, come probabilmente è quello di sua figlia, non richiede più lunghe interminabili sedute a distanza di mesi con medicazioni varie, ma può essere eseguita in due sedute al massimo sfruttando nuove tecniche e nuovi materiali: "Tecnica della barriera apicale con MTA". Provi a chiedere al suo dentista. Infine, diversamente da quello che hanno detto alcuni colleghi prima di me, è bene che sappia che lo sbiancamento dei denti trattati endodonticamente non è del tutto esente da rischi. Va fatto bene e soprattutto vanno prese le dovute precauzioni. A distanza di anni infatti si può verificare un "riassorbimento esterno" della radice che, soprattutto se non è diagnosticato in tempo, può addirittura portare alla perdita del dente... La letteratura è ricca di casi simili ben documentati. Ne parli con il suo dentista e eventualmente chieda anche altri pareri. Cari saluti e auguri. Dr. Arnaldo Castellucci
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Pubblicato il 20-07-2010
Sig. Cinzia, prima di procedere a uno sbiancamento occorre una diagnosi della discromia, valutando le cause che l’hanno provocata, poi si stabilisce se procedere dall’esterno o dall’interno del canale. Dall’esterno è fattibile anche a 10 anni, dall’interno occorre una valutazione radiografica prima di procedere.
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