Mobilità dentale
Scritto da ELISA / Pubblicato il
Salve volevo un consiglio circa 10 anni fa non avendo curato bene un dente ho dovuto devitalizzarlo..poi mi è stata messa una capsula mobile (nel senso che si stacca e si attacca con del cemento)ora da un paio di settimane la sentivo muovere e così sono andata dal mio dentista che la staccata e però ha notato che è il dente a muoversi e mi ha detto che per ora lo posso ancora tenere se non mi da fastidio..l'unico problema e che quando mangio mi fa male non riesco a masticare un grissino. Cosa può essere???Dovrei farmelo togliere??il mio problema più grande è la PAURA ho paura di sentire male e ho paura di punture e robe del genere come posso fare??? e poi dopo averlo tolto mi consiglia un ponte o l'implantologia??io sarei più propensa a fare il ponte perchè ho paura dell'intervento anche se mi hanno detto che non è molto dolorante!!! Che faccio?? Grazie mille
Pubblicato il 22-10-2010
Gentile Elisa, la mobilità e dolenzia dipendono sicuramente da una parodontopatia e probabilmente sarà necessaria l'estrazione ovviamente dopo aver valutato l'assoluta impossibilità di conservarlo. Togliere un dente parodontosico è una procedura semplice. Per la sostituzione del dente, è una condizione che deve valutare con il suo dentista che potrà consigliarla per il meglio. Tenga presente che comunque l'intervento di implantologia, qualora ci fossero condizioni idonee,non è cosi difficile come può apparentemente sembrare e le consentirebbe di non "limare" i denti adiacenti. Cordialmente
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Pubblicato il 22-10-2010
Cara Elisa, è cosa strana per la tua giovane età perdere un dente per parodontopatia e che già dieci anni orsono sia stato pure devitalizzato ed incapsulato! Temo che, purtroppo, il dente sia oramai da estrarre e sarebbe consigliabile ricorrere ad un impianto, meglio se post-estrattivo (semprechè le condizioni dell'alveolo lo consentano), e non al ponte che comporterebbe il sacrificio gratuito di altri due denti. L'intervento non è per nulla doloroso. Tanti auguri.
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Pubblicato il 22-10-2010
Sig.Elisa, capisco le sue paure verso il dolore, controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se così fosse cambi con un iscritto e vedrà che le paure spariranno. La bocca non è costituta da un solo dente, ma da tante strutture che devono essere mantenute nel tempo, prima di ogni intervento lei dovrebbe far presente all'odontoiatra le sue paure, con opportune e corrette somministrazioni farmacologiche è possibile attenuare ansia e dolore. Non si deve preoccupare se impianto o ponte, perché ci penserà l'operatore di sua fiducia
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Pubblicato il 22-10-2010
Ho già scritto in una risposta come secondo me i criteri per intervenire siano sostanzialmente due. Il primo è che si interviene se vi è dolore, sempre e comunque. Perchè non è proponibile che si stia con del dolore durante le normali attività quotidiane. Il secondo è che si interviene se clinicamente o in radiografia si repertino lesioni che si reputino ingravescenti, perchè è possibile che un problema anche serio, non dia più dolore se passa lo stadio di fatto acuto e diventa cronico. Nel suo caso vi è sia un problema che può allargarsi (nel senso che se trascurato il basculamento dei denti può allargarsi ai denti limitrofi) e in più vi è dolore. Secondo me deve armarsi di santa pazienza, e ascoltare i consigli del suo curante. Dopotutto oggi con tutto l'armamentario di strategie atte a controllare l'ansia e il dolore disponibili in farmacia, decidere di non curarsi è proprio una cosa sciocca. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 22-10-2010
Visto il caso clinico suppongo che se il dente si muove sia per una frattura radicolare o per la presenza di una lesione periapicale importante. E' probabile che il dente sia effettivamente da togliere e in tal caso penserei sicuramente di rimetterlo con l'implantologia. Cerchi di capire dal suo dentista quale sia il problema che affligge il suo dente, per poi porre rimedio: di solido in odontoiatria l'attesa complica le situazioni. Per quanto riguarda l'ansia le posso dire che oggi non c'è più motivo per temere il dentista, ma se proprio è più forte di lei esistono tanti rimedi per ridurre l'ansia (protossido d'azoto, ansiolitici per os o ev, ecc.). Ci tenga aggiornati.
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Pubblicato il 22-10-2010
Mi sfugge il concetto di "capsula mobile",...a 24 anni avere anche solo il rischio di perdere un dente,non mi sembra una bella prospettiva...si affidi ad un dentista che l'aiuti a vincere le sue paure (se non bastasse l'anestesia c'è la sedazione cosciente).Le consiglio di intraprendere un iter terapeutico finalizzato non solo a curare questo problema ma a ripristinare uno stato di salute della sua bocca o a preservarlo con controlli periodici.
Pubblicato il 22-10-2010
Cara Elisa parti dal presupposto che se il dente di fa male e si muove probabilmente ha un infiammazione apicale quindi bisogna valutare eventuali problemi di devitalizzazione ed eventualmente ritrattarlo per togliere l'infiammazione e stabilizzarlo. Nel caso sia proprio spacciato sicuramente le consiglio l'impianto perchè, a parità di prezzo o quasi garantisce una miglior durata nel tempo e evita di andare a danneggiare altri denti che sono sani e bisogna preservare in questo modo. il dolore è veramente poco anzi, a mio avviso è più traumatica un estrazione che non un intervento di implantologia, quindi stia tranquilla e si rilassi perchè se si affida ad un bravo odontoiatra non avrà problemi di sorta distinti saluti
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Pubblicato il 22-10-2010
Cara Elisa, il suo problema più importante non è il singolo dente mobile ma la paura del Dentista, che se non vinta rischia nel tempo, e lei è molto giovane, di essere la causa di una precoce perdita della dentatura.Non so se lei guida un autoveicolo ma immagino che in ogni caso sarebbe puntuale e precisa nei controlli di manutenzione ordinaria e straordinaria della macchina.Non tratti i suoi denti peggio del suo autoveicolo. Si faccia coraggio, segua le istruzioni del suo dentista, dopo aver verificato che sia regolarmente iscritto all'albo, e viva felice e contenta con la sua bella dentatura in bocca. Mi creda , NON C'E' NULLA DI PIU' PREZIOSO.
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Pubblicato il 22-10-2010
Cara Signora Elisa...mi dispiace dover dire questo...ma il suo Dentisti ha preso "fischi per fiaschi"....per due motivi:........ A- Una protesi fissa (corona) non si lascia cementata per tanti anni...in cemento si chiama provvisorio perchè deve essere provvisorio...poche settimane a limite mesi in casi eccezionali!...POI va cementata con cemento definitivo...se no scementandosi, si infiltrerebbe di batteri ed umidità causando malacia e infezioni endoparodontali............. B-se il dente si muove deve valutare se questo avviene per una frattura della corona o di una sua parete p per una parodontite con tasca parodontale infraossea....ora una parodontite non si manifesta all'improvviso, ma occorrono anni e il suo Dentista non se ne è accorto?...le spiego:....LEGGA NEL SUO INTERESSE QUESTO LUNGO MIO DISCORSO CHE LE SPIEGANO COME DEVE AVVENIRE UNA VISITA PARODONTALE E COME SI ARRIVI AD UNA TERAPIA BEN PIANIFICATA!!! ..................................LA PARODONTOLOGIA NON SI INVENTA!!! ........................................... le spiego:............la Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto…le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane…il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta … molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!........Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la ……..TERAPIA PARODONTALE………………………. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita…… nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali…......................................................................................Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell’Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un’ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell’apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Quindi la Visita Parodontale si svolge in tre tempi: La Prima Visita Parodontale, La Preparazione Iniziale Parodontale, La Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale e Totale Odontoiatrica (Per un totale 5/9 ore in tre sedute). Entrambe le Visite sono seguite da un accurato "colloquio" col Paziente. PRIMA VISITA PARODONTALE „« Anamnesi Clinico-Medica generale (Malattie, Allergie, Emorragie,Intolleranze, Cure Specifiche, Disturbi Nervosi o Psichici etc ) „« Anamnesi Odontoiatrica ( Dolore e sue caratteristiche, Dolore ATM, Gengive sanguinanti, Alitosi, Spazi tra i Denti, Cambiamento colore di denti o gengive, Sensibilità dei Denti termica o chimica, Tumefazioni all’interno della bocca, Bruxismo. „« Visita Soggettiva (tutto ciò che il paziente ha da raccontarvi) „« Visita Oggettiva ( tutto quello che voi osservate in bocca) Visita Oggettiva „X Si inizia con l’esame Gnatologico : Devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse gia presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore). Si ricercano così i denti in trauma d’occlusione. „X Valutazione Gnatologiche-Ortodontiche : Classi Dentali di Angle, a livello dei primi molari e dei canini, I Cl.Dentale, II Cl. Dentale (e se in I o in II Divisione), III Cl., Overbite e quindi se c’è deep bite, Overjet e quindi se è presente un open bite. Curva di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale, Rotazioni, Inclinazioni, Estrusioni, Intrusioni, Migrazioni, Faccette d’usura. „X Visita A.T.M. (Articolazione Temporo Mandibolare) Rilevando se sono presenti Algie, Scrosci, Click, Sublussazioni, Contratture dei muscoli in particolare Massetere e soprattutto lo Pterigoideo. „X Valutazione delle Gengive : Aspetto, consistenza, Parulidi, Igiene Orale, Placca batterica, Tartaro, Sanguinamento Spontaneo, Sanguinamento al Sondaggio Parodontale, Gengivite Marginale, Recessioni Gengivali, Insufficienza di Gengiva Aderente. „X Valutazioni Parodontali Specifiche: Mobilità Dentale di 1°,2°,3° , Lesioni delle forcazioni, 1°Cl.,2°Cl.,3°Cl., Valutazione della presenza di manufatti Conservativi o Protesici o Legature Parodontali Irrazionali, Sondaggio Parodontale e se c’è dolore e sanguinamento al sondaggio. „X Sondaggio Parodontale : si sondano tutti i denti a partire, personalmente, dagli ultimi denti posteriori sinistri, dell’arcata inferiore, dalla Superf. Vestibolare (Disto Vestib., Centro Vestib., Mesio Vestib.) proseguendo poi sullo stesso dente dalla Superf. Linguale (Disto Ling., Centro Ling., Mesio Ling.) e si passa al dente contiguo fino a sondare tutta l’arcata…poi si passa a quella superiore allo stesso modo e nello stesso ordina. In questo modo io rilevo la misura e l’assistente la scrive direttamente sul cartellino, velocizzando l’operazione! Queste misure poi verranno riportate su carta millimetrata per disegnare le tasche parodontali. „X Programmazione della eventuale Preparazione Parodontale Iniziale: Ablazione Tartaro e Lucidatura dei denti, Curettage e Scaling sotto adeguata copertura antibiotica, specie in Cardiopatici e Diabetici, ma altamente consigliabile almeno "la prima volta", Modelli di Studio, Studio valutativo Rx Parodontale e se occorre Conservativo e protesico e ATM, Programmazione della Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale specie se in presenza di Gengivite Evidente! „X Colloquio col paziente: Essenziale! PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE „X Ablazione Tartaro con Ultrasuoni o altre metodiche previa copertura antibiotica per ovvi motivi di Poussès di microbi. „X Curettage e Scaling ricordando che: Scaling: rimozione del tartaro molto duro "sfuggito alla Ablazione con ultrasuoni o altro". Curettage gengivale: rimozione dei tessuti molli della tasca parodontale. Curettage radicolare: rimozione dei tessuti (cemento) necrotici della radice. Root Planing: esasperazione propria dell’ "American Slang", del concetto di curettage radicolare Preferisco, la prima volta, farla a cielo coperto subito dopo l’Ablazione Tartaro a Ultrasuoni e la lucidatura dei denti. È meno traumatizzante e rendiamo le gengive più "trattabili" chirurgicamente, poi in sede di Rivalutazione si deciderà come proseguire! Preciso, non per polemica ma perché, nella mia esperienza, avendole, all’Università, provate entrambe, che Il curettage e Scaling lo si fa con gli strumenti a mano, Curette, Scaler, etc e non con il Laser o altro perché è ESSENZIALE, che io, operatore chirurgo, abbia una visione tridimensionale mentale da comparare al sondaggio parodontale che solo la sensazione tattile della curetta nella tasca contro i tessuti molli, duri del cemento e duri dell’osso, può dare. Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet (Bauer Gutowski, 1984). „X Rx Endorali che chiameremo Studio Valutativo Parodontale: una lastra per 4 incisivi, una per ogni canino, una per i due premolari (tutte queste sono Rx verticali) e una lastra orizzontale per i tre molari ( a volte ne servono due) per un totale di 7/8 Rx ad arcata! SECONDA VISITA DI RIVALUTAZIONE PARODONTALE ed Odontoiatrica Totale Con tutto ciò che abbiamo rilevato e studiato nella PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE, si rivaluta ora la "bocca" con gengive certamente non più in Infiammazione Acuta, con le Tasche private del tessuto di granulazione interno che ne falsava la giusta presa delle misure e procediamo ad una visita totale Parodontale come nella Prima visita con la ripresa delle misure delle tasche parodontali, lo studio dei modelli montati su articolatore, lo studio delle radiografie comparando il tutto con lo studio dell’apparato stomatognatico del paziente. In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgrazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale! Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recideve etc.). Gli si spiegherà col dovuto tatto che la "terapia parodontale", per la sua importanza e complessità in quanto coinvolge tutta l’Odontoiatria ( che nel mio studio facciamo Io e mia Figlia Claudia), "DEVE ESSERE MERITATA", dal Paziente, ossia Egli deve dimostrare di avere imparato (ovviamente con le dovute istruzioni della mia Igienista Dentale) a saper mantenere un eccellente igiene orale … cambiando o "addolcendo" anche abitudini sbagliate e viziate…sopra a tutte, alimentazione, stile di vita e il fumo (per il quale si possono prescrivere sedute mensili, di UP2 e lucidatura). Gli si spiegherà bene che il Curettage e Scaling non è un "optional" ma è un Vero e proprio proseguimento irrinunciabile della terapia Parodontale con scadenze da pianificare a seconda della situazione e a cui dovrà essere sottoposto per tutta la vita............................:................................ Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: …….VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa)....quindi è importante che lei la legga.... ...... Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it …………….......... POI ...........sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'.... poi.... TRA I MIEI CASI CLINICI....seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): …..a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti... a Pag 2...Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria....e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente..... infine vada sul mio sito, le sarà molto utile: www gustavopetti.it …………….......... ...... ..............le ripeto si faccia visitare da un vero parodontologo...........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 23-10-2010
Cara Elisa, da come descrive il problema è probabile che il dente sia da estrarre (anche se una risposta certa si può dare solo dopo una visita accurata). Capisco le sue paure nel provare dolore, ma un buon odontoiatra deve aiutarla a superare queste sue difficoltà. Per un consiglio su come sostituire l'elemento tolto posso solo dirle che l'implantologia non è poi così dolorosa, ma la scelta della soluzione al suo problema è solo sua, il curante ha il dovere di prospettarle tutte le soluzioni del caso con i pro e i contro e guidarla nella Sua scelta
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Pubblicato il 24-10-2010
Gent sig ra Elisa una capsula se si scementa ripetutamente ha un problema che deve essere risolto non si può pensare di ricementarla e basta un dente può far male se ha per es un granuloma e in tal caso può essere recuperabile con adeguati trattamenti, ma se anche si muove o comunque è mobile verosimilmente ha un ridotto supporto osseo. l'attesa in tal caso è controproducente meglio intervenire rapidamente per evitare di perdere ulteriormente osso con la motilità del dente e con il processo infiammatorio alla sua giovane età poi l'implantologia è indicata proprio in un'ottica conservativa cerchi un collega che le ispira fiducia, preparato e che la metta a suo agio cordiali saluti
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