Quali chances ci sono per migliorare esteticamente il sorriso?
Scritto da stefania / Pubblicato il
Avendo rinunciato di sottopormi ad un intervento di chirurgia maxillo-facciale, vorrei capire quali chances ci sono per migliorare esteticamente il sorriso, ovvero per rendere più evidente l'arcata superiore che è allineata con quella inferiore (pertanto a causa di questo le faccette estetiche, in particolare le lumineers, sarebbero nel mio caso sconsigliate): ad esempio, ho sentito parlare del camouflage, può questa tecnica "rimodellare" una serie di denti (in questo caso dell'arcata superiore) per attribuire al sorriso un aspetto estetico migliore? Grazie
Pubblicato il 04-11-2013
Sig. Stefania, vedo che internet l'ha istruita bene, ma la miglior soluzione la troverà nelle mani esperte di un buon semplicissimo odontoiatra.
Pubblicato il 04-11-2013
Purtroppo non abbiamo nulla per aiutarla come documentazione del suo caso. Certo le faccette aiutano a migliorare l'estetica di denti che lo necessitano aumentandone anche la dimensione, ma difficilmente possono compensare quello che l'ortodonizia e la chirurgia avrebbero fatto. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-11-2013
Dicendo che ha rinunciato alla chirurgia maxillo-facciale ci fa pensare che ha dei problemi ortopedici, di quale gravità? senza sapere qual'è questa sua dismorfosi non è possibile darle una risposta sensata. Ci invii le foto della sua occlusione. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-11-2013
Come mi capita di affermare quasi sempre avremmo senz'altro bisogno di effettuare un approfondito esame clinico corredato da tutti i records diagnostici e radiografici per poterla aiutare. Se, però, le è stato consigliato un intervento ortodontico-chirurgico, valuterei bene la situazione, in quanto un eventuale approccio non chirurgico di compromesso potrebbe non dare risultati adeguati sia da un punto di vista funzionale che estetico. Cari saluti, Dr.Roberto Del Rosso, Specialista in Ortognatodonzia, Terni
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Pubblicato il 04-11-2013
Gentile paziente, avendo lei rinunciato alla terapia chirurgico-endodontica, e non avendo elementi diagnostici sufficienti, la risposta non può che essere generica. Le faccette di ceramica hanno precise indicazioni e controindicazioni che variano da caso clinico a caso-clinico; livello di igiene orale, l'esame preliminare delle condizioni parodontali dei suoi denti, la presenza eventuale di carie, l'esame dei modelli delle sue arcate dentarie con montaggio in articolatore, la conseguente valutazione gnatologica con un'analisi occlusale degli aspetti fisiologici e patologici (ad esempio il bruxismo), l'esame delle radiografie e fotografie , sono una parte di tutti quegli elementi diagnostici che permettono all'odontoiatra di valutare se vi sono indicazioni alle faccette di ceramica o meno. Una alternativa terapeutica possono essere i compositi. Necessario il consulto con un odontoiatra che abbia dimestichezza con gli aspetti estetici e funzionali di restauri complessi. Cordiali saluti
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Pubblicato il 04-11-2013
Cara Signora Stefania, legga nel mio profilo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale". Sarà indubbiamente interessante per lei. Un concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti. Tutto questo, ovviamente parlando in senso lato perchè non la vedo clinicamente, si può corregere per arrivare ad un "Natural smile". Si può intervenire ovviamente anche in altri modo, dall'ortodonzia (ma se lei parla di chirurgia ortopedica-ortodontica, evidentemente si tratta di una disgnazia scheletrica e non dento-dentale, non correggibile con la ortodonzia tradizionale. Esiste anche la Protesi fissa e sistemi modernissimi di faccette estetiche che sono diverse da quelle tradizionali, che lei non può usare. Queste di regola si possono usare ma lo dico e qui lo nego perchè non l'ho visitata clinicamente ma lei chiede ed io devo rispondere e voglio rispondere in modo esaustivo, se possibile! Si tranquillizzi quindi. Una soluzione terapeutica adatta a Lei si "trova"! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti in Cagliari
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Pubblicato il 04-11-2013
Gentile signora è impossibile darle una risposta utile perché è indispensabile valutare il suo sorriso, la forma del suo volto ed infine, ma non ultime, le caratteristiche della sua bocca. Queste informazioni vanno poi collegate alle sue aspettative affinché possa poi conoscere quali sono le soluzioni possibili. Cordialmente
Pubblicato il 04-11-2013
Quindi la occlusione e' di terza classe o un testa a testa.. In effetti in questi casi e' difficile per motivi meccanici fare faccette, che tenderebbero a staccarsi.. Già le corone forse sono piu resistenti. Ma quale è il vero motivo per cui lei vuole fare questa cosa? Ci manda una foto ben fatta, cosi possiamo capire meglio?
Pubblicato il 04-11-2013
Gentile sig.ra Stefania, è implicito che una valutazione di un caso come il suo implica un lungo studio clinico, completo anche sotto il profilo psicologico e sotto il profilo della valutazione attenta dei rischi e benefici. Si può comunque dedurre, dalla sua descrizione, che lei ha dei problemi di grave malocclusione di tipo scheletrico e dento alveolare tali da non poter essere corretti con un trattamento ortodontico. Si presume che tali dismorfismi le provochino un disagio funzionale ed estetico e sicuramente sarà stata edotta in merito a tutti i vantaggi e gli svantaggi relativi all’intervento e alla sua situazione dai colleghi ai quali si è rivolta. Le vie da percorrere, in alternativa all’intervento chirurgico ortognatico, che deve essere preceduto da un trattamento di ortodonzia decompensatoria sono le seguenti: 1-camouflage ortodontico: che prevede, se indicato dai limiti dettati dalla componente alveolare, un trattamento ortodontico finalizzato ad una compensazione dentale della discrepanza scheletrica. 2-camouflage protesico: ( solo se indicato sotto il profilo funzionale e gnatologico ) si intende un rimaneggiamento delle silhouette dei denti , della inclinazione ecc tali da compensare il più possibile l’inestetismo. Tali trattamenti protesici possono avvalersi di faccette, corone, protesi ecc 3-trattamento di chirurgia plastica estetica o di medicina estetica della zona periorale per compensare il più possibile il dismorfismo dei tessuti molli. Tali trattamenti sono indicativi ma devono essere indicati e valutati dal team di specialisti a cui lei si affiderà. Cordiali saluti.
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