Prima del curettage gengivale/levigatura delle radici è necessario anticipare l'assunzione di antibiotici?
Scritto da Maria Cristina / Pubblicato il
Buonasera, nel caso di prolasso della Mitrale e in presenza di una podontopatia abbastanza avanzata, mi chiedevo se prima del curettage gengivale/levigatura delle radici sia necessario anticipare l'assunzione di antibiotici di qualche giorno, esempio se il sabato faccio il curettage posso inziare gli antibiotici il giovedì e proseguire per i 6 giorni canonici, oppure è sufficiente la classica profilassi per l'endocardite batterica di 2 Grammi 1 ora prima del curettage, scusate la domanda, ma essendo una puizia molto piu' profonda ho avuto il dubbio, avendo letto che nelle parodontopatie i batteri sono molto attivi e non avendola purtroppo mai fatta. Grazie infinite. Cristina
Pubblicato il 08-05-2018
Salve, in presenza di valvulopatie del tipo prolasso mitrale, come nel suo caso, in caso di interventi chirurgici di lieve entità a mio giudizio sarebbe consigliabile la profilassi antibiotica per l'endocardite batterica classica quella dei due grammi un ora prima. Tuttavia ne parli sempre con il suo dentista di fiducia, il quale avendo a disposizione la sua cartella clinica potrà disporre la soluzione più adatta.
Pubblicato il 08-05-2018
Gentile Signora Cristina,
anche io consiglio la classica profilassi 2g un'ora prima del curettage, poi il collega che la seguirà le consiglierà come proseguire la terapia nei giorni successivi, conseguente anche al tipo di seduta.
Cordialità
anche io consiglio la classica profilassi 2g un'ora prima del curettage, poi il collega che la seguirà le consiglierà come proseguire la terapia nei giorni successivi, conseguente anche al tipo di seduta.
Cordialità
Pubblicato il 08-05-2018
Cara Signora Maria, buongiorno. Ovvio, mi sembra, che si possa rispondere solo dopo accurata Visita Clinica e Semeiologica Locale ed Anamnestica Sistemica. In ogni caso se si trattasse del Primo Curettage e Scaling e Root Planing che il Dentista facesse in quel dato paziente, in questo caso Lei, direi che è imperativo prescrivere una "copertura" Antibiotica adeguata che, solitamente, personalmente, faccio iniziare da uno a tre giorni prima dell'intervento suddetto e proseguire per cinque-sette giorni o più a seconda della situazione clinica. Questo perché il Curettage e Scaling e Root Planing escide i tessuti molli d ella tasca parodontale, leviga le cellule necrotiche del cemento d ella radice e rimuove il tesuto di granulazione dal fondo della Tasca Parodontale, tutti tessuti necrotici, infarciti di batteri Gram Negativi Anaerobi che sono i più "cattivi" e presenti in miliardi e miliardi nelle tasche parodontali. Dico questo in modo "imperativo" perché è stato dimostrato da studi Scientifici di altissima qualità, fatti da Parodontologi e Cardiologi insieme, che esiste una diretta relazione tra presenza di tasche parodontali ed infarto del miocardio (con più alta percentuale di incidenza proprio, tra l'altro, nel sesso femminile, rispetto al maschile). Dico di più: l'antibiotico è importante anche perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le tasche Parodontali. Malattie Focali importanti come Endocarditi, Pericarditi, ma anche Glomerulonefriti etc (qualsiasi organo può essere, anche se raramente, colpito) che hanno la caratteristica di diventare autoimmuni!!! Infatti la Parodontite, della quale le Tasche Parodontali sono una estrinsecazione è dovuta alla interazione delle tossine batteriche con il sistema immunitario locale, mediato dai Linfociti T e Sistemico con etiopatogenesi possibili anche se rare, di patologie focali infettive ed autoimmuni! Preciso che, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, il Parodontologo prenderà visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrà rilevato con delle impronte e montato su un articolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrà studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°,pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico),pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!" Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi,possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso, per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria. Preciso ancora: una volta che sia stato fatto il primo Curettage e Scaling e Root Planing, sotto copertura antibiotica, se venissero fatti altri curettage e scaling in attesa dell'intervento a scadenze trimestrali e con una igiene orale scrupolosa, Professionale in Studio e Domiciliare Personale e soprattutto dopo che fosse stata attuata la Terapia Chirurgica Parodobtale delle Tasche Parodontali e dei Difetti Ossei presenti, i Curettage e Scaling e Roout Planing che si devono fare come terapia di mantenimento che non sono un optional ma sono il proseguimento della terapia stessa e che devono avvenire a scadenze precise ogni tre mesi per i primi due anni (perché l'osso ed il parodonto profondo si r imodellano tra i 4 ed i 24 mesi) e poi ogni 4 mesi e poi ogni 6 mesi (raramente però e in tempi lunghi), la copertura antibiotica, essendo la carica batterica bassissima, non è necessaria la copertura antibiotica a meno che la situazione clinica non lo richiedesse! Spero di essere stato chiaro ed esaustivo. Lei non ha specificato il perché stia facendo il Curettage e Scaling e Root Planing e se questo fosse una terapia di mantenimento dopo Chirurgia Parodontale o un primo Curettage Etc in sede di prima Visita Parodontale: le cose, come spiegato hanno una differenza sostanziale! Certo ha detto che è la prima volta ma ha detto anche di avere una Parodontite ed allora domando: "Se ha una Parodontite la diagnosi, che si può fare solo dopo doppio sondaggio, come spiegato e dopo aver rimosso col curettage e scaling etc il tessuto di granulazione che falsa la misurazione del sondaggio parodontale, chi l'avrebbe fatta? Quindi per lei è imperativo fare una adegata copertura antibiotica a largo spettro ativa in particolare sui batteri Gram - anaerobi!!! In ogni caso è opportuno, in presenza di una patologia valvolare o altra cardiaca seria che il Medico Dentista faccia una "chiacchierata Clinica" col Cardiologo che l'ha in cura :) Cari saluti, le lascio un Poster mio e di mia Figlia Claudia sul Curettage e Scaling e Root Planing
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Pubblicato il 08-05-2018
Giustissima la profilassi standard dei 2 grammi un'ora prima dell'intervento parodontale non chirurgico, ovviamente l'ultimo parere spetta sempre al suo dentista di riferimento.
Pubblicato il 08-05-2018
Senz'altro antibiotici si. Ma quale delle due non saprei. Mi viene in mente che forse meglio quella di più giorni per un altro motivo: se la situazione parodontale è molto trascurata (cosa molto sconsigliabile, trascurarsi, per via della valvulopatia), facendola per più gg, lei avrà meno fastidi e dolore post- trattamento.. Così, magari, se sarà una esperienza accettabile, penserà di trascurarsi di meno, e fare trattamenti periodici più regolari per non perdere i denti. Aggiungo che il laser in queste situazioni riduce moltissimo i germi, anche quelli in circolo, al punto che chi non può prendere antibiotici in situazioni simili, può quasi (dico quasi, da vedere caso per caso) farne a meno se si usa il laser..
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Pubblicato il 08-05-2018
Buongiorno,
stando alle ultime linee guida il prolasso mitralico non necessita di profilassi antibiotica.
Nelle precedenti linee guida invece vi era indicazione solo se presente rigurgito in associazione al prolasso.
In ogni caso si trattava sempre di profilassi, ovvero di 2g di amoxicillina 1h prima.
Cordiali saluti
stando alle ultime linee guida il prolasso mitralico non necessita di profilassi antibiotica.
Nelle precedenti linee guida invece vi era indicazione solo se presente rigurgito in associazione al prolasso.
In ogni caso si trattava sempre di profilassi, ovvero di 2g di amoxicillina 1h prima.
Cordiali saluti
Pubblicato il 08-05-2018
Gentile Sig.ra Maria Cristina, teoricamente il prolasso mitralico non necessità più di profilassi antibiotica. Pertanto non vedo il motivo di una assunzione di antibiotici per molti giorni. Cordiali saluti
Pubblicato il 08-05-2018
Personalmente io prescrivo antibiotici solo in situazioni parodontali trascurate, nelle levigature di routine o di mantenimento no;poi ci sono i casi particolari per evitare ad esempio endocarditi; ma non li prescrivo io ma il medico di base del paziente che deve collaborare per la tutele dell'assistito
Pubblicato il 08-05-2018
Sig. Maria, qui le possiamo raccontare di tutto visto che nessuno si prende le responsabilità, il suo Odontoiatra oltre darle le corrette indicazioni sarà anche responsabile.
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