Pacemaker e apparecchi ad ultrasuoni
Scritto da enrico / Pubblicato il
Mia madre è portatrice di pacemaker e per questo le hanno sempre effettuato le sedute di igiene professionale senza usare ultrasuoni. Ieri invece, il nuovo dentista, ha usato l'apparecchio ad ultrasuoni sostenendo che quelli moderni non interferiscono perchè schermati e che quindi poteva stare tranquilla! Fortunatamente tutto è andato bene, ma la verità qual'è??? Altri apparecchi di vostro utilizzo sono controindicati per i portatori di PM? Grazie anticipatamente.
Pubblicato il 14-04-2010
Dunque i pacemaker sono influenzabili dai campi magnetici che ne alterano il funzionamento. Esempi sono risonanza magnetica, pet, litotripsia extracorporea e dalla radioterapia. Per quanto riguarda gli strumenti odontoiatrici : ablatori del tartaro, bagni a ultrasuoni, elettrobisturi e i test elettrici di vitalità pulpare. Comunque il rischio reale è molto basso e legato ai pacemaker più vecchi. Io continuerei con le sedute manuali di igiene orale. saluti Maurizio Ciatti Varese
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Pubblicato il 14-04-2010
Non c'è alcuna evidenza scientifica che sconsigli l'utilizzo di apparecchi ad ultrasuoni per la detartrasi in pazienti portatori di pacemaker di ultima generazione. Il nuovo odontoiatra di fiducia è nel giusto e c'è da credergli.
Pubblicato il 14-04-2010
A mio avviso potete stare tranquilli poiché i moderni ablatori hanno una tecnologia molto avanzata ed ottimizzata. Con questo voglio dire che si usano generatori di ultrasuoni schermati e a potenza calibrata...e comunque, il paziente non viene mai inondato da campi ad alta frequenza ma si trasferisce la potenza solo alla punta. è quindi solo l'azione meccanica della punta a staccare in tartaro...non certo gli ultrasuoni.
Pubblicato il 14-04-2010
Gentile Enrico,i pacemaker (dall'inglese "segnapasso") danno un impulso ritmico inviando una miscroscarica pari a circa 70 millesimi di volt, questo quando il nodo senoatriale (punto anatomico sede dell'origine naturale dell'impulso nervoso che fa contrarre il cuore, posto in mezzo agli atrii)non fa più il suo dovere. E' evidente che stiamo parlando di una apparecchiatura di alto livello tecnologico che prudenza vorrebbe fosse trattato con rispetto. Tanto premesso è vero che le nuove apparecchiature sono certamente più avanzate di prima, ma è certo che ogni apparecchiatura prima di una detartrasi venga sempre controllata nella sua efficienza? E' sempre certo che le schermature non abbiano danni? Nel dubbio io proseguirei con sistemi manuali. Cordialità gustavo de felice sapri (sa)
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Pubblicato il 14-04-2010
Caro Signor Enrico... non è facile rispondere alla sua domanda, perchè in realtà, i Pacemakers filtrano a 200 Hz e gli ultrasuoni sono a 30 KHz.... quindi non dovrebbero esserci interferenze...però ad essere precisi e qui è il caso di esserlo...ci possono essere interferenze di rete a 50 Hz di tipo (in gergo) capacitivo, tra manipolo ultrasuoni, interfaccia e dente, con conseguenti teorici malfunzionamenti del Pacemaker ... .............. ..sono stati fatti degli esperimenti e gli ECG rilevati in queste condizioni erano " non puliti e precisi" ma "alterati" ... ma non si sa perchè e soprattutto non si sa se il Pacemaker continuasse a stimolare almeno in modo "nominale" i ventricoli o gli atri a seconda del tipo di Pacemaker!..... quindi che dirle...mi sembra un discorso aperto"...sicuramente il suo Cardiologo o la ditta produttrice del suo Pacemaker, saprà essere più esaustiva di me...ma per rispondere alla sua domanda...per ora...segua il consiglio del Dr. Ciatti e faccia per ora, fare solo dsedute di Detartrasi e curettage e scaling e rootplaning manuali con le curette e gli scaler....Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 14-04-2010
Sig. Enrico, l'igiene professionale può essere eseguita anche manualmente con ottimi risultati se non migliori, per cui le consiglio dalla prossima volta di ritornare al sistema manuale. Stessa precauzione deve essere mantenuta nel caso di utilizzo di elettrobisturi.
Pubblicato il 14-04-2010
Esistono gli airscaler, in cui la vibrazione delle punte è determinata dall'aria che arriva al riunito; nessun campo elettromagnetico ( ma sua mamma passa mai per i portali antitaccheggio dei negozi? ) e nessun rischio, anche se solo teorico. Questo taglia la testa al toro.
Pubblicato il 14-04-2010
Il rischio può esistere solo con i PM più vecchi e non con quelli di ultima generazione. I nuovi PM sono insensibili ai campi magnetici. Prudenza vuole che l'ablatore venga fatto funzionare al minimo di energia utile. Altri apparecchi non di nostro uso possono certamente interferire con il PM e sono il lettore Mp3, il telefono cellulare. il Pc, il forno a microonde, gli altoparlanti. Quindi, cerchiamo di non stare a contatto con tali apparecchi. Auguri.
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