Questo è causato dal presunto ascesso alla gengiva o dai canali ancora sporchi?
Scritto da serena / Pubblicato il
Salve mi rivolgo per un consulto odontoiatrico dato che nn sono più sicura della corretta devitalizzazione che sta effettuando il mio dentista.... Circa 3 settimane fa ho iniziato la devitalizzazione di un un dente che in precedenza avevo già curato per via di una carie, rimossa e otturata.... Ma dopo poco il dente a ricominciato a farmi male e il mio dentista ha optato per una devitalizzazione.... Ho iniziato il 2 feb con questa devitalizzazione, durante la prima seduta il dentista mi ha riaperto il dente è verificato appena appena con degli aghetti la situazione dei canali poi ha messo una medicina per ammazzare il nervo, nella seconda visita ha riaperto il dente me l ha nuovamente medicato cambiando la medicina per ammazzare il nervo dicendomi che nn era ancora morto, dopo 3 giorni sono riandata da lui perché il dente mi pulsava e mi si era gonfiata la gengiva proprio in prossimità del dente allora il dentista mi ha riaperto il dente senza anestesia dicendomi che si era formato del gas nel dente e me lo ha di nuovo medicato... Ed ho preso degli antibiotici....Dopo questa procedura nei giorni avvenire nn c e stato particolare dolore, dopo altri 3 giorni avevo di nuovo appuntamento per continuare la devitalizzazione, mi ha pulito i canali senza anestesia e nn ho sentito dolore ai primi 2 canali ma al 3 si ho avvertito dolore, quindi il dentista si è fermato e mi ha detto che il lunedì dopo mi avrebbe fatto l anestesia e avrebbe continuato a pulire bene il 3' canale senza che avvertissi dolore... Durante la settimana avvenire nn ho avvertito dolore ero oramai tranquilla che tutto stesse procedendo per il meglio... Ma durante la notte che perdeva la mia visita settimanale il dente mi ha iniziato a fare male ho preso una sinflex è la mattina sono corsa dal dentista... Che ha finito ( in teoria) la pulizia dei canali... Questa volta però facendomi l anestesia...Dopo qualche ora sono ritornata da lui perché quando masticavo anche se dal lato opposto dal dente dolente, avvertivo dolore... Praticamente saltavo quando il dente batteva con quello inferiore... Lui mi ha spiegato che c era troppa pasta che spingeva e mi ha rimodellato la pasta levando quella in accesso... Adesso a distanza di 3 giorni il dente mi da sempre fastidio se stringo i denti è soprattutto di notte... E stranamente avverto come ancora l indolenzimento della gengiva proprio nel punto dell anestesia... stamattina sono ritornata da lui spiegandogli del dolore e del fastidio alla gengiva che sento dura, lui mi ha riprescitto degli antibiotici dicendomi che ci sarà un ascesso ed è inutile aprirlo ora perché si infetterebbe ancor di più....e poi mi ha spiegato che durante l'ultima medicazione mi ha inserito un antibatterico ....lo dovrò rivedere venerdì.... Ho molta paura che qlc nn sia andato nel verso giusto... E purtroppo nn riesco più a fidarmi del mio dentista nn so se sta eseguendo correttamente il lavoro.. In teoria tra 3 giorni dovrebbe finire di pulire e chiudermi finalmente i canali ma nn sono sicura che sia la scelta giusta dato che il dente mi da ancora fastidio... Specifico che la gengiva è poco gonfia , ma la sento dura ed indolenzita ( questo potrebbe essere stato causato dall anestesia?)ed il dente però se stringo i denti mi da fastidio avverto dolore...questo è causato dal presunto ascesso alla gengiva o dai canali ancora sporchi? Spero di essere risposta al più presto grazie. Serena
Pubblicato il 25-02-2015
Cara Signora Serena, buongiorno. Leggo e rispondo mano a mano: "per ammazzare il nervo dicendomi che nn era ancora morto". E' proprio sicura che abbia detto così? Perché se così fosse si troverebbe nella Preistoria dell' Odontoiatria! Il "nervo" non lo si "ammazza" ! Nel "Giurassico" si usava l'Arsenico per fare questo. Pericoloso, inutile e necrotizzante oltre che tossico. Forse ha capito male o riferisce male. Sarebbe molto grave un simile comportamento da "abusivo della Nostra Professione" ! Controlli l'iscrizione all'Albo Dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri presso il corrispondente Ordine Provinciale! Di solito si preferisce chiudere in prima seduta ma solo se la situazione clinica lo permette altrimenti si fanno due o tre sedute e si chiude in seconda o in terza! L'importante è che tra una seduta e l'altra il dente venga chiuso con materiali simil-osmotici. Se non si fa questo , il dente lasciato aperto o con una medicazione parzialmente aperta farebbe si che uscisse la pressione dovuta al formarsi del gas del catabolismo microbico che è la causa del dolore per compressione delle terminazioni nervose e con l'uscita di questo gas , non si crea pressione e non si crea dolore! Però, e qui sta il GRAVE, entrano altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere il dente in una seduta o se in più sedute, chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. Grave poi perchè se si lascia il dente in necrosi chiuso con medicazione non similosmotica, come spiegato, o peggio chiuso definitivamente evidentemente in una situazione clinica che non avrebbe dovuto prevedere la chiusura in prima seduta, la pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Evidentemente è mancata la Diagnosi oltre che la Terapia Corretta! Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo. valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi, e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Ves e PCR mosse verso l'alto possono indicare la presenza di infezioni pericolose per le Malattie Focali. Dovrebbe completare le analisi col titolo ASLO e RA Test oltre che Emocromo con Formula. Spero di esserle stato utile ed esaustivo. Cari saluti
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Pubblicato il 25-02-2015
Gentile SERENA, come le ha già detto saggiamente il dott.Petti siamo nella preistoria della endodonzia. Infatti le paste devitalizzanti non si usano da tempo immemorabile. Io in quasi 30 anni di attività non le ho mai usate per i problemi anche seri che potrebbero causare ed inoltre oggi la devitalizzazione di un molare si esegue in unica seduta e non con innumerevoli sedute. Cordialmente
Pubblicato il 25-02-2015
Sig. Serena, controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se lo trova iscritto lo inviti ad iscriversi a questo portale, qui troverà un forum a lui riservato dove troverà tanti colleghi disposti a spiegagli come evitare tutte queste complicanze endodontiche. Se non lo trova iscritto i suoi dubbi sono leciti e potrà tranquillamente riscriverci .
Pubblicato il 25-02-2015
La sua odissea è rara da sentire, senza fare il giudice, c'e' qualcosa che non mi convince, soprattutto il numero delle sedute per la terapia canalare sedute. Spero per lei che dopo tante aperture e chiusure arrivi anche se, con difficoltà all'obiettivo, ciò'e quello di avere un dente trattato bene .
Pubblicato il 25-02-2015
L'endodonzia prevede o una chiusura canalare completa in una unica seduta o due sedute, di cui una intermedia con medicazione intra-canalare completa (su tutti i canali) a base di idrossido di calcio o pasta iodoformica. Le paste devitalizzanti sono al limite dell'illegale e, come detto dai miei colleghi, preistoriche quanto scarsamente efficaci (avevano senso 50 anni fa, non oggi). Tutto il resto quindi, che leggo, non segue n minima parte le linee guida endodontiche attuali. Di più non le posso scrivere, dato che non è mio compito suggerirle o meno di cambiare Dentista per rivolgersi ad un collega che sappia cos'é la moderna Endodonzia.
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Pubblicato il 26-02-2015
Gentile Signora, da quello che racconta mi sembra inutile chiederle se sia stata montata la diga di gomma per effettuare la cura... su questo portale trova l'articolo "endodonzia" (preparato da me anni addietro ma tuttora valido) dove si spiega come viene effettuata correttamente la cura. se lo legge potrà facilmente capire cosa deve aspettarsi da un professionista aggiornato.
Pubblicato il 26-02-2015
Solitamente quando possibile si cerca di devitalizzare il dente in una sola seduta, ovviamente sotto diga. Se però i canali non sono asciutti può essere necessaria qualche seduta in più ed in questi casi il dente può dolere come pure la zona dove è stata eseguita l'anestesia ma il tutto si deve risolvere in pochi giorni. L'eventuale infezione/ascesso durante la cura rappresenta un'evenienza rara e comunque sfavorevole alla prognosi finale. Cordiali saluti
Pubblicato il 26-02-2015
Normalmente i canali si puliscono devitalizzandoli in una sola seduta con anestesia, se vi sono problemi, si termina il lavoro in pochi giorni, tutto sotto diga senza usare quelle paste che non si usano più da decenni
Pubblicato il 26-02-2015
Il dente è palesemente in preda ad una infezione dovuta ad un trattamento del tutto incongruo, animalesco. Il "dentista " da cui si è rivolta, probabilmente nella speranza di risparmiare (ma ora la paga il doppio...!!) è un abusivo senza titolo e laurea, oppure un povero ignaro inesperto di un centro low cost. Dal modus operandi si direbbe proprio che è un abusivo (è colpa dei dentisti veri se esistono). Controlli chiedendo al'ordine dei medici se ha una laurea. Se non ce l'ha si faccia assistere dal medesimo ordine per una denuncia . Se l'ordine non se la sente di farlo, si rivolga a striscia la notizia. Se invece è un dentista laureato, fugga a gambe levate trovandone uno serio prima di perdere il dente e la salute.
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