Era proprio necessario procedere in questo modo?
Scritto da Lorena / Pubblicato il
Buongiorno! Proprio oggi ho dovuto sottopormi a una cura canalare frutto di una serie di vicissitudini che mi hanno lasciato molto perplessa. Premetto che, in 31 anni, non ho mai avuto problemi odontoiatrici particolari, se si fa eccezione per una carie e relativa otturazione con amalgama effettuata quando avevo ca. 10 anni sul penultimo molare sinistro inferiore e la quale non mi ha mai dato alcun fastidio. Faccio sempre un controllo annuale e, ogni anno, mi sento ripetere dal professionista di turno che bei denti che ho... Ca. tre settimane fa, al mio consueto controllo annuale, invece della dott.ssa che mi seguiva da tempo, ne trovo un'altra, la quale, guardando la mia otturazione (e senza aver fatto alcuna lastra a sostegno della sua tesi) mi dice che va sostituita perché sono ancora "quelle che si usavano una volta" e perché "sotto l'otturazione si è formata una carie"...!!?? Fidandomi, come sarebbe giusto constatato che non sono una dentista, della dott.ssa, mi faccio asportare l'amalgama (senza diga...) e la presunta carie: la precedente otturazione (che ripeto non mi dava alcun fastidio) lascia così il posto a un'otturazione in resina, esteticamente sicuramente più bella. Da subito avverto dolore esclusivamente quando mangio e lavo i denti. Passano i giorni e il problema non accenna a diminuire (ammetto che ero sempre più perplessa, constatato che sono entrata per il solito controllo di routine senza dolori né fastidi e ne esco con una nuova otturazione che mi impedisce di mangiare e che, pare, è stata fatta perché "si era formata una carie sotto l'otturazione"...) finché oggi, a distanza di una settimana esatta, decido di andare per sperare di risolvere il problema, credendo che la dott.ssa avrebbe rimosso l'otturazione, puliti eventuali residui che forse erano alla base del dolore e effettuato una nuova otturazione. Invece procede con un'operazione che fino a quel momento mi era stata risparmiata: la terapia canalare, provvedendo ad applicare un'otturazione provvisoria... Partendo dal presupposto che sono conscia che il dente è stato devitalizzato (e mi fa ancora un po' impressione confrontarmi con questa triste novità), mi chiedo: Era proprio necessario procedere in questo modo? E, soprattutto, come si fa ad affermare che sotto un'otturazione in amalgama perfetta e senza problemi di un molare, si possa celare una carie senza aver fatto una radiografia? Non vorrei essere incappata, nel corso di una semplice visita di controllo, in una persona poco professionale che mi ha praticamente "rovinato" un dente!? Ringrazio vivamente per qualsiasi spiegazione utile a farmi comprendere il quadro, visto che la mia dott.ssa non ha proferito parola sul suo modus operandi, né ha ritenuto necessario ragguagliarmi sulla mia situazione. Cordiali saluti e buon lavoro.
Pubblicato il 25-03-2015
Gentile Lorena, è impossibile poterle rispondere non sapendo nulla del suo problema e senza una visita accurata. Probabilmente la dott.ssa ha visto qualcosa che non andava ma che clinicamente non si evidenziava ancora. Succede spesso di incorrere in una situazione simile. Forse l'unico appunto che mi sento di dire è che avrebbe dovuto informarla prima della possibilità di procedere ad una devitalizzazione se l'infiltrazione fosse stata estesa così da essere preparata e consapevole delle procedure da seguire. E' sempre bene informare dettagliatamente il paziente sulle terapie prima di procedere ed acquisire il consenso alle cure. Cordialmente
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Pubblicato il 25-03-2015
Gent.ma sig.ra Lorena, ahimè non è possibile darle una risposta utile. È possibile che rimuovendo un amalgama e sostituendola con una otturazione in composito possa poi verificarsi una pulpite. Ma dirle se la causa di questa complicanza risieda nell'azione della dottoressa è impossibile. L'unica critica che mi sento di muovere è legata alla decisione di procedere alla rimozione dell'amalgama senza aver fatto prima una radiografia. Infine non si preoccupi se il dente è stato devitalizzato, questo evento è seccante ma non è grave di per sè.
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Pubblicato il 25-03-2015
Buonasera Lorena, sono d'accordo con il collega. Se da un lato é del tutto comprensibile che non le faccia piacere devitalizzare un dente, dall'altro quello che riferisce non rappresenta un evento così straordinario. Premesso che non è possibile esprimere una valutazione oggettiva su quanto successo, deve sapere che non sempre un dente che non da fastidio é anche un dente "sano". Da quanto ho capito l'otturazione esistente aveva già almeno 20 anni, ed è quindi plausibile che non sigillasse più correttamente la cavità, e che vi fosse una carie sottostante. Del resto, se una volta rimossa la parte cariata la parte più profonda della cavità era molto vicino al nervo può essere anche che si crei una ipersensibilità (spesso transitoria) a carico del dente trattato. Il fenomeno non è legato necessariamente ad un difetto dell'otturazione, ma sicuramente ne rappresenta una spiacevole ed indesiderata conseguenza. In moltissimi casi le radiografie non sono di aiuto, in quanto un materiale radiopaco (che non viene attraversato dai raggi) nasconde quello che sta dietro ad esso. E rifare l'otturazione non avrebbe cambiato la situazione. Quando viene rimossa una carie normalmente si rimuove tutta la struttura dentale rammollita. Ammesso che vi fossero dei residui (di carie?) presenti avrebbe comportato comunque un ulteriore approfondimento della cavità, con un peggioramento della sensibilità. Detto questo, io personalmente preferisco decidere con i pazienti come comportarmi in questi casi. E forse questo è l'unico punto sul quale riflettere. Parli delle sue perplessità con la collega. Credo profondamente che sia diritto di ogni paziente essere correttamente informato su come e perchè sono state eseguite le terapie.Cordiali Saluti
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Pubblicato il 25-03-2015
Non si può giudicare l'operato di un professionista, l'unico appunto bisogna informare chiaramente il paziente
Pubblicato il 25-03-2015
L'unico aspetto imputabile in negativo alla collega, se in effetti è venuto meno, è la mancanza di dettagliate spiegazioni pre - operatorie sulle possibili conseguenze legate alla rimozione di una otturazione in amalgama molto datata (e come tale sicuramente infiltrata): ipersensibilità post - operatoria immediata reversibile o pulpite irreversibile con necessità di terapia canalare (carie secondaria infiltrante, dentina sottostante all'otturazione interessata, accurata pulizia della stessa fino ad un coinvolgimento della camera pulpare). A questo punto, di fronte all'evenienza di questo quadro clinico e dettagliatamente informata, lei avrebbe potuto decidere con cognizione di causa (se procedere o meno con il trattamento) e non si troverebbe in questa condizione di sfiducia e sconforto. Quando si rimuovono "vecchie"" otturazioni infiltrate (la radiografia endorale in questi casi, a scopi diagnostici, non è spesso di grande aiuto, ma è comunque opportuno farla in fase pre - operatoria), non è infrequente che l'eventuale carie infiltrante presente, si sia portata ad interessare la dentina residua ad una profondità tale da richiedere o nell'immediato o in un secondo momento una terapia canalare. Io capisco che lei prima stava benissimo, e ora no, e che prima aveva la sua vecchia otturaziine asintomatica e ora sta attraversando una serie di problemi. Cosa sarebbe successo se non avesse rimosso l'otturazione in amalgama? La carie avrebbe proceduto causandole futuri problemi oppure sarebbe rimasta silente per altri diversi anni (dando per scontata la oresenza di una infiltrazione importante)? Questo non è data saperlo nè a me nè a lei nè a nessuno. Sta di fatto che l'operato della collega, di per sè, non può essere giudicato a priori sbagliato, assolutamente (visto il quadro clinico che lei descrive), ma sicuramente è mancata una chiara e dettagliata comunicaziione (con esposizione dei pro e dei contro relativi all'intervento) fra di voi.
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Pubblicato il 25-03-2015
Premesso, come dicono i colleghi, che non avendo visto l' otturazione ne una rx, non possiamo dire niente di sicuro, ma per la mia esperienza le posso dire, dato, che sia per motivi estetici che per paura del materiale stesso, molti pazienti chiedono di cambiare le vecchie otturazioni in amalgama, ed ho verificato personalmente, che su una otturazione su cinque, si verifica la stessa situazione capitata a lei finendo così a devitalizzazione, quindi io adesso sconsiglio a tutti i miei pazienti, di rimuovere amalgame asintomatiche, se proprio lo richiedono faccio prima una medicazione provvisoria per 3 settimane, poi procedo, che posso dirle....
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Pubblicato il 25-03-2015
Cara Signora Lorena, buongiorno. "sono entrata per il solito controllo di routine senza dolori né fastidi e ne esco con una nuova otturazione che mi impedisce di mangiare". Scusi, avrà certamente ricevuto le informazioni del caso e Lei avrà dato il suo Consenso a procedere se no sarebbe stato commesso una "leggerezza", diciamo così per benevolenza, perché sarebbe stata fatta una cura senza il cosiddetto e previsto dalla Legge, Consenso informato! Dire poi di una otturazione in amalgama, che è, in verità ed in realtà, il materiale ancora "insuperato" o almeno solo raggiunto dai materiali estetici ma non superato, se non esteticamente, dire o meglio sia stata definita dalla Collega con la dicitura: "va sostituita perché sono ancora "quelle che si usavano una volta", è semplicemente ridicolo e frutto di "Ignoranza" non nel senso "offensivo" si intende ma solo nella reale accezione del termine: colui che ignora! "quelle che si usavano una volta" sono otturazioni eccellenti e che si sostituiscono solo se il paziente desidera una estetica diversa o si fosse formata una carie! Il dolore lo ha perché il sottofondo in cemento, preceduto da una accurata disinfezione della cavità con tubuli-cid ed un isolamento dei tubuli dentinali con Tubuli-tec o altro Idrossido di Calcio, completando il tutto con una vernice di cavità che compensi l'ossidazione e contrazione marginale dell'amalgama nelle prime 48 ore "che si faceva una volta" non lo ha più perché, ora, in genere, non certo io o mia figlia, non lo si fa "come si faceva una volta" :) o meglio non lo si sa fare. Povera Odontoiatria! Oppure lo ha perché c'era veramente una carie in profondità, io non lo posso sapere. La sua Dentista si! Non ha ricevuto le dovute informazioni e forse, almeno stando al suo racconto, non è stata fatta una accurata Diagnosi sul Reale Stato Pulpare, con stimoli termici, specillo e saper andare oltre il "guardare" ma arrivando al "vedere" che è tutt'altra cosa! Le prove termiche al Freddo ed al Caldo sono stimoli che servono per diagnosticare la presenza di una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, o di una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa o una Necrosi! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Tutto qui! E venendo alla sua domanda " Era proprio necessario procedere in questo modo?" Evidentemente si anche se è molto biasimevole che non sia stata programmata prima solo perché non è stata fatta una corretta diagnosi! Spero di non averle "confuso" le idee e soprattutto che lei interpreti quanto detto, nel modo corretto. La sua Dentista, come dice giustamente il caro e Bravo Dottor Sbarbaro, ha "peccato" di scarsa informazione evidentemente ed aggiungo io, di non corretta Diagnosi! Evidentemente la Visita è stata forse "frettolosa" ed incompleta. Per questo l'ho invitata a leggere come facciamo nel mio Studio la Visita mia Figlia ed Io! Cari saluti e le lascio una foto di una mia otturazione in Amalgama in un caso Complesso in cui era coinvolto anche il Parodonto, realizzata ben 30 anni fa ed ancora in bocca, sana e senza infiltrazioni di nessun genere! Sarà fortuna? Sarà Capacità? Non lo so. Il fatto è che è Realtà! Quindi, definire una otturazione in Amalgama con il concetto: "va sostituita perché sono ancora quelle che si usavano una volta" è veramente segno di non saper coltivare la Verità Intellettuale ed essere non consapevoli che l'Odontoiatria in Senso Lato è un'Arte che va purtroppo Scomparendo! Ancora cari Saluti
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Pubblicato il 25-03-2015
Ogni parola del suo racconto ci fa pensare che lei sia stata in uno dei famosi centri low cost. Prezzo basso significa quasi sempre, purtroppo, bassa qualità ed anche eccesso talora di cure... Queste sono le cose che accadono per lo più in questi centri.
Pubblicato il 25-03-2015
Sig. Lorena, voi pazienti spesso firmate di essere stati informati e poi scrivete tutte queste belle cose, chiaramente se la collega fosse stata più loquace tutto questo non sarebbe successo, perché lei avrebbe ottenuto delle corrette spiegazioni. Ora è perfettamente inutile piangere sul latte versato e da adesso in poi chieda di essere informata, anzi si faccia scrivere sempre tutto dalla diagnosi alla terapia con tutte le complicanze.
Pubblicato il 26-03-2015
Penso che prima di eseguire una terapia odontoiatrica sia necessario fare una radiografia,anche se quando è presente una otturazione estesa in materiale radiopaco è impossibile vedere una carie secondaria al di sotto della stessa. Però la radiografia ci permette di valutare la profondità della vecchia otturazione e la distanza dalla camera pulpare e possiamo informare il paziente dell'eventuale possibilità di devitalizzazione del dente qualora l'infiltrazione si estendesse ad una zona a rischio. Il tuo dentista avrebbe dovuto avvisarti. Il fatto che tu non avessi visto che c'era una carie sotto l'otturazione non significa niente perchè non sempre è evidente una cavità,molto spesso si vede solo un cambio di colore o un aspetto gessoso dello smalto che solo l'occhio allenato del dentista può riconoscere. Saluti
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Pubblicato il 26-03-2015
Non c'è dubbio, oramai che sia corretto rimuovere le vecchie amalgame, specialmente in soggetti giovani, i motivi sono tanti tra cui anche e non solo, la presenza di mercurio, ed anche il problema estetico. La radiografia, preliminare a mio giudizio andava fatta, e la collega doveva informare, preventivamente, che rimuovendo una amalgama, ci poteva essere un certo rischio di maggiore sensibilità fino alla necessità di una eventuale terapia canalare, e andava anche detto che un dente devitalizzato, va anche incapsulato, per l'altro rischio di fratture che vanno incontro i denti sottoposti a terapia canalari, che si indeboliscono e perdono al sensibilità alla pressione. Purtroppo in questa nostra professione ciò che si dice prima è considerato scienza e professionalità, ciò che si dice dopo è considerato come una scusa. Comunque si tranquillizzi, non è successo nulla di irreparabile, probabilmente la sua amalgama con il tempo avrebbe necessitato ugualmente di una terapia canalare.
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Pubblicato il 26-03-2015
Gentile Sig. Lorena, non posso giudicare il comportamento di un collega senza sentire le sue spiegazioni. Cordiali saluti
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