Sono circa 10 giorni che combatto con il mal di denti sull'arcata superiore destra
Scritto da Giuseppe / Pubblicato il
Buongiorno chiedo disperatamente un parere. Sono circa 10 giorni che combatto con mal di denti sull'arcata superiore destra. Ho dolori anche mandibolari e in generale risentimento sul lato destro della faccia oltre che mal di testa. Un anno fa ho curato due denti molari (uno con il mercurio uno con composito) proprio sulla parte dolorante. Ben due dentisti, a seguito di lettura della CONE BEAM CT hanno escluso qualsiasi problema e hanno detto chiaramente che non riescono onestamente a capire come procedere. Il referto della Cone Beam fatta in questi giorni dice testualmente:
"E' stato eseguito esame cone beam CT per la valutazione dell'arcata superiore. Retrazione dei bordi alveolari prevalentemente sul versante distale in corrispondenza del 1.8 che presenta otturazione della corona. Devitalizzazione delle radici 1.6, 1.7 e 2.7 senza aree di osteoraefazione periapicale circostante a carattere granulomatoso. Non lesioni scheletriche a focolaio; normale il tenore calcico. Normoventilati i seni paranasali; minimo ispessimento della mucosa del pavimento del seno mascellare destro. Deviazione sinistro-convessa del setto nasale con piccolo sperone osseo che aggetta in fossa nasale sinistra e con ipertrofia dei turbinati nasali. Le misure delle distanze dalla cresta alveolare superiore al pavimento delle fosse nasali e dei seni mascellari sono rilevabili direttamente sul CD."
Vorrei cortesemente sapere se necessario fare qualche altro esame. Potrei avere una carica batterica anche sopra i denti ad esempio? Non riesco proprio a capire e soprattutto trovare una soluzione.
Grazie mille.
Pubblicato il 22-05-2015
Caro Signor Giuseppe, buongiorno. Sono io che non capisco quali difficoltà ci siano, in questa sua sofferenza, a fare una Diagnosi che può essere solo Clinica e Semeiologica e Anamnestica! Bisogna prendere in considerazione Diagnostica tutto.E' normalissima routine Odontoiatrica ma di Odontoiatria "Seria e Colta", come deve essere! Evidentemente, come al solito, stando almeno al suo racconto, è mancata la grande assente di sempre: la Diagnosi!La Grande Assente, come al solito, dicevo, è proprio la Diagnosi che è la conseguenza di una Visita Odontoiatrica Accurata e che impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista! Le sto facendo solo un Discorso Generale e come mi comporterei io in una simile situazione! Senza tralasciare la valutazione clinica della "Deviazione sinistro-convessa del setto nasale con piccolo sperone osseo che aggetta in fossa nasale sinistra e con ipertrofia dei turbinati nasali", prendiamo in considerazione in particolare le due strutture anatomiche principali, in una situazione come la sua: Gengiva e Parodonto la Prima e i Denti la seconda. Parliamo della Prima.L'aspetto oggettivo della gengiva sana ha un aspetto a buccia d'arancio. L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti).Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti, ma anche in inestetismi che hanno cause nelle Disgnazie e nelle patologie Gnatologiche. La distruzione delle fibre connettivali, spiegata, apre la porta al distacco della Gengiva dal Dente, alla formazione della Tasca Parodontale per l'ingresso di batteri e alla formazione di difetto ossei parodontali per l'interazione dei batteri che da aerobi gram positivi, prima e da aerobi facoltativi poi, diventano infine anaerobi gram negativi che interagiscono col suo sistema immunitario in particolare delle cellule T e avviano la distruzione del ligamento parodontale, dell'osso, della gengiva connettivale ed epiteliale e del cemento radicolare che si necrotizza: è iniziata la Parodontite! Come vede è importante la funzione del sistema immunitario.bisogna visitarla e visitare le gengive e soprattutto constatare che la preparazione della spalla dei monconi sia sopragengiva e lo chamfer se fosse necessario, fosse a livello del solco e non sottogengiva. Si deve valutare anche con una doppia visita Parodontale che non ci siano tasche parodontali estrinsecazione di una parodontite in atto.Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà tra cui "Riabilitazione orale completa, parodontale, implantologica e protesica, in un caso complesso pluridisciplinare, con Follow up di 19 anni. PRIMA PARTE: CHIRURGIA PARODONTALE, CHIRURGIA PREPROTESICA, CHIRURGIA IMPLANTOLOGICA." e poi la "Seconda Parte" "Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria." e così via! " Ora parliamo della Seconda. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltrea valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo perché con la visita Parodontale ed il sondaggio parodontale escluda non solo una Parodontite ma anche una endoparodontite che nel suo caso, trattandosi di un dente in necrosi e quindi vivo e non vitale ( Erroneamente si dice "morto") con osteolisiperiapicale, granuloma o cisti o endoparodontite che sia, è abbastanza frequente. Valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Potrebbe essere opportuni esguire anche delle analisi ematologiche di base come Ves e PCR che, se fossero mosse verso l'alto potrebbero indicare la presenza di infezioni pericolose per le Malattie Focali. Dovrebbe completare le analisi col titolo ASLO e RA Test oltre che Emocromo con Formula. Infine, il suo sentire dolori diffusi anche altrove, potrebbe essere dovuto ad un "dolore riflesso" per capirci, che si chiama in Medicina, Sinalgia. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Ciò detto, devo precisare che la Diagnosi è semplicissima e di normalissima routine Odontoiatrica. Spero di esserle stato utile ed esaustivo. Il Suo Dentista ha il Dovere di informarla in modo esaustivo, cosa che non sembra essere stata fatta. Ne parli col Suo Dentista e chieda di essere informata in modo a Lei comprensibile. Questo si chiama "Consenso informato" ed parte integrante della prima visita Specialistica nel colloquio che segue alla Visita stessa ed è parte fondamentale di essa proprio per informarla e per avere il Suo consenso a procedere consapevolmente da parte Sua a praticare la Terapia proposta! Cari saluti e mi lasci dire: "Povera Nostra Meravigliosa Odontoiatria, che fine brutta e Terribile che sta facendo"! :(
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Pubblicato il 22-05-2015
Il suo problema potrebbe essere imputabile a cause dentali, parodontali, occlusali - gnatologice, oppure ad un mix di questi fattori. Ok, la cbct non segnala nulla di particolare, ma è solo uno dei tanti esami diretti e indiretti che possono servire per fare diagnosi (insieme ad anamnesi, esame obiettivo clinico, sondaggio parodontale, radiografie mirate endorali, impronte e modelli di studio, visita occlusale e gnatologica.....). Quindi lei capisce come, via internet, sia impossibile risponderle. La soluzione al suo problema c'è, bisogna soltanto trovarla. Serve un collega che riesca a fare diagnosi e quindi impostare il relativo piano di trattamento.
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Pubblicato il 22-05-2015
Occorre eseguire una radiografia endorale dei denti che potrebbero essere interessati, il dolore deve escludere una patologia parodontale,endodontica occlusale lei non dice se il dolore è pulsante,continuo esacerbato dalla masticazione, se ha dolore alla articolazione, se sente scrosci è necessario fare radiografia endorale, sondaggio parodontale, esame occlusale,
Pubblicato il 23-05-2015
Sig. Giuseppe, per un dolore ai denti da 10 giorni, ha già eseguito una come beam e 2 visite odontoiatriche senza diagnosi ed è stato lasciato in internet in un bel fai date, tutto questo ha dell'incredibile. Ci riscriva con più chiarezza che otterrà forse una risposta utile.
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