Devitalizzazione, cura antibiotica e ascesso gengivale che permane.
Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Buongiorno,
Volevo sentire un vostro parere sulla mia situazione.
Martedì scorso mi sono recato dal dentista a causa di un rigonfiamento della guancia e della gengiva. Ascesso, nell'arcata superiore..penultimo dente. Mi ha prescritto Augmentin antibiotico, che ho iniziato il giorno stesso.
Il nervo ormai era andato in necrosi causa carie, provocando l infezione. Dolore particolare non ne ho, salvo se premo sull'ascesso. Mi ha dato un'appuntamento per il Giovedì seguente (due giorno dopo)per la canalare. Ha perforato il dente con un trapano a punta molto sottile (come un capello/ago). Dai vari canali ha drenato del pus, e mi ha messo una medicazione provvisoria (quindi medicazione, non otturazione..ha chiuso il dente con del materiale tipo cotone credo).Il tutto senza anestesia, su mia richiesta..visto che il nervo era andato. Infatti non ho avvertito dolore particolare.
Sono ritornato il giorno seguente per fare l'otturazione provvisoria, ma usciva altro pus che ha drenato, e per questo mi ha rifatto la medicazione. Ora devo tornare questo martedì, domani. E credo che questa volta mi metterà l'otturazione provvisoria..drenando ulteriormente pus.
Volevo chiedervi cosa ne pensate e cosa dovrei chiedere alla dottoressa per stare più tranquillo. Perché leggendo i vari casi di ascesso ecc tanto tranquillo non sono.
Questo perché ho finito il ciclo di antibiotico, ma non ho notato miglioramenti. O meglio, la guancia si é abbastanza sgonfiata ma resta ancora un pò di gonfiore sulla guancia nella parte inferiore. Sembra che ho qualcosa in bocca insomma ,anche se il gonfiore, sulla guancia, si è attenuato.
In due sedute, da come ho capito, ha drenato dai canali del dente molto pus. Ma il gonfiore sulla gengiva permane nonostante i 6 giorni di cura antibiotica. E' una vera e proprio massa supplementare della gengiva..abbastanza grande..come se si espandesse in quella zona (verso l'alto). E al tatto é molto dura la zona, per niente molle..quindi di sicuro non si può drenare del tutto. Ho notato che da poco si è formato sulla gengiva gonfia una specie di piccolo brufoletto (rossastro)
Vorrei capire se sarebbe il caso di fare un'ulteriore ciclo antibiotico per sgonfiare del tutto la guancia e ridurre del tutto la massa sulla gengiva e l'infezione..oppure no.
Dopo 6 giorni di cura e due drenaggi mi sarei aspettato di vedere la gengiva sgonfiarsi. E quindi per questo sono un po in ansia, anche perche avendo finito il ciclo antibiotico, di fatto non sarò più coperto dall'infezione..
Per ulteriore informazione, aggiungo che non ho febbre (da anni non mi viene febbre),e che l'ultimo dente, quello vicino al dente con necrosi curato, é un dente ricostruito (l'unico fino ad ora),perché a suo tempo mi si era spezzato in due causa mancanza, anche li, di nervo ( a seguito di un'altra canalare).
Inoltre, dolore particolare non ne sento..infatti non sto prendendo né antinfiammatorio né antidolorifico. Sto bene e tutto, sono solo un pò preoccupato per questa massa nella gengiva che non si é ancora sgonfiata..si é solo ridotta leggerissimamente dopo due drenaggi attraverso i canali del dente. Credo che si potrebbe anche pensare ad un'incisione della gengiva, ma al momento non penso si possa fare ( non è colliquato).
Infine ammetto di essermi spaventato leggendo su internet che l'ascesso puó causare infezione ad altri organi (cuore, ecc) e quindi la cosa mi preoccupa e vorrei capire come si fa ed essere certi di aver debellato del tutto l'infezione..Alla mia salute ci tengo e vorrei informarmi e fare il possibile per evitare complicanze.
à il mio primo ascesso.
Infine, leggendo sempre su internet, sembra che non aver chiuso i canali con un'otturazione provvisoria ma solo con una medicazione, lasciandoli di fatto aperti, non sia il massimo della vita. Anche perché tra una cosa e l'altra il dente resta medicato così per 5 giorni.
Quindi cosa dovrei fare? Cosa dovrei chiedere? Come faccio per debellare l'infezione e controllare che non ci sia il rischio di estensione ad altri organi? Dovrei fare un'ulteriore ciclo antibiotico?
Aspetto un vostro parere. Vi ringrazio anticipatamente.
Distinti Saluti
Pubblicato il 22-06-2015
Caro Signor Alessandro, buongiorno. Posso capire che Lei sia "ansioso e preoccupato" ma scrivere minuziosamente tutto quello che le fa e le ha fatto la sua Dentista è veramente "il colmo dei colmi", me lo lasci dire con tutta franchezza. E' veramente Scorretto ed Irrispettoso nei confronti della Sua Dentista, non trova? :) Io sorrido bonariamente ma dietro questo sorriso mi permetto di farle notare che c'è un "rimprovero" perché è molto "antipatico" quello che fa! Cercare conferme sul Web anche se è un onore per Noi di Dentisti Italia ricevere tanta Stima e Fiducia e Credibilità da Lei. Però, vede, cerchi di capire che è essenziale che nel rapporto Medico-Paziente ci sia una base di Stima e Fiducia reciproca. Venuta meno questa "base", non avrebbe più senso il "Rapporto" Medico -Paziente. Parli quindi con la sua Dentista ed abbia più Rispetto verso di Lei. Scusi se mi son permesso ma quello che fa è intellettualmente e Moralmente sbagliato. Detto questo, come è mia abitudine cerco di essere esaustivi il più possibile nella mia risposta, soprattutto per Riguardo e Rispetto Verso di Lei, Gentile Paziente: ha un Dente in Necrosi. Per completezza le spiego un po' tutto ciò che posso sulle patologie pulpari (il cosiddetto nervo). Bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta, o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi, come è successo a Lei e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma o una cisti e ci può essere un ascesso che prende la via dell'endodonto per arrivare all'esterno, una volta aperto il dente. Cari saluti e si attivi perché avvenga un "Dialogo costruttivo" con la sua Dentista che merita tutta la sua Fiducia e Stima. E' normalissima e banalissima routine Odontoiatrica di tutti i giorni. Andiamo, sono fesserie e sono stupito e perplesso perché nel fare questa domanda dimostra l'assenza di questo Dialogo e di Stima e di Fiducia! Personalmente e sottolineo personalmente e la prego di non "travisare" le mie parole, preferisco chiudere in prima seduta ma solo se la situazione clinica lo permette altrimenti si fanno due o tre sedute e si chiude in seconda o in terza! L'importante è che tra una seduta e l'altra il dente venga chiuso con materiali simil-osmotici. Se non si fa questo , il dente lasciato aperto o con una medicazione parzialmente aperta farebbe si che uscisse la pressione dovuta al formarsi del gas del catabolismo microbico che è la causa del dolore per compressione delle terminazioni nervose e con l'uscita di questo gas , non si crea pressione e non si crea dolore! Però, e qui sta il GRAVE, entrano altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere il dente in una seduta o se in più sedute, chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. Grave poi perché se si lascia il dente in necrosi chiuso con medicazione non similosmotica, come spiegato, o peggio chiuso definitivamente evidentemente in una situazione clinica che non avrebbe dovuto prevedere la chiusura in prima seduta, la pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Questo però è il mio personale modo di agire. Ogni Dentista, poi, in base lla situazione clinica, procede come più ritiene opportuno, quindi non deve prendere alla "lettera" quello che faccio io. Lo faccio io. Un altro può fare diversamente! Stesso discorso per le Malattie Focali. Le malattie focali sono malattie a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso la bocca! Da dire questo a ritenere, come teme Lei, che un semplice ascesso per necrosi Endodontica, sotto terapia , tra l'altro ed in via di cura endodontica possa essere causa di malattia focale, "ce ne passa"! Stia super tranquillo. Non le succede niente! Se proprio volesse essere sicuro e tranquillizzarsi, faccia delle semplici analisi e me le invii per email che trova nel mio profilo, dopo averle ridimensionate a non più di un totale complessivo di 500-700 Kb se no mi intasa o blocca la posta! Faccia Emocromo con formula, Ves e PCR e soprattutto ASLO e RA Test. Se fossero tutte (non singolarmente) mosse verso l'alto potrebbero indicare la presenza di infezioni pericolose per le Malattie Focali. Badi, ho detto infezioni pericolose per le Malattie Focali non ho detto che avrebbe una Malattia Focale. Capito? Quindi le faccia Interpretare da me o se preferisse dalla sua Dentista o dal suo Medico Curante Generico di Base! Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Spero di esserle stato utile ed esaustivo.
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Pubblicato il 22-06-2015
In linea generale, anche se, seppur dettagliata, la sua spiegazione non è chiarissima (c'è differenza fra cotone - otturazione provvisoria e medicazione provvisoria), può stare tranquillo. Il suo era un dente necrotico con probabile infezione peri - apicale (le avranno fatto sicuramente delle rx endorali), è stata trattato con terapia canalare e medicato (o idrossido di calcio o iodoformica) e chiuso con una otturazione provvisoria oppure lasciato aperto con un pò di cotone (questa ultima procedura non si dovrebbe fare, perchè il dente si contamina con i batteri del cavo orale, ma, se drena molto pus, per evitare dolori lancinanti al paziente a volte viene applicata come compromesso); il dente è stato ri-aperto e medicato perchè sempre molto pus era presente e lei è sotto copertura antibiotica. Se il collega lo ritiene opportuno, può prolungare il trattamento antibiotico sistemico ed eseguire una ulteriore medicazione, fintanto che non troverà canali asciutti e puliti (che così potranno essere chiusi senza problema con otturazione canalare definitiva) e fintanto che il suo gonfiore gengivale sparirà. Rischi sistemici per lei esisterebbero se non fosse sotto copertura antibiotica, ma dato che non è così (e, le ripeto, parlandone con il Collega, dato che il quadro clinico non è ancora completamente risolto, può prolungarla per sicurezza) può stare tranquillo, nessuna sepsi nè malattia focale la attendono.
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Pubblicato il 22-06-2015
Lasciare un dente "aperto" è una pratica obsoleta e non corretta perchè così facendo si instaura una sovrainfezione batterica più difficile da trattare, come le ha perfettamente spiegato il Dott. Petti. Inoltre, per ridurre il rischio di inquinare con i batteri presenti nella saliva il sistema dei canali radicolari, le linee guida accettate da tutte le Scuole di Endodonzia raccomandano l'utilizzo della diga di gomma nel trattamento canalare (devitalizzazione), pena il rischio concreto di un insuccesso terapeutico.
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Pubblicato il 22-06-2015
Sig. Alessandro, lei non deve insegnare nulla alla sua odontoiatra, ma deve semplicemente chiedere di essere curato nei migliore dei modi con scienza e coscienza. Nel suo caso internet è deleterio e la potrebbe indurre a scelte sbagliate non favorevoli alla sua salute, stia tranquillo che la sua odontoiatra è responsabile della salute della sua bocca e poi la visita odontoiatrica consigliata è semestrale serve per non arrivare a queste condizioni.
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