Se il dente si muove in modo impercettibile, davvero rischia di spezzarsi?
Scritto da Melody / Pubblicato il
Buongiorno a tutti.
Spiego la mia situazione. Per diverso tempo non ho effettuato cure, ciò mi ha portato una profonda carie all'ultimo dente in basso a sinistra prima di quello del giudizio. Sono andata d'urgenza dal dentista per il dolore lancinante pregandolo (ero molto confusa) di farmelo passare anche se ci fosse stato bisogno di estrarlo. Lui mi ha risposto che sarebbe bastata una devitalizzazione, mi ha applicato una medicazione provvisoria e mi ha dato appuntamento successivamente per lavorare sulle carie ancora piccole, lasciando per ultima la devitalizzazione. Dopo circa due mesi il dente mi è stato aperto ma per un dolore improvviso alla spalla del medico non è stato possibile andare avanti con l'operazione. à stata applicata di nuovo la medicazione, finché settimana successiva non sono dovuta tornare di corsa dal dentista per un inizio di ascesso molto doloroso. La medicazione è stata rimossa e sono rimasta col dente aperto e "coperto" solo da un batuffolo di cotone applicato giusto prima dei pasti. Nell'ultimo controllo è saltata fuori un'incrinatura allo stesso dente. A questo punto il dentista ha deciso che una devitalizzazione sarebbe stata inutile per un dente destinato a spaccarsi e ha optato per l'estrazione. Vi chiedo due cose: il processo del dentista è stato corretto? E se il dente si muove in modo impercettibile, davvero rischia di spezzarsi? Non ci sono altre soluzioni che possano evitare l'estrazione? Vi prego di spiegarmi le cose correttamente -da professionista a cliente ignorante in materia- perché alcuni di voi aggrediscono chi fa le domande senza realmente rispondere :)
Grazie infinite
Pubblicato il 05-10-2015
Gentile Melody, non capisco il motivo di rimandare una cura urgente per curare piccole carie e lasciare per ultimo il problema più serio. Se le cose stanno veramente così come lei dice, si tratta di una grave negligenza che inevitabilmente ha portato ad una grave infezione ed alla frattura del dente. Se non c'erano altre urgenze non c'era motivo di procrastinare la devitalizzazione di un dente già "aperto" per una urgenza odontoiatrica. Non conosco la sua situazione clinica ma se veramente il suo racconto è reale sembra impossibile che il suo dentista abbia indugiato così a lungo. L'urgenza effettuata in prima battuta serve a decomprimere la camera pulpare e ridurre di conseguenza la sintomatologia dolorosa ma non toglie la causa del dolore che è l'infiammazione della polpa che deve essere poi eliminata con la corretta devitalizzazione e che deve essere effettuata prima possibile pena l'insorgenza di complicanze a volte molto serie. Prima di estrarre il dente compromesso le consiglierei di consultare un buon endodontista per verificare se il dente è ancora recuperabile per evitarne l'estrazione. Lo faccia al più presto perchè si è perso già molto tempo. Cordialmente
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Pubblicato il 05-10-2015
Cara Signora Melody, buongiorno. "rimasta col dente aperto e "coperto" solo da un batuffolo di cotone applicato giusto prima dei pasti." E' assurdo, se si fosse spiegata bene e fosse veramente così! " una devitalizzazione sarebbe stata inutile per un dente destinato a spaccarsi e ha optato per l'estrazione"! Idem come sopra! Aggiungerei "decisione criminale" perché procedere alla avulsione di un dente che può e deve essere curato e salvato con normalissima Odontoiatria semplice che è la "Routine" di tutti i giorni, è "Criminale", sempre stando al suo racconto! Il fatto che ci sia una frattura della corona od anche della parte coronale della radice, non è niente di particolare e non conpromette niente. Se la frattura si estendesse sotto la gengiva o fino all'osso basterebbe praticare un allungamento della corona clinica con una semplice gengivectomia se si fosse in presenza di una sufficiente banda di gengiva aderente e la frattura non si estendesse fino all'osso oppure con un Lembo Riposizionato Apicalmente con osteotomia ed osteoplastica se si fosse in presenza di una banda insufficiente di gengiva aderente o se la frattura si estendesse fono od oltre la cresta ossea. Aver poi lasciato aperto il dente con un batuffolo di cotone da mettere all'ora dei pasti è il massimo della "non odontoiatria", "non Medicina"! E' sicura che il Suo Dentista sia iscritto all'Albo dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri? Controlli e non si faccia estrarre il Dente per nessun motivo! Chieda un Consulto ad un altro Dentista. Personalmente e sottolineo personalmente e la prego di non "travisare" le mie parole, preferisco chiudere in prima seduta ma solo se la situazione clinica lo permette altrimenti si fanno due o tre sedute e si chiude in seconda o in terza! L'importante è che tra una seduta e l'altra il dente venga chiuso con materiali simil-osmotici. Se non si fa questo , il dente lasciato aperto o con una medicazione parzialmente aperta farebbe si che uscisse la pressione dovuta al formarsi del gas del catabolismo microbico che è la causa del dolore per compressione delle terminazioni nervose e con l'uscita di questo gas , non si crea pressione e non si crea dolore! Però, e qui sta il GRAVE, entrano altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere il dente in una seduta o se in più sedute, chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. Grave poi perché se si lascia il dente in necrosi chiuso con medicazione non similosmotica, come spiegato, o peggio chiuso definitivamente evidentemente in una situazione clinica che non avrebbe dovuto prevedere la chiusura in prima seduta, la pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Questo però è il mio personale modo di agire. Ogni Dentista, poi, in base alla situazione clinica, procede come più ritiene opportuno, quindi non deve prendere alla "lettera" quello che faccio io. Lo faccio io. Un altro può fare diversamente! Ciò significa che non è stata fatta una Diagnosi completa e soprattutto un piano di cura completo. Quindi se vuole un consiglio, scelga solo chi inizi una terapia o proponga o pianifichi una terapia, qualsiasi essa sia, solo dopo una adeguata visita Odontoiatrica completa e "colta"! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Questo comportamento (della visita Gratis "che purtroppo è figlio di questi nostri tempi malsani e di questa nostra Società decadente" deve cessare! Io faccio il possibile. Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certo che tutte le patologie "saltano fuori"! Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Saprebbe così che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio! Guardi che è normale routine odontoiatrica. Non vedo problemi. Certo bisogna "lavorarci un po' con impegno ed intelligenza prendendosi veramente cura di Lei Paziente che merita tutte le "attenzioni". Questo significa curare, per me! Le lascio un Poster con situazioni sicuramente più severe della sua ma con denti curati, molti da oltre 30 anni ed ancora in bocca sani e salvi a dimostrazione che i Denti si Curano e non si estraggono ed a Dimostrazione di cosa sia l'Odontoiatria, almeno quella che faccio io! :) Mi saluti la cara e bella Massa che ho sempre nel mio cuore perché vi ho trascorso molte estati da bambino, dalla Nonna Materna :) Cari Saluti
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Pubblicato il 05-10-2015
La logica è eseguire sul suo dente, a meno che davvero non sia così distrutto da essere non recuperabile (ma da quello che scrive non sembra, una terapia canalare completa. Contemplata una prima seduta in cui, dopo aver deterso e sagomato i canali, si lascia all'interno un materiale disinfettante (dato che il dente è rimasto aperto a lungo) e quindi una seconda seduta per chiudere i canali con guttaperca, il tutto non lasciando mai il dente aperto; infine ricostruzione dello stesso. Si tratta di una pratica odontoiatrica quotidiana.
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Pubblicato il 05-10-2015
Gentile Melody preferisco non giudicare l'operato degli altri colleghi, piuttosto è bene suggerire quello che può' essere fatto per evitare l'estrazione. Il primo passo è quello di verificare se veramente esiste una frattura ed eventualmente qual'è la sua estensione. In alcuni casi, se la frattura è di un certo tipo il dente può' essere mantenuto e poi ricoperto con una corona. Se questo non fosse possibile si procede all'estrazione. Tuttavia prima dell'estrazione è bene pianificare anche la successiva riabilitazione per sapere se è necessario rigenerare oppure no. Saluti
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Pubblicato il 05-10-2015
Sig. MeloDy," perché alcuni di voi aggrediscono chi fa le domande senza realmente rispondere?" Non è aggredire è portarvi all'evidenza dei fatti, lei probabilmente rischierà una mutilazione dentale con costi economici esorbitanti per non essersi sottoposta a visite semestrali, questi sono i risultati. Qui nessuno potrà dire con certezza se il suo dente è un malato terminale o meno, per cui la rimando al suo curante rammendandole di non abbandonare mai la visita semestrale. Le ricordo che prevenzione della carie è fattibile con estrema facilità a costi irrisori.
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