Focolaio osteitico alveolare
Scritto da Daniele / Pubblicato il
Buongiorno e grazie in anticipo per le eventuali risposte. In occasione di un controllo radiografico (Allego Rx) per un intervento chirurgico nel quale mi avevano asportato un odontoma (localizzato alla giunzione tra il tratto orizzontale e quello ascendente della mandibola destra) scopro un piccolo "focolaio osteitico alveolare" a livello del sesto inferiore destro trattato 5 anni fa con terapia canalare. Il mio dentista mi rassicura dicendomi che se non sintomatico non bisogna fare nulla. Dunque, mi rivolgo a voi per un ulteriore parere e per sapere quali conseguenze potrebbe comportare il non intervenire. Potrebbe auto-risolversi oppure aggravarsi? C'è il rischio che quel focolaio possa dare complicanze sistemiche per il passaggio di patogeni o loro tossine in circolo? Attendo risposta. Nuovamente grazie.
Pubblicato il 23-11-2017
Caro Signor Daniele, buongiorno. Certamente deve essere curato anche per profilassi delle malattie Focali: anche se sono talmente "piccole" queste osteolisi che non ci dovrebbero essere pericoli. Basta fare analisi di base come Emocromo con Formula e ASLO, Proteina C reattiva, RA test, VES ed Anamnesi Clinica Internistica (fatta dal Dentista) e si saprebbe lo stato di eventuale attività delle osteolisi (batteri e tossine) e valutare l'urgenza o no di intervenire ora o con grande "calma" :). Non è un sola ma sono due le osteolisi, una in ogni apice radicolare del primo molare inferiore Dx.,anche se la OPT non è la lastra idonea. Quella corretta è una Rx endorale ma soprattutto la Diagnosi è Clinica e Semeiologica! Bisogna rimuovere l'otturazione e le vecchie terapie endodontiche e rifarle. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Cari Saluti e Le raccomando vivamente di non fare estrarre il dente. La visita Clinica che si deve fare a questo dente deve essere esteso a tutti i denti della bocca perché in altri sembra che abbia possibili osteolisi ma, come ho spiegato, questa non è la lastra adatta per fare Diagnosi. Inoltre, anche se è molto giovane e questa lastra non è idonea per valutare il parodonto, sembrerebbe che avesse una alterazione della architettura ossea crestale in particolare interprossimale e quindi si deve completare la Visita Clinica con un Sondaggio parodontale, non dimenticando anche una valutazione Gnatologica delle disclusione e delle ATM e dei contatti e precontatti e Classi Ortodontiche canine e dei primi molar, per evidenziare se ci fossero tasche parodontali ed in caso positivo, valutare la necessità di fare una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling e Root planing per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche (sei misure in sei punti di ogni dente di tutta la bocca) che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare!!! Cari Saluti
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Pubblicato il 23-11-2017
Si, Daniele, il dente devitalizzato ha una infezione. Meglio cercare di risolverla.. Va fatto un ritrattamento, cioè una ripetizione della devitalizzazione, cercando di raggiungere gli apici pulendo bene chiudendo bene i canali. Si tratta di una procedura non complessa o invasiva. Solo ripetere il trattamento canalare. L'unico rischio è che questa manovra può non riuscire, per vari motivi "tecnici". Ma un bravo dentista può tentare di fare di meglio di così. Se riesce, le infezioni scompaiono. Ci sono anche carie 26 27 da curare quanto prima..
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Pubblicato il 23-11-2017
Buon giorno; le consiglio di curare il molare perche' un granuloma e' una infezione cronica che puo' riacutizzarsi e diventare un ascesso o rimanere cronica e provocare la lisi delle radici o dell'osso circostante, portando poco a poco alla estrazione del dente e/o al coinvolgimento di altri elementi.Il ritrattamento non e' nelle mani di tutti per cui dovrebbe trovare un collega che lo sappia fare .Direi di evitare quelli che le dicono che non e' niente.
Pubblicato il 23-11-2017
Il suo molare, come segnalato dai colleghi, deve essere ritrattato con adeguata terapia canalare in modo tale da evitare, nel tempo, una progressione dell'infezione peri - apicale stessa. Il ritrattamento non sempre ha successo, la predicibilità del risultato è variabile e legata a molteplici fattori, e comunque deve essere affidata ad un dentista che sia esperto in endodonzia.
Pubblicato il 24-11-2017
Ripetendo quanto già spiegato bisogna rifare e meglio il trattamento di devitalizzazione. Cordialmente..................................................
Pubblicato il 24-11-2017
Gentile Sig. Daniele, tutti i focolai infettivi vanno risolti, anche se asintomatici. Un buon ritrattamento dovrebbe risolvere per sempre il problema. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-11-2017
Sig. Daniele, questa RX non è indicata per dare una corretta risposta e "focolaio osteitico alveolare" è probabilmente quello che troviamo sul referto del radiologo. Chieda al suo odontoiatra che conosce il caso clinico e il tipo di cure eseguite la corretta diagnosi proveniente da una RX endorale. Chiaramente se lei ha dettato i termini del radiologo nel dottor GOOGLE comprendo tutta la sua domanda.
Pubblicato il 25-11-2017
Il dente presenta due lesioni apicali su entrambe le radici sono sicuramente da trattare, e sembra che i canali siano ripercorribili lasciando queste lesioni possono anche essere asintomatiche ma possono anche peggiorare e portare alla perdita del dente e osso.
Pubblicato il 28-11-2017
La rarefazione ossea apicale interessa entrambe le radici del molare e non appare neanche troppo piccola. Si tratta di un processo infettivo cronico che potrebbe dare anche manifestazioni di acuzie sintomatologia (ascesso dentale) anche a breve. Va eseguita una ex endorale e va eseguito il ritratttamento canalare del dente.
Pubblicato il 29-11-2017
Gentile paziente, dalla rx risulta chiaro che c'è un focolaio di infezione presente, e che l'osso si è nel tempo molto rimaneggiato da solo. La Medicina insegna che la migliore cura è sempre fare piazza pulita, nel tempo i patogeni ci sono. Non me ne vogliano i colleghi endodonzisti,ma queste cose sappiamo tutti che si realizzano, e che i tempi trattati e pluritrattati sono molto deboli, e che infine la carica batterica iniziale e larvata non si esaurisce mai, ma resta silente.Lo sappiamo tutti, che all'apice nessuno è mai sceso per vedere come stanno le cose. Lo sappiamo dopo aver fatto una estrazione:il dente ringrazia. E ci vuole abbondante terapia antibiotica prima, durante e dopo
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