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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 4

Dolore dopo devitalizzazione dente

Scritto da ELISABETTA / Pubblicato il
Buongiorno, a febbraio ho provveduto a curare un dente per una carie a detta del dentista molto vicino al nervo. Quasi subito il dente ha iniziato a essere sensibilissimo al freddo da vedere le stelle. La dentista mi dice di aspettare che c'è una possibilità di guarigione senza dover devitalizzare. A maggio vado con urgenza per un dolore acuto che passava solo con acqua fredda (come già per altri miei denti in passato). Mi apre il dente è dice che è da devitalizzare, procede ad eliminare la polpa inserendomi una sostanza che doveva terminare di far morire il nervo. Da quel momento più nessun dolore. Con i giorni torna un lieve indolenzimento poi di nuovo dolore molto forte, mi reco di nuovo di urgenza, riapriamo e la dentista mi dice che era rimasto un pezzettino minuscolo molto molto piccolo di nervo ancora vivo che mi provocava quel dolore. Mi ripulisce tutti i canali, anche con gli aghetti fissati al trapano non so manualmente e mi fa la medicazione e mi da appuntamento tra un mese per la chiusura definitiva dei canali. Da quel momento, per un paio di giorni non sento nulla, poi mi ricomincia il fastidio e terrorizzata che mi torni molto male, mercoledì, l'altro ieri, vado dalla dentista, la quale in questo periodo ho continuato a dirmi di stare tranquilla che sarebbe passato perché ci vuole molto tempo perché i tessuti sono infiammati, mi apre e rifà la medicazione e con gli aghetti pulisce ancora di nuovo un po' i canali e io sento del fastidio /dolore soprattutto in dei punti. Mi fa un'altra medicazione e mi da appuntamento a settembre e mi conferma non esserci niente che il dolore arriva dal basso e non dai canali, che il dente non è rotto ma i tessuti infiammati danno questo dolore e fastidio. Ieri un pochino meglio, oggi non ci posso masticare sopra e se lo faccio il dolore perdura, forse perché l'altro ieri mi ha di nuovo stimolato il tutto. É come un dolore/fastidio diffuso, che però mi fa dire di non poterne più. Preciso che la terapia non è completata, i canali non sono stati chiusi. Volevo un vostro parere, il dente guarirà, posso resistere a questo fastidio se in vista di una guarigione? Grazie mille, Elisabetta

Cara Signora Elisabetta, buongiorno. Non capisco: la Diagnosi di patologia pulpare, salvo eccezioni, è semplice! Dato che si è rivolta a noi, spero di farle cosa gradita dandole alcune informazioni e spiegazioni: Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!

Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici.

Salvo casi eccezionali ma molto rari,non si lascia mai un dente aperto!Lo si chiude altrimenti entrerebbero altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. La pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Le consiglio di farsi spiegare bene dal Suo Dentista la Diagnosi, la Prognosi e la Terapia!
Sono molto perplesso! Questa è normalissima banalissima terapia odontoiatrica! Cari Saluti ed in bocca al lupo!

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

La terapia canalare può essere effettuata in una seduta unica o piu' sedute, a seconda dei casi e dell'operatore, importante, al termine ottenere un corretto sigillo apicale in assenza di sintomi.
Se si fida del collega, continui a seguire le sue indicazioni, importante e' il finale (cioe' risolvere la problematica correttamente).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Elisabetta buongiorno, capita che a volte ci sono dei denti diciamo "ribelli" in base alla conformazione delle radici dove ci vuole un pò di tempo e di medicazioni per risolvere il problema, ora se si fida della sua dentista segua le sue indicazioni dato che noi non sappiamo neppure di che dente si tratta, superiore, inferiore,
molare, ecc,

Scritto da Dott. Gianfranco Tortora
Brescia (BS)

Sig. Elisabetta, le è stato spiegato tutto in modo chiaro dalla sua odontoiatria, per cui attenda, se il quadro dovesse peggiorare, può sempre anticipare l'appuntamento con la sua odontoiatria o rivolgersi ad un altro collega,se fosse in ferie.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)