Devitalizzazione e ricostruzione molare
Scritto da Mauro / Pubblicato il
Se un molare che ha il pavimento del dente ridotto al minimo si può ancora effettuare la devitalizzazione e la ricostruzione senza correre il rischio che durante l’entrata nella camera polparia si rompano le radici così come mi è stato detto dal un dentista? Vorrei solo capire se è lui che non è capace a fare il lavoro oppure se è vero che se il pavimento è assottigliato risulta rischioso procedere con la devitalizzazione. Faccio presente che tre pareti del molare (inferiore) ci sono ancora tutte. Io vorrei devitalizzarlo e poi incapsularlo. Grazie.
Pubblicato il 03-03-2008
La terapia endocanalare richiede, appunto, la sola presenza delle radici e dei loro canali. Si può sempre effettuare. Resta da vedere la consistenza, invece, della corona e quanto di essa resti poi utilizzabile per poterla incapsulare. Cordiali saluti.
Pubblicato il 03-03-2008
Sig. Mauro, dovrebbe invece ringraziare il collega che, non per evitare una responsabilità, bensì a fine informativo, le ha riferito che quel dente è a rischio. Cosa dice meglio sapere in anticipo, oppure ritrovarsi un dente fratturato in corrispondenza della forcazione e non comprendere cosa sia accaduto?
Pubblicato il 03-03-2008
La terapia endodontica si può effettuare se ci sono le indicazioni per risultato. Occorre quindi una giusta programmazione terapeutica dopo aver valutato il caso clinico. Probabilmente il collega ha fatto le giuste valutazioni e Le ha dato una corretta informazione mettendola a conoscenza di eventuali rischi (probabile frattura a livello della forcazione dopo ricostruzione). Cordiali saluti.
Pubblicato il 03-03-2008
salve Sig . Mauro se il pavimento del dente in questione è particolramente sottile o addirittura presenta una lesione a livello della forcazione (visibile in radiografia) direi che l'indicazione all'estrazione esiste, la cura di quell'elemento dentale è rischioso; proprio perchè è possibile il verificarsi della frattura dell'elemento stesso. Di conseguenza sono d'accordo con il suo medico curante. cordiali saluti.
Pubblicato il 03-03-2008
Sig. Mauro così come imposta lei la domanda è veramente difficile dare una risposta corretta, si rischia di farle aumentare i dubbi che lei già si pone . Sicuramente il suo dente si può trattare endodonticamente, non si sà con quale predicibilità visto le perplesssità del collega. Probabilmente con il suo consenso un tentativo prima dell'estrazione sarebbe corretto eseguirlo. Cordiali saluti , dr Casella (TO)
Pubblicato il 04-03-2008
Gent. Sig Mauro, in qualunque trattamento endodontico c’è la possibilità che insorgano delle complicanze, che possono essere portate a conoscenza del paziente, il suo odontoiatra è stato previdente, le ha annunciato le eventuali complicanze, che solo lui ha potuto definire, in quanto è l’unico che ha effettuato un analisi clinica e radiografica dell’ elemento da trattare. In qualunque caso è consigliato tentare il trattamento endodontico prima di procedere all'avulsione dentale. Dott.Ruffoni Diego
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Pubblicato il 10-03-2008
Non esiste una risposta "giusta". Il dente che lei descrive è sicuramente compromesso ma, opportunamente curato e protetto (se non è soltanto un "guscio vuoto"), potrebbe anche durare a lungo. L'alternativa è estrarlo ed eseguire un impianto. Sta a lei decidere se arrivare subito ad una soluzione drastica o cercare di mantenere il mantenibile... in vista di eventuali nuove terapie più efficaci oggi non ancora disponibili...
Pubblicato il 15-03-2008
Se l'alternativa è tra provare a devitalizzarlo oppure estrarlo, e se lei e il suo dentista siete entrambi disposti a provare, il tentativo si può fare, ma senza garanzie di durata nel tempo. Altrimenti lo toglie e si fa mettere un impianto. Saluti Dott. Roberto Robba Cagliari
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