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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 6

Osteorarefazione peri-apicale

Scritto da Giuliano / Pubblicato il
Buongiorno, il mio dentista mi ha consigliato una panoramica (che allego). Oltre ad un principio di malattia parodontale l'esame indica una osteorarefazione peri-apicale del 34. Il mio dentista mi riferisce che è un errore e che questo problema è riconducibile al 45. Riuscite a confermarmi questa diagnosi? Cordiali Saluti
Gentile Giuliano, una diagnosi è il risultato di una serie di dati che emergono da certi tipi di analisi come ad esempio una accurata visita con test di vitalità, sondaggio gengivale, esame occlusale e radiografia ENDORALE con centratore e non si fa certo su internet per di più su una panoramica che non ha indicazioni in questo caso ed inoltre incomprensibile essendo poco definita ed annerita. Il consiglio che posso darle invece è quello di recarsi da un buon odontoiatra che abbia passione e voglia di lavorare e faccia tutte le manovre prima citate anche se impiegano tempo. Il modo di fare del collega mi pare molto sbrigativo visto che si affida alla panoramica (che le ripeto ha pochissime indicazioni) per fare diagnosi. La diagnosi è uno dei fattori principali perché senza una precisa diagnosi non ci sarà mai una corretta terapia ma si dovrà procedere per tentativi che molto spesso possono causare danni piuttosto che benefici. Le ripeto si affidi ad un buon professionista evitando accuratamente le catene low-cost che attraverso la pubblicità promettono miracoli con tariffe al ribasso. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sig. Giuliano, il referto deve sempre essere interpretato dal professionista che lo richiede. La RX che pubblica non è adatta per questo tipo di diagnosi e non è nemmeno definibile la parte destra dalla sinistra, per cui tutti i numeri lasciano il tempo che trovano...

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

L'ortopanoramica non mostra reazioni periapicali importanti nè sul 34 nè sul 45, per cui direi che si possono lasciare le cose come stanno, senza fare errori.....

Scritto da Dott. Mauro Mazzocco
Roma (RM)

La OPT inviata è veramente alquanto scadente.. E in ogni caso, come dice il dr. Savino, le rx giuste per queste diagnosi sono le endorali periapicali, ovvero quelle 3 per 4 cm piccoline che fa ogni dentista: molto più nitide e ricche di informazioni, che una OPT, anche di qualità non può dare.. Si vede invece alquanto chiaramente un bel problema sul 37 (ammesso che sia la sinistra), cioè l'ultimo in basso devitalizzato. Si vede una infezione, ma molto peggio, due false strade con possibile perforazione della radice o della camera.. Ovvero le chiusure dei canali (quei... "filetti" bianchi) non sono dentro ai rispettivi canali, ma sono andate a finire nell'osso. Questo sembra di vedere dalla OPT sia pure così scadente. Immagino che una endorale su quel dente dica molto di più. Forse mi sbaglio, ma credo di vedere questo problema. Tenga presente che va risolto, se c'è, anche se non le fa male, e che un buon dentista può aggiustare tutto anche senza estrarre il dente. In un centro low cost, invece le proporranno estrazione ed impianto, per motivi.. commerciali. Molto meglio invece tenersi il proprio dente. Ben curato!
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Buongiorno gentile Giuliano. Il suo dilemma è legittimo ma è destinato a restare insoluto, poiché mancano i dati oggettivi e non ci si può esprimere in senso diagnostico a distanza basandosi sui pochi ed inconsistenti dati soggettivi è strumentali che ci invia.
In sostanza occorre una visita, corredata dai rilievi clinici, ( ispezione, sondaggi, prove termodolorifiche, percussione, valutazioni funzionali statiche e dinamiche ecc ) e strumentali ( rx endorali, tests di vitalità pulpare, oltre alla OPT ) ed infine i dati anamnestici.
Purtroppo, in questi casi non si può che consigliare una rivalutazione del caso da fare in Studio, poiché farlo per via web è scorretto oltreché azzardato.
Non mi dilungo anche perché i colleghi che mi hanno preceduto sono stati piuttosto chiari. Le serve una vera visita ed una diagnosi precisa,e circostanziata.
Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)

Caro Signor Giuliano, buonasera. Sia la Diagnosi di Parodontote che quella di oteolisi periapicale non si fanno con una OPT!|E non si fanno on Line! Serve una visita Clinica e Semeiologica ed Rx endorali. In realtà sembrerebbe che Lei avesse una alterazione della festonatura ossea che potrebbe far pensare ad una Parodontite e sembrerebbe avesse anche una certa osteolisi mandibolare Dx a livello dei diatorici ma occorre la Visita e le Rx endorali.

1-Per la sospetta Parodontite Lei ha bisogno due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente che ne falsava la misura in prima seduta! Si completerebbe la visita con valutazioni Gnatologiche, disgnatiche oltre che preprotesiche. Una serie completa di Rx endorali e non una OPT che non serve assolutamente a niente per evidenziare i difetti ossei. Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica.

La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione). I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva
RIASSUMENDO: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp).

le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto,nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale".

TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo nel primo caso si ha una rigenerazione, quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration =Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore! Nel mio profilo trova pubblicazioni ed articoli clinici e scientifici su tutti gli aspetti della Parodontologia! Il suo implantologo le avrà certamente spiegato tutto questo perché non si può fare implantologia prescindendo dalla Parodontologia (perché le due specialità vanno insieme).

2- Per la sospetta Osteolisi periapicale: Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Bisogna poi fare un sondaggio parodontale per valutare la presenza o no di tasche parodontali. Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!!

Basta fare oltre la visita, una Rx endorale e le prove termiche che ci dicono se la sua polpa è in iperemia attiva, passiva, sindrome radicolare o in necrosi: queste sono le Diagnosi Differenziali fa fare!

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)