Dolore ad un molare dopo la devitalizzazione
Scritto da antonio / Pubblicato il
Salve e grazie in anticipo per le risposte. Mi trovo momentaneamente in Francia per motivi di lavoro. Al presentarsi di un forte dolore al molare (quello attiguo al dente del giudizio) mi sono recato da un dentista consigliatomi da colleghi. Il dentista, ha proceduto a devitalizzazione, nel giro di 4 sedute. La cosa andò bene e ci lasciammo oltre 20 giorni fa. Da 2 giorni sento di nuovo male al dente. Non come la volta scorsa (dolore estremo, soprattutto a caldo e freddo) ma un fastidio continuo e piuttosto assillante con sensazione di pressione interna quando, dopo aver posato la lingua sulla parte superiore del dente, la tolgo. Il dentista mi ha semplicemente detto di prendere qualche aspirina ed il dolore sparirà tra qualche giorno. Sono molto scettico, Vi sto scrivendo di notte poichè il dolore, seppur non terribile, non mi consente di dormire. Grazie per l'aiuto. Antonio
Pubblicato il 18-11-2009
Sig. Antonio, ora sono passati tre giorni di aspirina senza posologia (qualche, possono essere anche 10 da 500 assunte in un'unica dose), per cui sarebbe meglio ricontattare l'odontoiatra per un eventuale seria prescrizione ed eventuale indagine radiografica.
Pubblicato il 18-11-2009
Caro Signor Antonio...il primo dolore che l'ha portata dal Dentista Francese sembrerebbe...da quanto dice...un da pulpite e non capisco le 4 sedute... il dente si chiude in prima seduta...a meno che non fosse in necrosi almeno un canale e gli altri in pulpite o a a meno che non abbia chiuso ogni singolo canale in una seduta =una seduta per canale(sono tre in un molare ma spesso sono quattro). Il secondo dolore che descrive è quello di un "risentimento periapicale", una osteolisi periapicale , un'infezione periapicale...basta fare una Rx endorale...percussione assiale e trasversale al dente e prove termiche per escludere possibili patologie canalari sui denti vicini, che falsino la sintomatologia e si fa diagnosi ...se fosse confermato che è il dente curato in 4 sedute...andrebbero rimosse le terapie canalari e rifatte perchè il dente è in necrosi...ECCO: la terapia deve essere fatta solo dopo avere accertato la diagnosi...: ...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre...il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea...stia tranquillo e sereno...è una sciocchezza di ordinaria "amministrazione"...quello che ha è un semplice normalissimo ascesso...per probabile necrosi pulpare...basta curarlo, drenarlo quando è maturo, curare la radice endodonticamente e ricostruire il dente...i microbi stanno e vivono nella radice in necrosi come in una "provetta" trovando un terreno ideale...sono microbi cattivi...anaerobi e gram negativi...le loro tossine escono fuori dal dente e causano una zona di osteolisi ( quella macchia nera che vede in radiografia, che mi auguro sia stata fatta e sotto forma di RX endorale) per stimolazione degli osteoclasti che distruggono l'osso (per intenderci gli osteoblasti sintetizzano e formano osso...gli osteoclasti lo distruggono)...una volta curata e sterilizzata e sigillata in modo perfetto la radice...queste tossine scompaiono dall'osso...perchè non ci sono più i microbi a sostenerle da dentro la radice...e il granuloma ( o la cisti) si riassorbe da solo...a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci ) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì...la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente...questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!...Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza “in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno”, in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca appunto in un a cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno...Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
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Pubblicato il 18-11-2009
Suppongo che ci sia da riaprire e procedere con una irrigazione dei canali e strumentazione. Gustavo De Felice sapri (SA)
Pubblicato il 18-11-2009
Gentile signor Antonio, difficile credere che un processo non patologico possa essere causa della sua sintomatologia, lei ha una parodontite apicale acuta, ossia una infezione recidiva dell'elemento dentale curato. Bisogna riaprire il dente e ristrumentarlo per provvedere alla sua, questa volta completa, detersione. Cordialmente Orazio Ischia
Pubblicato il 18-11-2009
Gentile sig. Antonio, qualcosa è andato storto e, verosimilmente, occorrerà ripetere il trattamento endodontico. Nella scelta del professionista a cui affidarsi, o nella valutazione della bontà di un trattamento effettuato, tenga presente che NESSUNA SOCIETA' ENDODONTICA potrà mai validare un protocollo che preveda la necessità di una copertura antibiotica 3 gg prima e 4/5 gg dopo; l'uso di un antibiotico IM al posto di un antibiotico orale, l'uso del clorofenolocanforato, l'uso di una inesistente "membrana semipermeabile". Praticamente tutti gli endodonzisti usano una procedura differente e aborriscono lasciare un dente aperto (chiuso con una membrana semipermeabile è la stessa cosa). Fondamentale, sempre secondo la totalità delle scuole endodontiche, l'uso della diga di gomma.
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Pubblicato il 18-11-2009
Ho appena letto una risposta di un collega, dalla quale mi dissocio nella maniera più totale. Antibiotico a largo spettro intramuscolare da 3 giorni prima della terapia,si parla tanto di medicina basata sull'evidenza e di evitare prescrizioni indiscriminate di antibiotici, in quale protocollo esiste una tale follia. Cordialmente
Pubblicato il 19-11-2009
Gentile signore, il mio consiglio è quello di rivalutare il trattamento endodontico, se si trova in Francia dal collega che lo ha trattato diversamente nella sua città. Cordiali saluti- Dr Casella ( Torino)
Dentista Puglia, Taranto
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