Il dente continua a farmi sempre più male e pulsa sempre di più
Scritto da Mario / Pubblicato il
Innanzitutto sono veramente felice di aver trovato questo sito con medici così attenti e scrupolosi. Un grazie all’ideatore del sito e a tutti i medici che offrono il loro tempo per rispondere alle domande dei pazienti. Espongo brevemente il mio caso: Circa 6 mesi fa (in giugno) mi sottopongo ad una devitalizzazione del 36 con cura tricanalare completa e successiva ricostruzione del dente. A distanza di qualche mese il dente torna a farmi male. Un mese fa circa visto che il dolore aumentava torno dal dentista il quale mi riapre il dente e riesegue la pulizia dei tre canali. Durante il trattamento sento molto male alla pulizia di uno dei tre canali. Inoltre sento un forte e tipico odore di dente guasto all’ apertura di quel canale. Il dentista mi chiude il dente con della pasta provvisoria e passa un altro mese (siamo sotto Natale e ci sono di mezzo le ferie…) durante il quale il dente fa male e continua a pulsare in modo molto forte. Interpello il dentista in ferie (molto gentile a rispondermi) il quale mi dice di non fare assolutamente nulla e di aspettare il suo ritorno... Intanto l’otturazione provvisoria si riduce al minimo… Una settimana fa finalmente, finite le ferie, torno dal dentista che riapre e ricontrolla i canali. Durante la pulizia sento sempre un forte dolore in uno dei tre canali. Lo faccio notare al dentista che mi dice che è strano e che sembra tutto a posto. Una radiografia con una specie di spillo inserito nel canale evidenzia che essendo il canale leggermente ricurvo nell’ultimo tratto, lo strumento usato per la pulizia probabilmente non arriva fino in fondo. A quel punto il canale viene pulito con uno strumento sottilissimo e io salto dal dolore e capisco che quello è il punto giusto… Siamo ad oggi e il dente è richiuso provvisoriamente ma io impazzisco perché sento delle fitte pazzesche, come delle scosse, quando mi chino e mi rialzo o faccio sport o sforzi che aumentano il battito cardiaco o la pressione sanguigna. Il dente continua a farmi sempre più male e pulsa sempre di più…Inoltre dopo quest’ultima pulizia sento come dei ‘crick crack’ come degli scoppiettii, non saprei come spiegarmi meglio, come se qualcosa si muovesse all’interno del canale… Ora, da ignorante, la mia impressione è che il dente non sia stato devitalizzato bene e che una parte di nervo sia ancora viva e ben attiva nel fatidico canaletto… La mia domanda è: se quella parte di canale è ricurva e non viene ben raggiunta dagli strumenti che si può fare? Non c’è il rischio che si crei una carie, un ascesso o che marcisca tutto quanto visto che sono ormai più di sei mesi che il dente è stato devitalizzato e si trova in queste condizioni? Avrei inoltre un ultima domanda sul processo di devitalizzazione: la devitalizzazione avviene esclusivamente in modo meccanico previa rimozione della radice o esiste anche un trattamento chimico che ‘uccide’ il nervo? Se così fosse non c’è il rischio che trattando così in profondità si vada a danneggiare in qualche modo il nervo principale e si perda così sensibilità della guancia o peggio ancora la sensibilità al gusto nella lingua? Grazie di cuore.
Pubblicato il 14-01-2010
Gentile utente intanto la ringrazio per l'apprezzamento che manifesta per il portale e per tutti coloro che con la loro opera contribuiscono a renderlo così apprezzato. Detto questo il suo trattamento canalare pare avere dei problemi che un endodontista avrebbe affrontato con tempistiche certamente differenti da quelle da lei descritte. A tal uopo è forse per lei utile la visione di questo link endodonzia.it Dopo di che magari potrebbe visionare gli interessanti fad per gli odontoiatri che le spiegheranno nel dettaglio perchè il suo dente debba esser trattato da un endodontista esperto. Le do qualche spunto di riflessione: Il sistema canalare infettato non aspetta solo il rientro dalle ferie ma nemmeno un mese fra gli appuntamenti. In verità la presenza di specie batteriche molto più resistenti all'interno di canali reinfettati è motivo di un maggior coinvolgimento del curante che, per risolvere il problema effettua una seduta di detersione,s otto diga, che dura non meno di 30 minuti a cui segue una rigorosa chiusura in apice con tecnica capace di tridimensinalità. La strumentazione ovviamente arriverà fino alla fine del canale che sarà indicata da uno strumento elettronico chiamato rilevatore d'apice e confermata da una rx. E' naturalmente nelle competenze del buon curante arrivarci, don tecniche, strumenti e tempistiche adeguate. Cordialmente Orazio Ischia
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Pubblicato il 14-01-2010
Caro Mario, che qualcosa non sia andato per il verso giusto è evidente.. ha mai assunto antibiotici? Mi pare di non aver letto questo.. il tutto complicato da una cura che si protrae da troppo tempo. Il problema è questo. La terapia endodontica, è un atto da compiere con estrema precisione, e la finalità da raggiungere è quella di "chiudere tridimenzionalmente i canali radicolari". Questo atto è indispensabile perchè se resta all'interno del canale il minimo focus batterico, questo ha modo di proliferare liberamente in un ambiente vuoto. I gas prodotti dai batteri, premono in tutte le direzioni.. non trovando valvola di sfogo comprimono alla base del dente fino ad interessarne i vasi e i nervi limitrofi, e da qui il dolore. Cosa fare quindi? Credo rivedere un po tutto.. se non ha più fiducia dell'operato del suo dentista provi a fare due chiacchiere con un altro odontoiatra. Cordialmente, Gianluigi Renda.
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Pubblicato il 14-01-2010
Caro signor Mario...sulla "scia" di quello che le ha detto con grande competenza il Dr. Ischia, ribadisco che deve mettersi nelle mani di un buon endodontista, che, come tutto avviene in medicina, sia capace di fare una chiara diagnosi, emettere una prognosi ed impostare la adeguata terapia, inoltre aggiungo che, per rispondere alla sua domanda, la strumentazione del canale è solo meccanica (un microintervento chirurgico, è in realtà)...esistono sostanze che provocano degenerazione necrotica della polpa (il nervo) ma non si usano da oltre 40 anni, perchè lesive ed inutili ... appartengono ad un "passato imperfetto della Endodonzia" ...questo per precisare e completare la risposta ed ancora se il canale non fosse raggiungibile veramente per la presenza di ostacoli insormontabili come per esempio grossi calcoli di dentina, oltre a sostanze che superano questi ostacoli e che sterilizzano il canale bisogna chiudere l'apice per via retrograda, ossia si fa un intervento scolpendo un lembo e denudando l'osso che viene forato per raggiungere l'apice e si entra nel canale da esso, trattandolo e sigillanìdolo poi con amalgama chirurgica priva di zinco o MTA una particolare sostanza creata appositamente...come vede le vie sono molte...apparentemente...ma una buona diagnosi ne sceglie una sola: quella giusta! le lascio una foto di un dente in condizione gravissime con sfondamento della camera pulpare, parodontite con perdita ossea passante nella forcazione delle radici, distruzione della corona grave, carie che arrivava sotto gengiva e sotto cresta ossea e che è stato salvato, quindi non vedo che problemi ci possano essere a salvare il suo, le lascio una foto come esempio ed ujn link al casp clinico completo, in modo che si renda conto delle possibilità della moderma Odontoiatria...e neanche tanto moderna essendo un caso fatto circa 30 anni fa e tutt'ora in bocca a dimostrazione che denti del genere si possono e si devono curare...basta saperlo fare!... http://www.dentisti-italia.it/casi_clinici/parodontologia/246_riabilitazione-orale-parodontale-e-protesica-compl.html ... ...Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
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Pubblicato il 14-01-2010
Non aggiungendo altro ..le consiglio di cambiare dentista.
Pubblicato il 14-01-2010
Concordo con i colleghi che segnalano giustamente che una cura canalare (la devitalizzazione ne è solo una parte) debba essere eseguita in maniera rigorosa e da mani esperte per dare risultati ottimi a distanza di tempo. Quindi: se i canali sono ricurvi è un problema del dentista, non suo, far arrivare strumenti e liquidi irriganti (sì serve anche l'azione chimica oltre quella meccanica) fino in apice (=la fine della radice), non prima e men che meno oltre. Le medicazioni intermedie sono utilizzate se non si ha il tempo materiale di chiudere in maniera definitiva il dente (circa 30-45 minuti). A cura terminata è consigliabile effettuare una radiografia di controllo e poi un'altra a 6mesi/un anno di distanza per verificare che non ci siano reazioni residue a carico dell'osso. Ricordi però che queste informazioni le possono essere utili per instaurare un dialogo sereno con il Suo dentista, al quale deve porre tutte le domande che crede, anche se si senta in grado di affrontare un certo lavoro apparentemente complesso, ma semplice nelle mani di un esperto. Distinti saluti
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Pubblicato il 14-01-2010
Caro Mario, l'atto della devitalizzazione impone estrema precisione. Se un canale non è stato strumentato totalmente fino all'apice, in quel tratto non operato, rimane un residuo di materia organica che tende a degenerare e a produrre flora batterica. Questi batteri, e il prodotto del loro metabolismo, non potendo drenare attraverso il canale in senso coronale, si depositano oltre apice, e continuando a proliferare danno una forte sintomatologia dolorosa. E' possibile che un giorno tutto passerà spontaneamente, ma noterai nel contempo una pallina di pus (fistola), attraverso la quale verrà fuori tutto il materiale infetto, e solo allora non avrai più dolore. Ma proprio quella fistola sancirà probabilmente la fine del dente che a quel punto andrà estratto. Quindi se qualcosa ancora si può fare è forse questo il momento. Altra ipotesi è che questo dente abbia un quarto canale disto-vestibolare mai sondato. Anche se raramente capita anche questo. Spero di essere stato chiaro. In bocca al lupo. Dr.Salvo zaffarana
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Pubblicato il 14-01-2010
Sig. Mario, contraccambio i ringraziamenti, forse qualcosa deve essere rivisto nel suo dente, il nervo può anche essere stato tolto completamente, ma gli strumenti possono prendere delle false strade, cioè raggiungono il periodonto che è sensibile e manifesta dolore durante il trattamento. Spero che lei si sia rivolto a un odontoiatra che si occupa di endodonzia, se così non fosse, meglio cambiare e contattare uno dei moltissimi esperti della sua città. I rischi di perdere sensibilità della guancia e del gusto dopo devitalizzazione di un dente sono quasi nulli.
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Pubblicato il 14-01-2010
Il trattamento canalare deve essere eseguito Sempre sotto anestesia locale. Gli strumenti sono: Meccanici (al nichel-titanio e acciaio, a mano e a motore); Chimici (Sodio ipoclorito, E.D.T.A., H2O2) Chi pratica l'Endodonzia deve essere competente e preciso. L'uso della radiografia endorale è INDISPENSABILE. Alcuni Odontoiatri, non essendo padroni della tecnica, si affidano a consulenti esterni, e questa, a volte risulta la scelta vincente. Chi sa fare una cosa...la faccia, chi non la sa fare...NON LA FACCIA!!!
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